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IL SEGRETO DEL SALE
Elias Artista Hermetica
Phoenix
In lode della sapienza divina ed a vantaggio del ricercatore desideroso (1770).
Il sale è buono, dice Cristo, la bocca della Verità eterna. Esso è l’essere più nobile e splendido, la maggiore e più alta carità di Dio nell’intero regno di natura, materia e soggetto senza pari, un cerchio e un segreto che finora non si è finito di conoscere, né mai si finirà. Così Mosè, il grande profeta e legislatore, dice al suo popolo Israele: “Dovrai salare ogni tua offerta di oblazione: nella tua oblazione non lascerai mancare il sale dell’alleanza del tuo Dio; sopra ogni tua offerta offrirai del sale, ( … ) profumo soave per il Signore”!. Queste parole c’invitano a pensare che il sale non serve solo a condire e insaporire le nostre pietanze, ma anche nasconde in sé un grande segreto, visto che possiede un odore dolce e gradito al Signore – tanto più che esso in sostanza è il principio e l’oggetto principale prodotto dal Creatore all’inizio di tutta la sua opera, fuoriuscito dal nulla o dall’invisibile. Invero, nei tempi antichi esso era stimato e considerato assai, anzi era venerato e profondamente rispettato, e s’insegnava ai figli o agli studenti quanto era santo e utile: a tal motivo, infatti, esso era conservato in recipienti dorati nei templi e nelle sinagoghe, trattato con il massimo onore e considerato col più alto rispetto, come se su di esso riposasse la stessa maestà divina. Similmente, durante le trattative per la pace, i potentati, i re, i principi e le repubbliche usavano porre in centro dei recipienti con fuoco e sale.
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