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UNA COSMOLOGIA ERMETICA
Pinella Travaglia
Liguori Editore
Il Kitàb sirr al-haliqa/De Secretis naturae offre una cosmologia complessa e articolata che usa sia elementi ispirati alle cosmologie antiche, ellenistiche e orientali, sia aspetti legati alla tradizione alchemica e magica all'interno di una filosofia della natura ermetica.
Il cosmo si presenta come un tutto unitario. Esso proviene da una unica fonte che è la sua materia costituente e il principio attivo della sua formazione: il calore-sostanza primordiale.
Si tratta di un cosmo pensato come organismo vivente. Al suo interno tutto avviene per l'accoppiamento tra parti opposte, sessuate, ed è definito nato da un "parto". È la purezza del calore, "nexus" spirituale tra le sue parti, a renderlo vivo e animato. Grazie alla identificazione della purezza del calore con lo spirito e alla idea che esso penetra, vivificandolo, l'intero cosmo, ogni cosa viene a possedere una propria dimensione spirituale che può essere "mostrata", portata alla luce, dalla stessa azione del calore.
Peculiari aspetti, che distinguono nettamente la cosmologia del Sirr da quelle di Plafone e Aristotele, fanno sì che in questa visione venga negato qualunque principio di tipo gerarchico: tutte le parti del cosmo sono unite tra loro e i rapporti intercorrenti sono caratterizzati da un'azione reciproca che può avvenire onnilateralmente, in senso sia orizzontale che verticale, e non solo dall'alto verso il basso ma anche dal basso verso l'alto.
Potremmo dire, dunque, che nel Sirr vi è un esempio, di particolare interesse filosofico, di cosmologia tipicamente ermetica?
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