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L’uomo: Microcosmo nel Macrocosmo
(21/11/2016)

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Premessa
Il corpo dell’uomo, tempio vivente, contiene in sé le analogie e i simboli che risuonano con tutto il sistema solare e i suoi corrispettivi planetari.

L'uomo, microcosmo, inserito nel macrocosmo

Simile ad uno scrigno ricolmo di pietre preziose, protegge e conserva le informazioni e le mappature genetiche di tutte le creature di questo mondo.

L’uomo, come valida analogia, è un’arca di Noè contenente un prezioso carico di vita.

Come afferma la ricercatrice nordamericana Barbara Marciniak, è una “biblioteca vivente”; e aggiungo: non a caso l’uomo è stato indicato come re della creazione e collocato al centro del creato, poiché tutto fu fatto per lui e lui fu fatto per tutto.

Per questo motivo, all’ingresso dei templi nell’antica Grecia, inciso sullo stipite della porta centrale campeggiava un chiaro invito: “Conosci te stesso”; che proseguiva dalla parte opposta “Così conoscerai Dio e tutto l’Universo”.

Quanta ragione avevano questi nostri antenati a suggerirci di iniziare la ricerca dall’uomo stesso!

Per comprendere qualsiasi tradizione sacra, è necessario riportare simboli e analogie al corpo dell’uomo.

Ancora oggi, dopo migliaia di anni, si rinnova al profano lo stesso invito all’inizio della Via: loro avevano compreso…noi ancora no!

Il corpo dell’uomo e le sue interpretazioni simboliche

Fin dall’antichità le Scuole misteriche, per semplificare la comprensione e lo studio del corpo umano, lo suddivisero in tre sezioni.

Prima sezione: la Testa, il Cielo

La Testa viene definita in moltissimi modi, e ne do alcuni esempi: Mondo Celeste, Tempio della Giustizia, Dimora degli Dei, Olimpo, Volta Celeste, Casa del Padre, Montagna Sacra, Golgota, Sancta Sanctorum, Cielo (da “celato”), Fuoco Ariete, Philos, Sapienza, Dea Minerva, Caput Mundi, Estremo nord della colonna vertebrale, Sede del Sole e della Luna, Androginia, Padre-Madre (i due emisferi del cervello), ecc…

Per poter comprendere i testi sacri, non come un fatto dogmatico o di fede, quanto attraverso una seria ricerca scientifica al fine di ottenere una risposta corretta, tutto dovrà essere riportato all’uomo.

Allora queste analogie simboliche ci parleranno e finalmente si farà luce nella nostra mente, così che la Verità ci renderà liberi!

La Testa, la Terra Promessa

Quella della Terra Promessa è un’analogia bellissima che ci indica un’attività alchemica operativa per reintegrarci al Padre, poiché significa il ritorno alla Casa del Padre che dimora in alto, nel Cielo-celato, ossia nella testa di ogni uomo e donna: lì si trova la “Terra Promessa”.

Mosè separa le acque del Mar Rosso e guida il popolo semita verso la Terra Promessa

Non siete curiosi? Non vi siete mai domandati perché questi antichi popoli biblici furono chiamati “Semiti” (da “seme”), ossia “popoli seme”?

Essi erano schiavi in “Egitto” (che corrisponde agli organi sessuali), ma un essere di nome Mosè li liberò attraverso un’operatività erotico-alchemica, accompagnandoli poi in un percorso iniziatico (attraverso il corpo) con l’obiettivo di giungere alla Casa del Padre (nella testa).

Questa meravigliosa energia spermatica, vista come un intero popolo “in fuga”, attraversò il Mar Rosso (sangue) e il deserto vagando per 40 anni.

Questo numero non si riferisce in realtà agli anni trascorsi nel deserto, quanto al numero di operazioni di “separando”.

E il racconto biblico ci dice che, dopo una serie di vicissitudini, giunsero infine alla meta. Fu tale la gioia che ci fu festa grande! I testi sacri riportano infatti: “In terra d’Egitto (inferi) furono schiavi, nella Terra Promessa (cielo-testa) furono liberi”.

Il popolo eletto

E’ chiaro adesso che questo “popolo seme” è un popolo eletto in quanto è creatore di Vita e si forma proprio nella testa dell’uomo prima della  discesa agli “inferi” provocata dall’Eros.

La testa è il vero “oriente” da cui discende questa materia prima, sostanza bianca simile alla manna celeste, passando per il foramen magnum situato alla base del cranio e, attraversando la colonna vertebrale (scala di Giacobbe, scala composta da 33 scalini), fino ad “esplodere” nel sesso in mezzo alle gambe (colonne del tempio); si manifesta così come “Figlio”, seconda persona della Trinità. Dunque questo popolo semita, pura Energia Cristica, viene eletto da Dio per veicolare la Vita in questo piano quaternario.

Il Cranio-Golgota

Il "Cranio" ai piedi della Croce

Ecco che il cranio o Golgota (testa dell’uomo) è senza dubbio il luogo più sacro e benedetto in quanto sede del Grande Architetto dell’Universo, ossia il Dio creatore, Padre-Madre: è l’androgino sacro, maschio e femmina contemporaneamente, che agisce sulla materia attraverso la Volontà e il Verbo, creando vita in tutti gli universi. 

Ma l’uomo, immerso nel sonno della coscienza, ignora tutto questo e viene pertanto definito “pecora”, denigrando in tal modo la divinità che è in lui.

Riflettete: fu proprio sul Golgota che Gesù venne crocifisso insieme ai due “ladroni”! Questo fatto non starà ad indicarci qualcosa?

A distanza di 20 secoli le parole del Maestro sono ancora sepolte nel mistero più fitto, insieme al significato reale di “popolo eletto” e di “terra promessa”.

La Colonna Vertebrale o scala di Giacobbe

La colonna vertebrale o scala di Giacobbe è la scala o ponte che unisce la Terra-Inferi con il Cielo-Testa, ed è composta da 33 gradini, come i gradi della Massoneria Scozzese e l’età dei Gesù, ma si tratta ovviamente di un’età iniziatica: significa che l’iter che è necessario seguire per conseguire la “laurea” in questa scuola della Vita prevede 33 anni .

L’inizio si trova nell’Osso Sacro, sacro appunto perché qui risiede e dorme attorcigliato su se stesso il potentissimo serpente Kundalini; quando attivato con Eros, si erge aprendo le Sette Porte Planetarie o chakra (altresì sigilli o Sette Chiese dell’Apocalisse di Giovanni) fino a giungere al Fiore di Loto dai mille petali che si trova nella calotta cranica o cima della Montagna Sacra.

La testa è quindi il Sancta Sanctorum dove il vero iniziato riceverà l’Illuminazione, che equivale alla “consacrazione sacerdotale”.

In questo “terribile luogo”, come definito da Giacobbe, il Sublime Creatore dei mondi concede la massima investitura all’eroe che ha realizzato la Grande Opera.

Seconda sezione: gli Inferi, il sesso

L'Albero della Vita e la freccia del Sagittario sul corpo di Adamo

Il Sesso (ossia la Forza) si incontra all’estremo sud della colonna vertebrale, l’Occidente, dove regna il buio: sono le acque stagnanti dello Scorpione, luogo di morte che pullula di vita.

Questa sezione del corpo umano è la sede della seconda persona della Trinità: il Figlio, ossia il secondo aspetto dell’Amore chiamato Eros!

Astrologicamente si trova sotto il segno dello Scorpione (Acqua), ma il fuoco materico che scaturisce dal Sesso è posto come fuoco spirituale del Sagittario.

Una freccia che colpisce il bersaglio, e l’Acqua diventa “acqua ignificata” o “acqua di fuoco”, che non è altro che il Corpus Christi, il corpo del Salvatore, pronto per essere sacrificato per la propria redenzione e salvezza.

E’ il Principio Hermes-Mercurio nascosto in questo regno di Malkut, dove tutto è avvolto nel mistero…

Questo è il “sacro giardino” al cui centro cresce l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male o Albero della Vita, stracolmo di “pomi” alla portata di tutti.

Mitologicamente si riferisce all’eroe Ercole, colui che dona la giusta forza per la liberazione finale, come fece con Prometeo.

Fu in questo luogo che gli Dei diedero vita al “primo uomo” Adamo e alla sua compagna Eva, insieme al “serpente” (energia dell’Eros) che aiutò svelando la verità ad Eva (corpo animico).

Fu proprio grazie a questo aiuto che Adamo-umanità prese coscienza: altro che “peccato originale”!

Fu semmai la “grazia originale” che mosse il Cirsto-Serpente a risvegliare tutta l’umanità in letargo.

I poteri che si trovano in questa sede possono essere di due tipi: costruttivi-creativi, oppure distruttivi-nefasti; i vizi possono dunque regnare sovrani se non intervengono la Forza e la Volontà per trasmutarli in virtù.

L’ultima parola spetta all’Iniziato nel continuo lavoro su se stesso, il levigare la “pietra grezza” fino a tramutarla in “pietra cubica”.

Terza sezione: Centro Cardiaco, Camera degli Splendori

Il Centro Cardiaco, chiamato anche Camera degli Splendori o Terra di Mezzo, è la sede dello “Spirito Santo”, della Bellezza e del sublime Amore-Agape, dove il Sole e Venere regnano sovrani: Luce e Bellezza aiutano all’espansione maggiore dell’Amore cristico, dopo aver vinto l’eterna battaglia fra Bene e Male, Luce e Oscurità, Spirito e Materia.

Il Regno di Dio che si palesa in Terra, dove l’Acqua di Fuoco diviene Acqua Lustrale o Cuore radiante di Gesù che salva l’umanità cellulare vincendo la morte (Amore= “senza morte”)!

Questo è l’Uomo che, con un Fuoco continuo, ha saputo bruciare le proprie scorie, l’uomo che ha realizzato il proprio Corpo di Gloria o MER-KA-BA e da uomo-carbonio si è cristallizzato in diamante: così un uomo diventa Dio e un Dio diventa uomo. Ecce Homo!

 Il corpo umano e le risonanze planetarie

Il corpo umano emette una frequenza in risonanza con il sistema solare e con tutti i suoi corpi celesti.

Il Libro dei Sette Sigilli è l’uomo stesso: ogni sigillo corrisponde ad un pianeta, ad un chakra, ad un metallo e ad una nota musicale; da queste note, come un accordo musicale, scaturisce la personale sinfonia che risuona con la “musica delle sfere” in un concerto universale.

Origene, nell’Omelia del Levitico, affermava: “Renditi conto di essere in piccolo un secondo mondo, e che in te sono il Sole e la Luna e anche le stelle”.

Questo significa che noi esseri umani, come templi viventi dello Spirito, siamo degli universi in miniatura e che il Tutto è in noi.

L’Influenza della Luna con le sue fasi ha potere sulle piante, sulle maree, e sui liquidi in generale, quindi sull’uomo che è in gran parte composto di acqua.

Le corrispondenze planetarie con il corpo umano, corrispondenza tra macrocosmo e microcosmo

L’influenza del Sole è in diretta corrispondenza col plesso solare e cardiaco; il suo potente magnetismo ci sostiene condizionando le nostre percezioni e le comunicazioni con il sistema e l’intero creato. Corrisponde al segno astrologico del Leone.

L’influenza del pianeta Marte ci dona la Forza, interviene sulla volontà e ci spinge ad affrontare i problemi e a superarli.

E’ correlato al segno dell’Ariete e alla testa in alto e al segno dello Scorpione nel sesso in basso.

L’influenza del pianeta Venere, chiamata Dea dell’amore e della fecondità, si esprime nella Bellezza e nell’impulso creatore della natura che agisce nell’uomo manifestando il divino, insieme a Sapienza e Forza: una triade perfetta per guidare l’uomo verso la Luce e la Verità.

Su questo argomenti ci sarebbe ancora molto da dire, ma penso sia abbastanza quanto esposto, con la speranza che voi lettori seguendo queste tracce possiate spingervi oltre.

Perché, sia chiaro, le ricerche su questi temi non finiscono mai.

Operatività: il vero “segno della croce”

Questo sacro segno universale appartiene all’umanità, a prescindere dalle religioni e dai credi che l’uomo professa. Oltre ad essere un segno universale del più e del positivo è una “chiave” di apertura di quelle tre sezioni dell’uomo di cui abbiamo parlato.

Si tratta di un grande equilibratore ed armonizzatore dei quattro elementi distribuiti nel corpo umano e dell’invocazione delle più alte presenze divine in noi, che consente di mettere ordine nel caos interiore.

Il giusto modo di farlo è il seguente:
Nel nome del Padre”: toccandosi con tre dita della mano destra la fronte fra le sopracciglia (sede del Padre, prima Persona della Trinità);
Del Figlio”: abbassare la mano destra toccandosi nel punto corrispondente a quattro dita sotto l’ombelico (sede del Figlio, seconda Persona della Trinità);
Dello Spirito Santo”: toccarsi la spalla destra e poi la sinistra; per concludere incrociare le braccia (destra sopra la sinistra) e pronunciare “Amen!”.

A voi lettori, con questa “magica chiave” e la mappa delle tre sezioni del corpo umano, auguro un buon viaggio nella “interiorae terrae”. Così sia!

 

di Alfredo Di Prinzio

 

Nota: consiglio ai giovani ricercatori di leggere queste pagine più volte, in modo che l’energia contenuta nelle parole possa agire in voi regalandovi la vera essenza del messaggio.

 

Avviso ai Lettori  

Alfredo Di Prinzio (Maestro Kuthuma di Erks) risponde sul tema Ermetismo e Tradizione iniziatica, offrendo consulenze.

Chiunque voglia contattare il Maestro può lasciare il proprio numero di telefono, scrivendo una mail a kuthuma@kuthumadierks.com, e sarà richiamato, oppure può chiamare direttamente il Maestro al numero: 340/3393547. Le risposte si riceveranno solo telefonicamente e non per e-mail.

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