In questi momenti aleggia negli spazi un alito divino.
Smosso dalla grandezza del mistero, guarda e si raccoglie in una preghiera.
Pregate così:
“Io ti adoro, oh Io recondito dell’Universo e anima del tutto.
Padre mio e Madre di tutte le cose; alito mio e alito di ogni cosa.
Ti adoro, essenza indistruttibile, sempre presente nello spazio nel tempo e più in là, nell’Infinito.
Dio, ti amo pure quando il tuo alito è dolore, perché il tuo dolore è amore;
ti amo quando la tua Legge è pena, perché la pena che la Luce impone, è il cammino dell’ascensione umana.
Dio, sprofondo nella tua potenza, in lei riposo e mi abbandono e imploro alla fonte l’alimento che mi sostenterà ogni giorno della mia vita.
Ti cerco nel mistero profondo del mio essere, dove tu dimori.
Ti percepisco nell’infinito dove non arrivo e da dove tu mi chiami.
Non ti vedo, ma mi abbagli con la tua Luce;
non ti sento, ma il tuono della voce arriva al mio udito;
ti dimentico e ti ignoro, ma ti ascolto in ogni battito del mio cuore.
Non riesco a individuarti, ma so che graviti verso di me, come tutta la Creazione gravita verso te, perché sei il centro dell’Universo.
Potenza invisibile che governi i mondi e la vita, tu risiedi nell’essenza delle cose, più i n là della mia concezione.
Tu sei tu, a chi non posso descrivere né definire, soltanto percepisco il riflesso delle tue opere che mi accecano e mi smarriscono.
Chi sei tu, sorprendendomi con l’incommensurabile complicità di questa emanazione e tua piccola scintilla spirituale che mi anima tutto?
L’uomo ti persegue nella scienza, ti chiama nel dolore, ti benedice nella gioia.
Però, nella grandezza della tua potenza, così come nella bontà del tuo Amore, tu sei sempre più in là dell’umano pensiero, più il là delle forme e del divenire, un lampo nell’infinito!
Nel ruggire delle tempeste, c’è Dio!
Nella carezza dell’umile, c’è Dio!
Nell’evolvere del turbine, c’è Dio!
Nella concezione delle forze dinamiche, c’è Dio!
Nel trionfo della vita e della morte, c’è Dio!
Nel bene e nel male, c’è Dio!
Nel piacere e nel dolore, c’è Dio!
Un Dio senza limiti, che tutto lo comprende, regge e governa, pure nelle manifestazioni degli opposti, i quali guida verso fini supremi.
E l’essere si eleva di forma in forma, ansioso di conoscerti, ansioso di una realizzazione ogni volta più completa nel tuo pensiero, traduzione in atto della tua Essenza.
Io ti adoro, supremo Principio del tutto, nella tua veste di materia, nelle tue manifestazioni energetiche; nel rinnovarsi inafferrabile delle forme sempre nuove e perfette.
Io ti adoro!
Io ti adoro, concetto sempre nuovo, buono e bello, inesauribile legge animatrice dell’Universo: Ti adoro Grande Tutto, che trabocchi i limiti del mio essere.
In questa adorazione, mi annullo e mi alimento, mi umilio e mi esalto e nella Grande Unità del Tutto, mi fondo, nella Grande Legge mi coordino, perché la mia azione sia sempre armonia, ascensione, preghiera e Amore”.
Così sia, amen, amen, amen.
Secondo questo fratello, così si deve pregare:
“Nel silenzio delle cose, osservando soprattutto la propria interiorità più profonda. Pregate con la mente pura, con intensa elevazione e forte fede, allora la vostra radiazione animica, armonicamente sintonizzata, con la Grande Vibrazione, vincerà gli spazi e voi percepirete una voce consolatrice che arriverà a voi dall’infinito”.
(Traduzione dal castigliano del M:. Alfredo Di Prinzio)