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Verrą il giorno
(20/12/2010)

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Se porterete alla Luce
quello che è dentro di voi,
quello che porterete alla luce,
vi salverà. Se non porterete
alla luce ciò che è dentro di voi,
quello che non porterete  alla
luce vi distruggerà.

(Gesù dal Vangelo di Tommaso)
   

In questi tempi confusi e burrascosi per il corpo, l’anima e lo spirito dell’uomo, dove la Luce Divina è velata e i simboli della Tradizione infranti e profanati, dove i veri valori danzano come lividi spettri del disordine e dell’anarchia spirituale, si eleva in mezzo a questo frastuono della macchina e al clangore delle ferraglie, la voce del profeta Isaia, più attuale che mai e con irruente eloquenza, ammonisce l’uomo di questo tempo esattamente come fece durante l’Antico Testamento:

Il profeta Isaia

Qual frutto ritraggo dalla moltitudine delle vostre vittime? Ne sono sazio. Io non ho bisogno dei vostri olocausti, del grasso dei vostri animali, del sangue delle pecore, degli agnelli e dei becchi.
Quando siete  comparsi ai miei occhi, chi vi ha chiesto di portarmi tali offerte?
I vostri sacrifizi non servono; il vostro incenso è contaminato al mio cospetto;  mi ripugnano le vostre cerimonie, i vostri sabati e le vostre feste; le vostre adunanze sono inique; mi fanno orrore le vostre ricorrenze e le vostre solennità.
Quando tenderete verso di me le vostre mani, io distoglierò gli occhi; voi moltiplicherete le vostre preghiere ed io non vi ascolterò, perché le vostre mani sono piene di sangue.
Lavatevi, purificatevi, fate sparire dagli occhi la malizia del vostro pensiero, cessate dall’ingiustizia; imparate a praticare il bene; siate retti, rialzate l’oppresso, proteggete l’orfano, difendete la vedova, e dopo pregate il Signore e il Signore darà ascolto alla vostra preghiera”   

(Isaia, 1, 11, 17)


Adesso, a questo ammonimento di Isaia, aggiungiamo la promessa fatta da Gesù alla Samaritana, avremmo così un quadro completo dell’attuale situazione:

Verrà giorno in cui non si adorerà più né il Padre  a Garazim né a Gerusalemme, (e tanto meno a Roma! nda) ma, dove gli adoratori lo venereranno come vuole l’essere in Spirito e in Verità

(Giovanni IV, 23)


Ecco che questo “verrà giorno”, sta bussando alle nostre porte e i segnali ci sono tutti, avvertendoci del grande cambio, del “ ribaltamento della squadra”, come accennano i fratelli “Liberi Muratori” e l’uomo finalmente si libererà delle catene e diventerà un uomo libero, trasformandosi in un Tempio Vivente, le sue preghiere saliranno direttamente al Padre che dimora a Est, ossia nel cielo-celato, nella testa di ogni umana creatura.

Per migliaia di anni, ci fecero credere che la luce spirituale provenisse dall’Oriente, ossia dall’Est e tutti a guardare verso quella direzione, forse perché il Sole sorge proprio in quel punto geografico.

Jachin e Boaz le colonne del Tempio di Salomone

Invece, gli iniziati ai misteri della tradizione sanno che l’oriente è proprio la testa dell’uomo, dove si trova il Cielo ed è la sede del Dio Padre, giusto nel punto dove il cristiano si segna, toccandosi la fronte e dicendo, “nel nome del Padre...” Poi, dirà “del Figlio” e, abbassando la mano destra, si toccherà “quattro dita sotto l’ombelico”.

Infatti, la sede del Figlio, secondo aspetto di Dio, s’incontra proprio lì, fra le colonne del Tempio, ad  Occidente, che non sono altro che le gambe, che come possenti colonne sostengono il Tempio vivente! Simili a quelle del Tempio di Salomone, la cui pianta fu ispirata direttamente da Dio.

Continuando, la terza fase s’incontra nel mezzo, precisamente nella camera del cuore, punto radiante d’energia purissima, chiamata dello Spirito Santo.

Ed è qui dove avviene il processo energetico maggiore, la cui radianza, chiamata Amore, alimenta i tre Regni della Natura, donando equilibrio e armonia all’intero creato.

AMORE E ODIO

Tre, i punti principali che sono manifestazione di Dio-Amore.  Ed è proprio l’uomo creato a somiglianza di Dio, emanatore di questa meravigliosa combinazione energetica, che mantiene l’Armonia del Creato come una musica infinita che divulgandosi e vibrando, alimenta lo Spirito Universale, per poi ritornare allo stesso uomo, come una Rugiada Celeste, trasmutando la materia, spiritualizzandola, per poi attivare l’intelletto superiore e fare dell’umana creatura, un Dio Vivente!

Questi tre punti sono, PHILOS, EROS e AGAPE e tutti e tre significano Amore! Però, attenzione;  se a questa energia sublime, manca la forza dell’intenzione emotiva, facilmente si palesa il suo opposto: l’Odio, che come contrario dell’Amore, porta con sé squilibrio, distruzione e caos! E, soprattutto, malattia e morte.

Adesso, predomina il secondo aspetto e gli Elementi della natura alimentati da questa forza negativa, si stanno scatenando come impazziti: il Fuoco brucia e distrugge, trasformando tutto in cenere.

L’Acqua inonda, sommerge e affoga e tutto diventa fango.

L’Aria si trasforma in vento e con il suo passo trascina tutto, avvolgendo nelle sue spire ogni cosa, modificando e distruggendo, senza nessuna pietà, esseri e cose.

Per ultimo, la Terra trema, si agita, si spacca e tutte le costruzioni finiscono in macerie, orrore e morte.

I quattro elementi e i loro rapporti

E molte volte questi  Elementi, si combinano  insieme e  avvengono così, le distruzioni maggiori, tipo uno  tsunami: Terra e Acqua impazziscono, producendo un ecatombe.

Anche Fuoco e Aria, non scherzano...

Bene, pure se voi non lo credete, siamo noi uomini la causa  causante di tutti questi disastri.

L'Odio, il fanatismo religioso, le guerre, le violenze dell’uomo verso l’uomo e verso i Tre Regni della Natura, l’ignoranza, la mancanza di valori spirituali, il razzismo, il prevaricamento e il sopruso del potente verso i più deboli.

L’accaparramento e il possesso di terre e ricchezze, a scapito dei fratelli più umili e più piccoli, ecc...

Tutto ciò crea negatività e questa forza d’odio, moltiplicata per milioni di esseri che soffrono, piangono e si agitano disperati nel dolore, dove credete che vada a finire?

Nel nostro proprio contenitore, ovviamente.

Così, quando questa energia meno-negativa, supera un certo limite consentito, si scarica usando uno dei quattro elementi come veicolo e il disastro è servito!

KARMA E DESTINO

Immagine allegorica della Reincarnazione e del Karma

Tutto ciò che ho spiegato, fa parte di una legge che gli induisti chiamano “Karma”.

E’ una legge di causa ed effetto, che si applica ad ogni essere umano.

Perciò, tutto quello che abbiamo e avremo nel futuro, sotto tutti gli aspetti della manifestazione, è il risultato delle nostre stesse azioni, idee e pensieri.

E’ chiaro adesso, che non è Dio colui che ci manda le disgrazie, ma siamo noi stessi che proiettiamo e attuiamo il nostro Destino. In quanto siamo figli di Dei e se i nostri co-creatori furono tali, come afferma la Bibbia, significa che ognuno di noi è un Dio in potenza e non lo sa!

E’ probabile, che siano pochi i lettori che crederanno a quanto è stato detto, perché sono tutti come bicchieri pieni, convinti di far parte di un “branco di pecore” e se non è “il pastore” a dire queste cose, nessuno ci crede. Perciò, la frase che dice: “...i chiamati sono molti, ma gli eletti sono pochi”, è sempre attuale e valida e questi pochi sono coloro che attraverso la loro emancipazione dalle religioni, hanno compreso e si prodigano per cambiare e aiutare i fratelli; svegliare in essi l’Amore e allontanarli dall’oscurità che ostacola il viaggio verso la Luce e la Verità.

FIGLI DELLA LUCE!

Tradizionalmente si chiamano così, quegli  esseri che hanno compreso e comprendendo, si sono liberati, diventando laici e liberi, interpretando e studiando l’uomo, il microcosmo, per poi , conoscendo sé stessi, conoscere il supremo Demiurgo.

Hanno imparato ad amare e a dare senza alcuna vanità.

La consacrazione di essi è totale e vera. Sono al servizio solo per Amore, verso i propri simili, senza alcun interesse personale.

Hanno conquistato Amore e Saggezza, hanno riempito di Luce i propri corpi e con questa Luce, adesso, illuminano ed aiutano l’Umanità dormiente. Dormiente, in quanto questa sogna di essere sveglia; invece, è come narcotizzata e tutto quello che stimola il proprio corpo emozionale, sono l’orrore e le notizie di morti e disastri e il livello di queste informazioni è così elevato che la gente non ci fa più caso.

Forse, è la volta buona e si sta toccando il livello di rottura e finalmente diremo: “Basta, non ne posso più!
Per concludere queste considerazioni, lo farò citando nuovamente Mt. 13,13,15:

Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchie e hanno chiuso gli occhi...

 

di Alfredo Di Prinzio

 

 
 

Avviso ai Lettori  

Alfredo Di Prinzio (Maestro Kuthuma di Erks) risponde sul tema Ermetismo e Tradizione iniziatica, offrendo consulenze.

Per informazioni numero: 340/3393547

 
www.kuthumadierks.com