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Essere Purificati dall'Acqua
(20/10/2010)

Documento senza titolo

 

Questa acqua primitiva e celeste deve essere estratta dal corpo nel quale essa si trova; secondo noi è chiamata con un nome di sette lettere e rappresenta lo sperma primigenio di tutti gli esseri, non specificato e non determinato nella casa dell’Ariete per generare suo figlio.
A questa acqua i Filosofi hanno dato tanti nomi, è il solvente universale, la vita e la salute di ogni cosa. I Filosofi dicono che in quest’ acqua si bagnano il Sole e la Luna, che anch’ essi si risolvono in acqua, loro origine prima. E’ per questo fatto che si dice ch’ essi muoiono, ma i loro spiriti sono portati sulle acque di questo mare nel quale sono sepolti... Sebbene si dica, figlio mio, che ci sono  altri metodi per risolvere questi corpi nella loro Materia Prima, attieniti a quello che io ti spiego, perché la conosco per esperienza e nei modi in cui ci è stato tramandato dagli Antichi”.

(Precetti del Padre Abramo, Fulcanelli  Il Mistero delle Cattedrali, Edizioni Mediterranee)

In molte iniziazioni tradizionali, l’iniziando, prima del suo ingresso nel Tempio, doveva essere purificato dall’elemento acqua, analogia che poi l’iniziato doveva interpretare e applicare a sé stesso.

Battesimo di Gesù nel fiume Giordano

Lo stesso Gesù si è sottomesso al rito purificatorio del lavacro nel fiume Giordano, dove Giovanni, chiamato il Battista, celebrò per lui il rito del battesimo e la tradizione narra che nel momento culmine del rito, una grande luce a forma di colomba, discese su Gesù ed era il medesimo Spirito Santo che si compiaceva dando il suo beneplacito per la futura missione di salvezza del Redentore.

Pure nelle tradizioni ebraica e musulmana ci sono dei lavaggi, dove il bagno o lavacro delle mani e dei piedi, sta a simboleggiare il dominio del corpo dei desideri e il superamento delle emozioni, che dopo, il neofita dovrà interpretare e attuare realmente, se vorrà ricevere la grazia dello Spirito Santo, la Shekinà o la presenza del Khidr, che sono la stessa cosa, ossia la Luce.   

Questo “viaggio” nell’elemento acqua, analogicamente, significa un’operatività purificatoria, dove i vizi vengono trasformati in virtù e le passioni in amore, perché questa acqua che zampilla dalla Fontana dell’eterna giovinezza, è il nostro proprio fiume Giordano che nasce in Oriente scendendo verso Occidente, dona la Vita, provocando la Morte. Dunque, dona la Vita oltre la Vita!

La Ricerca dell’Acqua

L’iniziato ai  misteri, studioso di ermetismo, o amante dell’Arte Reale che sia, sa che questa acqua non è quella di fiume, né di rubinetto e tanto meno di fonte.

Che si tratti invece, di un Mercurio o meglio, di un Principio mercuriale che ha il potere di trasmutare il piombo in oro o, meglio ancora, la materia in spirito?

Eppure, essendo acqua, non bagna le mani ed è in questa acqua che è nascosto il fuoco, perciò gli alchimisti la chiamano Acqua Ignea o Fuoco Segreto, o meglio ancora, Fuoco filosofico che non si renderà mai palese ai vostri occhi e non vi brucerà, in quanto è un Fuoco Spirituale nascosto nel segno dell’Ariete Celeste sotto forma salina.

Questa acqua misteriosa è anche quella che Mosè fece scaturire dalla pietra, percuotendola con il suo bastone...!

Il che significa, che è la “Pietra” a produrre quest’Acqua che disseta per sempre, o è la stessa Pietra occulta che, solida come una roccia e con l’azione del Fuoco Segreto, la liquefa per diventare potabile?

Infatti, gli Iniziati all’Arte Reale, si auto purificano fuori e dentro. Fuori, è un fatto virtuale, dentro è reale, in quanto pre-parano il Tempio-corpo per la manifestazione dello Spirito Santo.

L’iniziando alla Via Muratoria, viene purificato dall’acqua nel 2° viaggio; poi, più avanti nel rituale, dovrà bere dalla Coppa della Libagione, che simbolicamente lo predisporrà a operare realmente, sempre che riesca a comprendere il messaggio analogico, perché da lì in poi non potrà più tornare indietro.

E’ come se quell’acqua magica impressionasse nel codice genetico del neofita, una natura diversa per predisporlo ad un cambio radicale, ovvero, ad una morte iniziatica simbolica, per rinascere purificato e candido.

Infatti, Gesù invita la samaritana a non bere l’acqua dal pozzo; in cambio, le dice di prendere la sua “acqua”, perché questa l’avrebbe dissetata per sempre e  sarebbe diventata in lei, fonte d’acqua zampillante per la vita eterna.

Gesù e la Samaritana

E’ ovvio allora, che quest’acqua “che non è acqua”, è un elemento necessario per compiere l’opera di purificazione, lavaggio e separazione e che iniziaticamente rappresenta la “vittoria” sul corpo dei desideri istintivi, attivando in un secondo tempo, l’intuizione, la cui sede è il cuore.

Sempre, il maestro Gesù, invita i suoi apostoli a cibarsi con la sua “carne” e di bere il suo “sangue”, cosa questa impossibile da realizzare letteralmente, perché proprio in questa frase è racchiuso tutto il mistero cristiano.

Allora, è probabile che nell’uomo esista un “principio” che equivarrebbe al corpo e al sangue di Cristo, che mangiato, riporterebbe la coscienza allo stato di veglia? E la consumazione di questo elemento è l’unica azione che riporterebbe l’uomo dallo stato umano a quello divino?

Infatti, Gesù risponde a Nicodemo: “In verità, in verità ti dico, che colui che non nasce dall’Acqua e dallo Spirito, non entrerà nel Regno dei Cieli”.

Ecco, una volta che l’iniziato si è auto- depurato, trasformando i propri vizi in virtù, avviene in lui l’esaltazione spirituale e la ragione si  è trasmutata e inizia a percepire e a sentire con il cuore, o plesso cardiaco; così avrà un “nuovo cielo”  dal quale scenderà lo Spirito Santo e l’uomo si fa Dio e Dio si fa carne.

Il Battesimo, dunque, rappresenta il primo scalino dell’Amore Impersonale, che apre la porta del Regno di Dio, che si trova nell’interiorità dell’essere umano.

E’ chiaro che il riferimento non è diretto a quello cristiano, in quanto si tratta di un’analogia, se non a quello vero e reale, quello Alchemico Iniziatico che si attua con l’Acqua Philosophorum, nella solitudine del proprio laboratorio-corpo.

Il Segreto
Era molto probabile che la Chiesa delle Origini, soprattutto quella Giovannea, maneggiasse il mistero dell’ “Acqua di Fuoco”, perché senza ombra di dubbio, era il “perno” dove tutto girava.

Anche in quella di Pietro, il messaggio del Nazareno era reale, ma poi per la gente fu cambiato e divenne virtuale, mentre solo loro rimasero in possesso del “segreto”.

Ma poi nel tempo, a forza di nasconderlo, anche essi dimenticarono e oggi regnano Gog e Magog, indicando i lividi spettri del disordine e  dell’anarchia spirituale, perdendo completamente la loro vera identità originale e la Parola è Perduta!

Solo pochi uomini conoscono l’arcano e lo tramandano da bocca a orecchio, soltanto ai meritevoli, agli eroi, che con coraggio hanno sfidato sé stessi vincendo le paure per poter andare oltre. Soltanto questi il “maestro” sceglierà.


Acqua Philosophorum  (Preghiera dell’Acqua)

Acqua è Acqua e sarà sempre Acqua;

dal cielo del Saggio piove Acqua, la Pietra del Saggio piange lacrime d’Acqua, ma il mondo non presta attenzione a quest’Acqua.

Il suo Fuoco arde nell’Acqua, vive nell’Acqua.

Fate del Fuoco Acqua e cuocete il Fuoco nell’Acqua, così otterrete una potente Acqua di Fuoco, come l’Acqua di mare fortemente salata.

E’ un’Acqua viva per i giovani; Acqua che consuma e riduce il Corpo, l’Anima in Acqua.

Si trasforma in maleodorante, putrida, blu come l’Acqua Celeste.

Digerite, Calcinate, Dissolvete e Putrefate l’Acqua;

cercate la quadruplice Acqua permanente dei Filosofi e

quando l’avete realizzata nel migliore dei modi, l’Arte si trasforma in Acqua”

Acqua, Quinta Essenza Secreta.

Acqua Philosophorum... e lo Spirito di Dio cammina sulle Acque. (Genesi 1 v. 2°)

Fratelli, bevete! Così, vivrete...

 

Alfredo Di Prinzio


 
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