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Lungo il Cammino della Sapienza
(20/03/2010)

Documento senza titolo

 

 

L’incontro sulla vetta della montagna, ci ha dato dei bellissimi momenti di condivisione e dove l’energia ha vibrato con forza.

La meditazione è stata per me come una nuova esperienza; è stata una delle più emozionanti che ho vissuto, sotto la meravigliosa direzione di “Hathor”.

La luna si è mostrata in tutto il suo splendore e ha esercitato un incommensurabile potere in tutti i partecipanti.

E’ stato il momento focale di un’attività preposta a scegliere quale sia la virtù da considerare più importante per ciascuno di noi.

Ci sono state molte idee: dall’umiltà alla nobiltà, passando per la giustizia, fino all’onestà.

Personalmente ho creduto che fosse l’onestà la più importante, ma di seguito ho optato per la sapienza, poiché questa è la più complessa da definire e da determinare.

Qualche settimana fa ho intervistato una sociologa con un master in filosofia, la dottoressa Betty Ruth Lozano, che mi ha detto che se ci si laurea in filosofia, la conoscenza è virtuale, ma in seguito, è la vita a renderla reale.

Questo concetto mi risuona più vicino a quello che sento. Un corso per imparare ad essere saggio non esiste e ancor meno si arriva alla saggezza, attraverso la fede e la preghiera; tantomeno un corso di Internet può insegnare la saggezza.

Allegoria della Saggezza

L’unico modo per ottenere i doni di questa virtù, è viverla giorno dopo giorno, analizzando le proprie azioni e i risultati che da essa derivano, per poi imparare da loro.

Un saggio è, secondo me, un Essere di Luce che è capace di osservare la sua vita, traendone tutto quello che può, per avere beneficio per sé stesso e per gli altri.

La sapienza o la conoscenza, arrivano con gli anni, con l’età, che è il migliore insegnamento fra tutti.

Non a caso nei film o nella vita vissuta vediamo che coloro considerati saggi, sono persone avanti con gli anni, mai degli adolescenti.

Però, più che sapere come arriva la sapienza, è più importante sapere ciò che essa è. Per me è la trasformazione dei vizi in virtù.

Quando una persona riesce a sintetizzare tutta la sua vita e riunisce teoria e pratica, può trarre delle conclusioni per aiutare il prossimo.

La sapienza è riconoscere il momento giusto per applicare il COME, il PERCHE’ e il QUANDO.

Se si determinano questi punti, si ottiene il risultato positivo che sarà adeguato a risolvere il problema o la situazione. Si devono conoscere il luogo, il tempo e i mezzi idonei.

Questa condizione, si acquista con il tempo, accumulando teoria e pratica.

Averroè in un dipinto del sec.XIV

“Perché un asino carico di libri, è sempre un asino” (frase di Averroé). L’importante è capire che la saggezza non è soltanto imparare concetti e regole, quanto apprendere ad interiorizzare e capire, affinché tutto ciò si trasformi in un “modus vivendi” spontaneo.

Magari tutti noi potessimo trasformarci in uomini saggi!  

Infatti, questa condizione di saggezza è la maniera per percorrere il sentiero della Luce, che è difficile e ingannevole, ma straordinariamente bello, quanto necessario.

Soprattutto ora che l’umanità sta transitando da un’Era all’altra.

Juan Josè Jaramillo

 

NOTA: Tradotto da un saggio di Juan Josè Jaramillo, giovane discepolo appartenente all’ARCA 2 della città  colombiana di Cali .

 
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