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La Ricerca del Divino
(20/10/2008)

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Sono moltissime le persone che nei diversi e più svariati sistemi ricercano il Divino, ossia la Verità, o meglio, la Luce, o, come viene chiamato dai massoni, il Grande Architetto dell’Universo.

Comunque, lo si chiami come si vuole, è e sempre sarà  quell’ Intelligenza o Energia che pervade il tutto, trovandosi dappertutto: sotto, sopra, in ambo i lati, dentro e fuori.

E siccome il tutto è completamente immerso nel tutto, non si vede e risulta un ardua impresa scoprirlo.

Esattamente come i pesci nell’acqua, o l’uomo stesso, immerso in un mare di ossigeno, che, in entrambi i casi, si rendono conto di essere immersi in essi soltanto quando questi stessi vengono a mancare e quando accade, a volte, è troppo tardi per ragionarci sopra.

Dio creatore, Grande Architetto dell'Universo, W. Blake

Questo Divino che viene identificato con i nomi più strani e rappresentato nello stesso modo, è stato codificato per le masse di gente povera d’intelletto, che ha bisogno di un’immagine, di un nome, per poter indirizzare le proprie preghiere, ma, ahimè, molti di costoro, dopo aver pregato una vita intera si rendono conto che nessuno li ascolta, e che quella statua di gesso e quel nome che dovrebbe fare da tramite fra l’orante e la Divinità non funzionerà mai, semplicemente perché non hanno nulla a che vedere con lo “Spirito Vivente” e che soltanto questo potrà incarnarle ed irradiare quella “Luce” che soltanto un essere vivo e pensante può fare.

La prima cosa che ogni uomo come ricercatore di Dio dovrà compiere, è l’identificazione del proprio “Principio Vivente e Creatore” che si trova nel “Interiora Terrae” e, una volta scoperto ed identificato, sublimarlo con l’ausilio dell’Arte.

La sintesi dell'Arte: V.I.T.R.I.O.L.

E qui avverrà il miracolo: la Materia così sublimata si moltiplicherà all’infinito. Così quel “Quinto Elemento” salirà fino al “Sancta Sanctorum” di quel  corpo umano-tempio e dal cuore stesso irradierà quell’Amore-Luce che è la reale manifestazione di Dio.

Chi ha operato  questo primo traguardo, spontaneamente riceverà un meraviglioso dono: una “Spada fiammeggiante” che non è altro che il potere del Verbo , il quale è l’unico “vettore” che vitalizza la materia spiritualizzandola.

Ecco che nel “Centrum” – Centro della “Camera Sublime del Cuore” sboccerà una magnifica rosa rossa nel cui centro si paleserà un Croce, allora l’iniziato come il Cristo, cristallizzerà uno stadio di mezzo entrando a far parte idealmente dell’Egregoro Rosa+Croce dell’Universo.

Il simbolo della Rosa+croce

Prima però di tutto ciò, l’iniziato innamorato della “Sophia” dovrà fare un duro lavoro di sgrassamento della “Occulta Pietra”, innanzi tutto dovrà individuare i propri vizi e, con questo vir-fuoco, bruciare le proprie scorie passando dai vili metalli dal vizio all’oro puro dello Spirito.

Poi la madre-mater –materia da nera che era, “Nigra Sum” come Isis, si trasformerà in un bianco radiante, immacolata, pronta per essere ingravidata dal Verbo Spirito e dopo nove mesi, da Ariete fino a Capricorno, da 21 a 21, verrà finalmente alla Luce il Salvatore di tutta l’umanità cellulare, il Divino bambino Gesù che Maria-Miryam, Iside partorirà nel cuore, visto come una mangiatoia: il Quinto Elemento Cristico, il figlio che poi crescendo dentro ed elevandosi come il sacro Serpente Kundali s’immolerà per donare la sua Orphica pelle all’iniziato che diverrà luminoso come un Sole del mattino scacciando completamente le tenebre.

Questo bellissimo processo alchemico viene rappresentato nell’iconografia come il bianco cigno che dà da mangiare ai suoi sette piccini il proprio sangue, che cola da una ferita che egli stesso si è procurato.

L’equivalente è il Cristo stesso che dona il proprio sangue per togliere i peccati del mondo o l’Agnus Dei che è la stessa cosa.

Un altro simbolo che sintetizza il processo alchemico è l’Araba Fenice che brucia nel suo fuoco, s’incenerisce, per poi risorgere rinnovata in grado di “guarire” tutte le ferite con il potere di una piccola lacrima che cola dai suoi occhi.

Incredibilmente tutte queste analogie che i simboli dell’Arte rappresentano, si trovano nello stesso uomo e non sono altro che i processi che stanno ad indicare le diverse fasi dell’operatività durante la ricerca spirituale. Lo stesso Cristo è un’energia che s’individua nell’uomo che scende agli inferi.

L'Araba Fenice, Alfredo Di Prinzio

Nei piani bassi dell’Eros, per risalire poi nuovamente rinnovate verso il cuore (cuore di Gesù) e questo, da lì emanerà la sua Luce e sarà la Rosa Alchemica o Rosa+Croce che s’aprirà per irradiare Luce.

Poi questa Luce moltiplicherà all’infinito, in un processo a catena accendendo il cuore d’ogni cellula, perché l’uomo è l’equivalente di un frattale, come lo è ogni suo atomo, riflettendo l’Universo intero con i suoi miliardi di soli diventando un unico Sole potenziato alla massima potenza energetica dell’amore.

In quel momento l’intero Cosmos vibrerà simultaneamente con quell’uomo, godendo dell’armonia che il cuore di un figlio comunicherà al cuore dell’Universo, perché si è proiettato verso-uno ed è arrivato.

Per maggiore chiarezza lo stesso processo lo spiegherò con termini più comprensibili:” Il Padre, Dio che si trova nel Cielo-celato nella testa d’ogni uomo, sotto il volere di colui che “vuole”, invia il suo Figlio Gesù che si manifesta in questo piano quaternario come Energia, ossia discende negli inferi, per poi attraverso il mistero alchemico dell’Eucarestia, dall’Eros risale verso Agape (centro cardiaco) e da quel centro irradia salvando e salvandosi sé stesso dalla “morte” dell’anima e dalla corruzione del tempo e della carne stessa.

Chiarirò ancora questo concetto utilizzando come analogia la storia biblica del Principe Mosè: “ Il popolo giudeo schiavo in Egitto viene liberato da Mosè; In questo caso Mosè rappresenta la volontà che porta nel Deserto dell’Anima l’acqua di vita, che non è altro che l’energia dell’Eros.

Daath la sephiroth segreta tra Kether e Tipheret

Attraversano il Mar Rosso, (il sangue) per arrivare poi dopo quarant’anni, (40 operazioni) alla Terra Promessa nel centro cardiaco o Sephirot segreta, che si trova fra Tipheret e Kether”.

Così, leggendo fra le righe e interpretando le analogie inizia ad operare. Ed è così che il Figliol Prodigo fa ritorno alla Casa del Padre e il resto lo sapete.

Potrei continuare con altre tradizioni però queste sono sufficienti.

Comunque, tutte o quasi, stanno ad indicare lo stesso processo che serve per elevare l’uomo alla massima potenza e anche tutte le favole classiche contengono lo stesso messaggio velato.

Così, concludendo, vi darò un ulteriore indicazione.

”Pinocchio" nasce come un burattino di legno e questo lo sanno tutti. Ad un certo punto della sua vita trova la “fata turchina” (la sua anima) e lo trasforma in un essere di carne ed ossa, vero e reale.

La sua guida o maestro Interiore è il grillo parlante, e così via………Come potete vedere, nei racconti più semplice si nasconde un bellissimo messaggio e tutto per indicarci che ci sono altre realtà che da secoli ci aspettano, però, ahimè, mi ricorda quel papà che al mattino chiama il figlio che dorme dicendogli: “Sveglia figlio mio il sole è già alto nel cielo!”  e lui risponde: “papà lasciami dormire!”

 
di Alfredo Di Prinzio

 
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