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La voce del Silenzio
(15/01/2008)

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Vi sono due cose in Natura che agiscono eternamente e magicamente, unendosi come due amanti nel momento più intenso del loro amplesso: il Verbo e il Silenzio.

Creazione

Il maschile e il femminile divino che agiscono in un perenne alternarsi armonioso di vuoti e di pieni, di luce e di tenebre, di vita e di morte, di azione e passione.

E’ chiaro che non stiamo parlando di un verbo e di un silenzio di carattere fisico, bensì di qualcosa di molto più sottile. Qualcosa che va al di là delle percezioni fisiche dei nostri cinque sensi.

Qualcosa che travalica i sistemi a noi conosciuti, da noi misurabili e catalogabili.

L’azione di questi è talmente sublime ed intensa che nella loro unione si viene a creare una terza componente che possiamo identificare in qualcosa che potremmo chiamare: Voce del Silenzio.

San Giovanni Battista nel deserto

Ricordate Giovanni Battista cosa disse a chi lo interrogò su chi lui fosse?
Rispose:“Io sono voce di uno che grida nel deserto…….” (Gv 1,23)

Ebbene, non disse che era lui stesso a gridare nel deserto, ma Qualcosa soffiava in lui ed egli ne diveniva la manifestazione verbale.

Qualcosa che gridava - e qui esprime tutta la Forza di quell’atto - nel vuoto silenzioso di un deserto, dove non vi è pietra che non possa essere colpita da quel grido.

E’ un immagine che evoca inevitabilmente alla memoria un atto creativo, una fecondazione ai livelli di Forze primordiali.

Eppure quest’atto avviene quotidianamente, intorno a noi, davanti ai nostri occhi, mentre siamo impegnati a fare una moltitudine di cose che per noi rappresentano la cosa più importante di quel momento.

Ma cosa ancora più sconcertante è quando ci si accorge che tutto ciò agisce contemporaneamente anche all’interno di noi stessi.

Nel silenzio del nostro essere, in quello stesso Silenzio dove giace dormiente la nostra Coscienza, in attesa di essere risvegliata, come quelle pietre del deserto, destate dal Verbo Creatore.

Avete mai fatto l’esperienza di trovarvi in un luogo isolato dal mondo, magari di notte, con la sola sensazione uditiva del vostro respiro?

Vi siete accorti di quanto pieno fosse il Silenzio intorno a voi e quanto ancor più denso quello dentro di voi?

Quante poche volte ci rendiamo conto che in fondo quella è la voce della Natura?

Che tutto si crea e si trasforma immerso in quel silenzioso grido!?

L’Azione del Verbo agisce nell’“invisibilità” del suono, fecondando la Materia, immersa nel Silenzio, con la Forza prorompente della Grazia……. e genera Bellezza!

Battesimo e discesa del Logos (Verbo) sotto forma di "colomba".

Tutto ciò dimostra quanto sia sacro l’ascolto e il rispetto del Silenzio.

Viviamo, oggi, in un mondo dove il caos e il frastuono regnano sovrani, in un mondo dove l’uomo si sforza sempre più di creare mezzi, vie e forme di “comunicazione”, sempre più sofisticate, senza però dotarsi di contenuti reali con cui progredire nell’evoluzione della propria Coscienza.

E’ un’ umanità che ha dimenticato il valore dell’ascolto, dell’umiltà e soprattutto del rispetto dei ritmi della Natura.

Lo stesso avviene dentro di noi, dove c’è sempre un gran da fare per inseguire stimoli o provocazioni indotte dall’esterno, timorosi di rimanere ultimi o addirittura  esclusi dalla grande giostra dei divertimenti di questo piccolo mondo della periferia di una galassia ai confini dell’universo.

Potrebbe sembrare la condizione di un’umanità esiliata in un luogo dimenticato da tutti, condannata ad espiare chissà quali colpe.

Ma poi , se ci riflettiamo e ci guardiamo dentro, possiamo presto renderci conto che è stata proprio questa umanità ad avere esiliato nella parte più nascosta di se stessa la scintilla di Luce che, risvegliata alla Coscienza, farebbe di ognuno il Re dell’intero Creato, tornando ad esserne il Creatore Cosciente.

La Voce del Silenzio continua a parlare , a gridare e a cantare, nonostante coloro che dovrebbero raccoglierne le musicalità continuano a distrarsi, parlandogli sopra, quasi a non volerla sentire.

La Voce del Silenzio è il linguaggio d’Amore che crea fiori dove l’uomo inquina ,che crea erba dove l’uomo asfalta, che crea vita dove l’uomo distrugge. E’ il filo d’erba che spunta dalla cenere di un bosco bruciato dalle mani di un piromane.

La Voce del Silenzio è la vibrazione universale che non può fare a meno di creare nell’Amore, generando Bellezza e Giustizia.

E’ la forza del Verbo nella Materia Verginea che crea dalla flagellazione la Resurrezione.

Tutto ciò è  la sola cosa che va al di là dell’illusione della manifestazione, è l’atto Erotico per eccellenza, compenetrato nel Fuoco della Ruota Solare, nell’unione del Padre con il Figlio attraverso la Madre!

Galassia: compenetrazione creativa nel Silenzio Cosmico

Ma cosa sarà mai questo Verbo, il maschile divino, se non è soltanto un suono?

E cosa il Silenzio, il femminile divino, se non è soltanto materia?

Entrambi non possiamo definirli razionalmente, possiamo soltanto coglierne intuitivamente un riflesso attraverso un’analogia che risvegli la nostra memoria ancestrale.

Prendiamo questo scritto. Mentre lo leggiamo, in silenzio, in realtà c’è qualcosa che risuona in noi.

Le lettere, le frasi, i concetti che leggiamo, in un’unica espressione, sono lo stimolo esterno di una volontà che trasmette la sua essenza e il suo pensiero, imprimendo su un foglio bianco delle forme d’inchiostro, che decodificate dal nostro cervello, creano in noi altri pensieri, elaborazioni e, perché no, emozioni e vita, siano queste positive o negative.

Il Verbo è equivalente alla capacità e ,soprattutto, alla Forza del pensiero, di uscire dalla mente e imprimere fisicamente, attraverso l’inchiostro (che in questo caso equivale alla vibrazione sonora) l’idea elaborata, facendo in modo di creare su un supporto, neutro fino a quel momento (il Silenzio in sé, o Materia), la fecondazione di uno scritto che, al momento della lettura, si manifesta come atto creativo, generando nel lettore la trasmissione del pensiero primordiale che identifichiamo in questo caso con la presa di Coscienza di ciò che è l’Idea originale.

Chiaramente non è con un’analogia del genere che si arriva alla comprensione del Verbo, ma può essere uno stimolo per ricercarne la reale identità che si trova solamente nel momento in cui se ne riesce ad avere il dono attraverso un lavoro lungo e impegnativo che passa proprio da quello che la Tradizione chiama “Deserto”.

Deserto

Il Deserto, luogo del Silenzio, dove, nell’ascolto, attraverso quaranta operazioni alchemiche, si ripercorre a ritroso la vita uterina, è realmente il luogo della morte e della rinascita, dove la Materia viene “flagellata”dai 39 colpi della passione e, ritornando prima allo stato primordiale vergineo e “silenzioso”, e poi accogliendo  il Verbo,  si fa carne transustanziandosi in Corpo Cristico.

Tutto questo, dimostra come, in effetti, sia sempre più difficile operare in questa direzione.

Gli stimoli che l’umanità quotidianamente riceve sono volti alla realizzazione  di mere illusioni atte ad appagare il solo desiderio egoico.

Il messaggio più forte è quello di ottenere il massimo con il minimo sforzo evitando tutto ciò che si allontana dall’appagamento dei piaceri dell’istinto primordiale o animale.

La Natura ci insegna, però, che l’unica strada percorribile per arrivare alla vera realizzazione è proprio quella che passa dal “Sacrificio”, dove il seme, per realizzare il suo progetto deve morire a se stesso e permettere al Verbo di agire attraverso di lui con l’unica Forza che lo porterà a sconfiggere la Morte e a trasformarlo in Vita.

Il seme si realizzerà nel frutto, ma il frutto avrà già in sé nuovi semi che moltiplicheranno il progetto, sia nella quantità che nella qualità, poiché porteranno con loro il germe dell’esperienza vissuta dal seme che, una volta divenuto albero, li ha generati.

Fermiamoci ad ascoltare questa Voce Silenziosa che opera nel buio creando Luce.

Ascoltiamo il nostro Silenzio, cercando in esso il respiro di quel seme divino che dorme nelle nostre profondità.

Mettiamo a tacere le infinite sirene che sviano i nostri passi e puntiamo col timone della volontà verso il Mare aperto, lontano dagli scogli minacciosi delle false chimere, cercando, oltre l’orizzonte, la Terra nuova da fecondare col seme della Verità.

Buon viaggio a tutti!

 
ELEAZAR

 
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