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La Salvezza
(15/06/2006)

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Da che mondo è mondo, una parte dell’umanità ha provato a “salvare” l’altra parte, inventando e diffondendo diverse credenze negli uomini come giustificazioni per porsi da intermediari unici con Dio.

La prima domanda da porsi è: da chi e da cosa l’uomo si dovrà “salvare” ?

Le religioni ci dicono che è l’anima da “salvare”, e che in caso contrario sarà condannata per tutta l’eternità a subire orribili torture, e a bruciare nel fuoco dell’Inferno.


Inferno (Anonimo - 1520)

Per non incorrere in queste punizioni, dicono che l’uomo si dovrà comportare bene e seguire alla lettera i comandamenti che Dio diede a Mosè. In caso di disubbidienza si cade nel “Peccato Mortale”, che significherebbe l’anima “macchiata a morte”. E se per caso colui con una tale “pecca” morisse, andrebbe diritto alla sua condanna eterna a bruciare per i secoli dei secoli.

Come se questo fosse poco, si devono seguire anche precetti e altre regole per essere “salvi”, altrimenti, in caso contrario, si diviene eretici e la condanna è assicurata, come successe nel passato con i Catari, i Templari e tanti altri ricercatori della Verità.

Questi sono gli “spauracchi” che per migliaia di anni hanno tenuto l’umanità “prigioniera” della paura.

Sono convinto che se tutto ciò venisse a conoscenza di Dio, questo riderebbe pensando che si tratta di una barzelletta o di uno scherzo “da prete”, per l’appunto.
Signori, siamo seri!

Se Dio è un vero Dio, non può imporre regole a nessuno. Un Dio che impone regole, premia o punisce, non è un Dio, è un impostore, o un Dio degradato a uomo semplice, creato dagli stessi uomini.

L’uomo è nato libero e puro come un giglio di campo, senza nessun peccato d’origine, recando con sé il dono più grande che i creatori gli hanno concesso: “il Libero Arbitrio”. E se una regola esiste realmente non può essere altro che questa: “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, e fai agli altri come se tutto fosse fatto per te”. Rispettare questa semplice regola basterebbe a migliorare la condotta di alcuni uomini ed elevare la qualità della vita nel mondo.
Invece no! Ci sono uomini che vogliono sempre imporre agli altri la maniera di pensare, senza preoccuparsi di migliorare ed essere “Maestri di vita” per sé, e non per coloro che vorrebbero cambiare. E così facendo, per imporsi utilizzano ogni mezzo, dalla politica alla guerra, con le religioni e con le razze. Così nel pianeta regna sovrano il caos più nero e belligerante.

A volte mi è successo di consigliare a qualcuno una piccola regola. Quella che se applicata potrebbe migliorare il mondo ed è: “Non rompere le scatole…” che in fondo è semplicissima, no? E chiedo scusa per la volgarità, ma quando ci vuole, ci vuole.

Ultimamente ho letto un articolo che mi ha ispirato a scrivere questo. L’autore ha scritto tale articolo infarcendolo di pessimismo nero, cita alcuni uccellacci del malaugurio che da migliaia di anni hanno profetizzato ogni sorta di calamità  per la terra e l’umanità intera, specialmente per tutti coloro che se ne infischiano delle regole cui ho accennato prima. Vi rendete conto che le frasi dette si trovano in svariati libri considerati “sacri” e coloro che le hanno pronunciate sono considerati santi, profeti, filosofi e altro? E che da quando hanno “sputato” queste sentenze fino ad oggi non è successo nulla?

Figuratevi che ci sono state delle sette che addirittura hanno datato i cataclismi e così quando la data si avvicinava regalavano tutti i loro averi ad amici e si recavano su una montagna ad aspettare il terribile giorno del Signore.

Bene, non è mai successo nulla!

Da questa gente che prevarica i più deboli con la terribile arma della paura vuole dominarli, e li considera come greggi di pecore e ed essi si autonominano pastori.

Nella terra tutti i giorni accadono eventi catastrofici, come terremoti, alluvioni, maremoti, uragani, eccetera. Allo stesso modo è possibile essere colpiti da una meteora, o cosa rara, da un asteroide. Ma nessuno ce li manda come un castigo divino; sono semplicemente eventi naturali e niente più, esattamente come quando piove o tira vento.

Dio né punisce né premia nessuno, e tanto meno ci giudica, perciò il suo nome vero è Amore!

Illustrazione dell'Apocalisse di Albrecht Durer

E l’Apocalisse di Giovanni che significa Rivelazione, non era un compendio di calamità, ne un calendario di disgrazia. Si tratta semplicemente di un iter iniziatico o di operazioni alchemiche, pieno di analogie, di simboli e anagogie, per la realizzazione dell’uomo. Sono gli ignoranti che lo interpretano in forma letterale e morale senza usare l’intelletto.

Al pianeta Terra non potrà accadere nulla di definitivo perché è come l’ingranaggio di un immenso orologio, se si fermasse crollerebbe tutto il nostro Sistema Solare.

In quanto all’uomo, quando lascerà questo piano, non ci sarà nessuno ad aspettarlo per premiarlo o punirlo, semplicemente saluterà i suoi amici e parenti per poi recarsi dove la propria frequenza liberatoria troverà risonanza e lì con i suoi simili svolgerà dei compiti d’accordo con il Piano della Creazione.

I buoni si “salveranno”, sostengono le religioni. Ma essere buono significa essere di parte ossia squilibrato. Altre volte lo si è per paura, e così non funziona. E chi è cattivo, molte volte lo fa perché lo diverte veder soffrire gli idioti, e neanche così funziona. Quello che è difficile è essere nel giusto, che si colloca nell’asse centrale della bilancia fra il bene e male. Perciò un uomo giusto non è mai di parte. E comunque, se ne esiste ancora qualcuno sulla faccia della Terra, fa parte di una razza di uomini spariti. Così nessuno può giudicarci né in bene né in male, anche perché l’uomo con le sue azioni sta sperimentando la creazione in tutti i suoi aspetti. Il Tempio di Salomone ne è l’esempio, con il pavimento a scacchi bianchi e neri.

Alcune volte ho sentito un grande personaggio chiedere pubblicamente a Dio la pace. Ma la pace vera deve nascere nel cuore dell’uomo, e neanche Dio ce la può donare, perché la pace è come la libertà, sono conquistate dall’uomo stesso. Perciò questo personaggio la può chiedere in tutte le maniere e forme che vuole, ma non succederà mai nulla. Se qualcuno vuole realmente salvare l’uomo dalla propria ignoranza, dovrà insegnargli a cercare in se stesso la pace e la libertà. L’uomo impara con l’esempio dalle esperienze del proprio vissuto e mai con le imposizioni da parte di coloro che si credono “salvatori” dell’umanità o intermediari fra gli uomini e Dio.

La Terra esiste perchè l’uomo esista, e non fu né mai sarà una “Colonia Penale”, ma un luogo di crescita e di felicità dove il creatore si manifesta nelle sue creature e gode della creazione.

Quando uno di questi “salvatori” vi dirà che siete in colpa, inculcandovi il veleno della paura, mandatelo senza riflettere molto a quel paese! Generalmente questi signori vedano la pagliuzza nel vostro occhio e ignorano la trave che hanno nel loro.

Ognuno è il proprio demiurgo è fa della propria vita quello che il cuore e la coscienza gli detta. Nessuno vi potrà aiutare, esiste soltanto un metodo: Aiutati che Dio ti aiuta!

"Il Sole Esterno anela a quello Interno"
(Altare della Westfalia - 1370)

Per concludere vi darò un esempio che fa al caso nostro: immaginate un melograno bello e rigonfio di chicchi e paragonatelo alla Terra con tutti i suoi abitanti. Apritelo e vedrete che tutti i chicchi sono uguali. Ci saranno piccoli chicchi nei poli del frutto e grandi all’equatore, ma alla fine è difficile distinguere uno dall’altro. Per caso, avete trovato qualche chicco coronato, o uno che rappresentasse tutti gli altri? O un altro che si autonomina in nome della pianta “salvatore” dei melograni e di tutti chicchi?

Non lo troverete mai perché non esiste! Bene, fra gli uomini è la medesima cosa. Se qualcuno rappresenta il creatore è perché gli altri lo hanno nominato. Non esistono inviati particolari con la missione di salvare nessuno. Semmai, salvarsi da sé stesso.

Quando comprenderete questo concetto sarà il momento del primo distacco, come il seme che cade dall’albero e da lui nasce un’altra pianta.

Auguro a tutti la possibilità di trasformarsi da chicco-uomo a uomo-chicco, con la coscienza di essere un seme che contiene il tutto e di crescere e moltiplicarsi all’infinito.

 
di Alfredo Di Prinzio

 
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