Eccoci nuovamente in prossimità dell' equinozio di primavera.
Una data importante, una delle quattro che ciclicamente attraversiamo nel corso dell'anno. E' un appuntamento cosmico in cui la natura e l'uomo sono investiti da grandi circolazioni di energie. Gli antichi celebravano delle feste rituali in occasione di questi eventi per ‘salutare' tali passaggi.
Con l'equinozio di primavera il Sole torna a scaldare la terra con una luminosità e un calore sempre maggiori e, allo stesso modo, il nostro Sole Interiore torna a brillare in maniera più accesa dentro di noi. La natura si risveglia dal letargo invernale e l'uomo che si era chiuso in se stesso nei periodi freddi, si riapre all'esterno. E' una fase in cui predomina l'apertura e la nascita o rinascita.
Ma la nascita di cosa?
Proviamo a guardare la tradizione. La Pasqua è la festività della resurrezione, cioè il momento in cui Gesù posto sulla croce muore e dopo tre giorni rinasce come Cristo.
Riportando il tutto all'uomo: colui che ha percorso il cammino iniziatico, muore alla profanità per rinascere con la sua energia cristica, ad un'ottava superiore.
E' la meta del cammino. Quel cammino iniziato proprio il solstizio d'inverno (Natale) con la nascita del bambino interiore, del Gesù della tradizione, del nostro Corpo di Luce, quella scintilla iniziale che, alimentata e nutrita diviene energia che vibra ad un livello più elevato.
“Se non morirete, non vivrete…” diceva Gesù, ed è un passaggio necessario che anche la natura rispetta per la propria evoluzione. Il seme muore per rinascere come pianta, il bruco muore per rinascere come farfalla.
La Natura è un libro in cui è già scritto tutto. Occorre solo imparare ad interpretarne la simbologia.
Naturalmente la resurrezione definitiva dell'essere umano, la sua trasmutazione (per dirla in termini alchemici) non avviene così all'improvviso, ma è un frutto progressivo di un lavoro costante. Un lavoro che impegna i tre fuochi presenti nell'uomo.
E proprio di Fuoco che perpetua la vita, e che gli antichi tenevano sempre acceso nei templi, ci parla Alfredo Di Prinzio nel suo articolo mostrandoci la simbologia che esso rappresenta.
Nell'articolo sull'Apocalisse di Giovanni li troviamo rappresentati dalla volontà, dalle emozioni e dall'intelletto nell'uomo. E poiché il fuoco interiore è alimentato dalle nostre emozioni, proviamo a darne una connotazione all'interno della rubrica “Tradizione Iniziatica Oggi”, per riuscire a comprenderne la valenza in un percorso di crescita.
Infine tra i libri consigliati di questo mese suggeriamo la lettura di un piccolo gioiello del Maestro Bulgaro Omraam Mikhaël Aïvanhov dal titolo “Natale e Pasqua nella tradizione iniziatica”, che potrà risultare illuminante per addentrarsi un po' di più nella simbologia iniziatica occidentale.
Auguriamo a tutti una serena festa di Agape per questo Equinozio di Primavera, proprio come erano soliti celebrare gli adepti della Tradizione. |