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Il potere delle invocazioni
(15/12/2004)

uomo

Le invocazioni, di qualunque tipo esse siano, sono volte a richiamare dai piani sottili delle intelligenze universali affidando loro un compito preciso. Non appena tale finalità viene conseguita, queste intelligenze tornano da dove sono venute, poiché hanno esaurito la funzione loro assegnata e non sono in grado di vivere di vita propria. Ma l'efficacia della loro azione dipende necessariamente dalla forza, dal “potere” di colui che le richiama. E tale potere si esplica appunto con la parola pronunciata. E affinché tale “parola” non rimanga solo tale, ma sia carica di quell'energia necessaria ad imprimere la finalità che si vuole, occorre che si trasmuti in “Verbo Creatore”.

Quando nella Genesi leggiamo “In principio era il Verbo”, possiamo intenderla nel senso che in principio, il Logos, il Dio Creatore, il Motore Immobile ha creato la realtà con il Verbo, con una vibrazione e, in altri termini, ci indica come anche noi dobbiamo operare per poter creare la realtà attorno a noi.

Ma occorre dire che qualunque invocazione pronunciata da chi non possiede alcuna forza nella propria parola, non porta alcun cambiamento nella realtà; viceversa, colui che ha lavorato su se stesso, che ha rinforzato la propria volontà, che ha trasmutato i propri vizi in virtù, che ha fatto del proprio corpo un tempio sacro, ha creato tutti quei presupposti necessari affinché la sua parola abbia un “peso” e una forza tali da poter influire sulle forze della natura e farle agire secondo la propria volontà. Anche una sola parola pronunciata da una tale persona, o meglio da un iniziato alla Via Reale, può “spostare le montagne e invertire il corso dei fiumi”, o più semplicemente, può dare vita e finalità a quelle intelligenze che richiama con l'invocazione.


Nella iconografia tradizionale ritroviamo il simbolo del potere del Verbo Creatore rappresentato dalla spada fiammegiante che esce dalla bocca di Dio.
(Particolare di una formella metallica nella chiesa della Skiti del Prodromo sul Monte Athos)


Perciò, quanto più lavoriamo su noi stessi, tanto più le nostre parole non saranno lettera morta, ma incideranno in maniera profonda sul tessuto sottile della realtà, sia nel bene che nel male.

 

 

Invocazione per benedire un luogo

O sommo Padre,
Noi ti preghiamo, noi ti chiamiamo.
Libera la tua energia dalle corde della materia,
Perché siano pure come nell'infinito.
Libera la tua razza eletta e suprema,
Per riposare all'ombra delle tue ali.
Liberaci nel tuo cuore che è in noi e che in noi respira.
Fa che l'energia del Cosmo abbracci libera il nostro pianeta Terra.
Il tuo Amore aleggia nei nostri cuori, Padre,
Noi tuoi figli ti benediciamo e ti glorifichiamo
E con la tua energia che è la nostra, mettendo le mani sul nostro cuore
Benediciamo questo luogo: Infinito Amore!
Così Padre con questa invocazione e con la nostra volontà
Liberiamo le energie pure di questo luogo in quanto Cosmico.
E così libera la Terra dalla notte tenebrosa e che la Luce brilli eternamente!
Amore, Amore, Amore

Così sia,
Amen, Amen, Amen

 
 

 
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