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L'anatomia della Genesi
(15/11/2002)
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CAPITOLO
I |
"E
fece Dio due luci grandi: la più grande a presiedere il giorno e
la più piccola a presiedere la notte"(16). |
Il
Sole e la Luna, il Fuoco e l'Acqua ed energeticamente Philò ed Eros.
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"E
Dio creò l'uomo a sua immagine. A immagine di Dio lo creò.
Maschio e femmina li creò.
E Dio li benedì e disse loro: Crescete e moltiplicatevi, e riempite
la terra e rendetela a voi soggetta. Dominate sui pesci del mare, e sui
volatili del cielo, e sopra tutti gli animali che si muovono sulla terra"
(27-28). |
Proviamo
a pensare che il Maschio e la Femmina siano rispettivamente l'Emisfero Sinistro
(ragione, polo positivo) e l'Emisfero Destro (creatività, polo negativo)
del cervello.
Dio dice: "crescete", quindi evolvetevi, perfezionatevi e successivamente
"moltiplicatevi", divenite Creatori, cioè multipli di voi
stessi come ho fatto IO creandovi; poi aggiunge: "riempite la terra
e rendetela a voi soggetta"; letteralmente significherebbe "riempite
la materia di cui siete fatti con le vostre emanazioni e siatene padroni,
cioè abbiatene il controllo", ma, se con un gioco di parole
cambiamo la parola italiana "terra" con il suo equivalente inglese
"earth" e la confrontiamo con "heart"(cuore),
noteremo che le due parole cambiano di significato secondo la posizione
della "h" e la pronuncia, ma la struttura rimane la stessa.
Si potrebbe quasi desumere che siano i due aspetti di un'unica cosa: "eartheart". |
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La
"h" divide la forma e unisce la sostanza, come il Diavolo, lama
numero 15 dei tarocchi, che "solve" e "coagula"; essa
è la lettera equilibrante: quando la giustizia e la temperanza (Michael),
che nascono dai nostri lombi (reni-bilancia), mutano il nostro piombo materiale
in oro spirituale, il nostro nome acquisirà la "h" [questa
lettera silenziosa è in stretta relazione con la lettera
(Heh) dell'alfabeto
ebraico e con il suo corrispettivo numerico cabalistico 5; le attinenze
verranno illustrate più avanti].
Quindi potremmo dire: "riempite il cuore di oro spirituale e rendetelo
soggetto a voi"; ma com'è possibile che Dio dica di assoggettare
il nostro "cuore d'oro" a noi stessi?
In una frase compiuta si parla di Soggetto (Potenza, Creatore), Verbo (Azione,
Creatura) e Complemento (Atto, Creato); i conti tornano, si potrebbe addirittura
pensare che Dio abbia detto alla sua "immagine": <<riempi
il tuo Cuore d'Amore (l'oro spirituale), rendilo il soggetto delle tue azioni
e attraverso questa operazione domina sull'animalità (l'istinto)
delle tue acque (i pesci del mare), su quella del tuo celato (i volatili
del cielo) e su quella del tuo cuore (gli animali che si muovono sulla terra)>>.
Così possiamo collegarci al versetto 16: Philò-Sole, Eros-Luna,
Agape-Terra, micro e macro uniti, dal triangolo equilatero al sigillo di
Salomone.
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CAPITOLO
II |
"Ora
il Signore Dio aveva piantato fin dal principio un paradiso di delizie dove
pose ad abitare l'uomo che aveva plasmato.
E il signore Dio fece spuntare dal suolo tutti gli alberi belli a vedersi,
dai frutti soavi al gusto. In mezzo al paradiso fece crescere l'albero della
vita e l'albero della scienza del bene e del male"(8-9). |
Come
per il doppio Cuore/Terra, non posso non pensare che questi due alberi,
quello della Vita e quello della Conoscenza, siano due aspetti di una sola
cosa, d'altronde come si possono avere due cose in un centro solo?
L'Albero della Vita potrebbe essere in stretta relazione con l'Eros e la
Luna, mentre l'Albero della Conoscenza con il Philos e il Sole; e le radici
dei due alberi? Ma nel Cuore-Terra naturalmente!
La conoscenza in alto, la vita in basso e l'amore nel mezzo come uno specchio.
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"Il
Signore Dio perciò prese l'uomo e lo pose ad abitare il paradiso
di delizie, affinché lo coltivasse e lo custodisse.
Gli diede questo comandamento: "Mangia pure di ogni albero del paradiso,
ma dell'albero della scienza del bene e del male non ne mangiare, perché
nel giorno in cui ne avrai mangiato certamente morirai"(15-17). |
Dio
dice: "nutriti pure dei frutti di ogni albero del paradiso, quindi
anche di quello della vita, ma evita quello della conoscenza perché
sperimenteresti la morte". La Vita è esperienza e in
quanto tale anche Conoscenza. In pratica l'Eterno spinge l'uomo a nutrirsi
di ogni aspetto della vita e sa che così facendo egli sperimenterà
anche la conoscenza della morte, suo opposto e complemento.
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"Allora
il Signore Dio mandò in Adamo un profondo sonno. Mentre era addormentato,
prese da lui una costola che sostituì con carne.
Con la costola che aveva tolta ad Adamo, il Signore Dio costruì la
donna e la condusse ad Adamo.
Adamo esclamò: Ecco finalmente l'osso delle mie ossa, la carne della
mia carne. Questa sarà chiamata 'Virago' perché dall'uomo
è stata tratta.
Perciò l'uomo abbandonerà padre e madre e si unirà
così intimamente alla sua moglie che i due saranno una sola carne"(21-24). |
Bisogna
anestetizzare la ragione per far esprimere liberamente la creatività.
Pensiamoci su un momento, cosa segna la fine di un atto poetico o di un
innamoramento? Cosa spegne la "fiamma" della creatività
se non l'eccessivo uso della fredda razionalità?
La coscienza razionale, assopita dall'effetto dell'IO Supremo, dà
vita al subcosciente irrazionale; la "costola" è il simbolo
dell'identica natura dei due emisferi (l'osso delle mie ossa, la carne della
mia carne) e insieme della loro antitetica funzione.
Virago è una parola latina che significa "donna robusta"
(come un uomo), ma anche "vergine d'animo virile", "guerriera",
"eroina" (attribuito a Minerva, a Diana, a Giuturna, a un'amazzone
ed anche a Eva). Minerva (o Atena, o Pallade), dea della sapienza e dell'intelligenza
di indole guerriera, incarna perfettamente l'appellativo di "virago".
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Ella
nacque dalla testa di Giove-Dio, quindi dal suo pensiero sostenuto,
dalla sua immaginazione creativa.
Adamo ed Eva sono il Verbo-Creatura, il punto mediale tra Soggetto-
Potenza e il Complemento-Atto.
Eva si compenetra in Adamo rappresentandone la parte femminile e divina,
viceversa Adamo si compenetra in Eva, di cui rappresenta la parte maschile
e umana, la "virago".
Nella parte finale di questi versetti sembra già delinearsi la rottura
tra Creatore-Padre-Madre e Creatura-Uomo-Donna, che nel
momento in cui avrà coscienza della propria natura divina prenderà
il posto di Dio divenendo a sua volta Creatore di vita. |
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CAPITOLO III |
"Il
serpente era il più astuto di tutti gli animali della terra che il
Signore Dio aveva creati. Egli disse alla donna: Perché Dio vi ha
comandato di non mangiare del frutto di tutte le piante del paradiso? La
donna gli rispose: I frutti delle piante che sono nel paradiso li mangiamo;
ma Dio ci ordinò di non mangiare e di non toccare il frutto dell'albero
che è nel mezzo del paradiso perché non dobbiamo morire.
Ma il serpente disse alla donna: No, voi non ne morirete. Anzi Dio sa bene
che, in qualunque giorno ne mangerete, si apriranno i vostri occhi, e sarete
come Dei, conoscitori del bene e del male"(1-6). |
Se
Eva rappresenta l'emisfero destro del nostro cervello, ossia la parte creativa,passiva,
ricettiva e sensitiva e il serpente è l'energia sessuale-Eros,
è normale che quest'ultimo sia in stretta relazione con lei e non
con Adamo, che rappresenta l'emisfero sinistro e la parte razionale, attiva,
fredda e distaccata del cervello; guarda caso l'iconografia della dea Lilith
(nella tradizione cabalistica la donna creata prima di Eva, insieme ad Adamo
direttamente dalla terra) la ritrae con un serpente intorno al corpo.
Il serpente sale dall'Albero della Vita, sito nella parte infera, a quello
della Conoscenza, che si trova nel centro del paradiso; l'animale è
la parte aerea, intuitiva, mercuriale ed ermetica che mette in relazione
i due alberi che affondano e fondono le proprie radici nella Terra-Cuore-Agape:
egli è Ermete, il serpente, il pentacolo rivolto verso il basso,
finché non passa per la Terra-Cuore-Agape dove acquisisce
la "h", le ali, e muta nel pentacolo con la punta verso l'alto,
divenendo l'Hermes che s'invola come drago nel paradiso. |
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Nell'Amore,
quindi, si rispecchiano i due principi opposti e complementari: le due stelle
a cinque punte, quella della Gnosi-Sophia e quella di Lucifero;
nell'Agape i due "5" sommandosi divengono 10, l'IO, lo (Jod),
il Mercurio Androgino, il Papa e l'Anti-Papa da cui origina la Ruota della
Fortuna, le due (Heh)
da cui nasce la "H" equilibrante, la "S" e la "Z",
rispettivamente la Forza Ondulante femminile e la Forza Folgorante maschile,
che unendosi danno origine all'UT del Sacro Nome AS-AT-AR-UT.
Nell'età infantile, il cervello umano è una cosa sola: emisfero
destro ed emisfero sinistro si fondono l'uno nell'altro senza coscienza
(stato paradisiaco). Ciò accade fintanto che non si risveglia in
noi, ad una certa età, l'istinto sessuale (Lucifero) che porta ad
una naturale conoscenza del proprio corpo e delle proprie potenzialità
erotiche (Hermes) offrendo al nostro Io inconsapevole il frutto della conoscenza.
Se il serpente che striscia per terra non si trasforma nel drago che vola,
le nostre azioni saranno guidate soprattutto dall'istinto sessuale, che
lascerà in ombra la forza dell'Eros e di conseguenza anche quella
dell'Agape e del Philò. I due emisferi non saranno più in
armonia e tenderanno a creare uno squilibrio tra creatività e razionalità
(diavolo, divisione, dualità).
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"La
donna, accorgendosi che il frutto dell'albero era buono a mangiare, bello
da vedere e gradevole all'aspetto, lo colse e ne mangiò e ne diede
al marito, che ne mangiò.
Allora si aprirono i loro occhi. Ed essendosi accorti d'esser nudi, cucirono
delle foglie di fico e se ne fecero delle cinture"(6-8). |
La
nostra Creatività è in crescita e nel periodo della pubertà,
grazie all'aiuto dell'Eros, spinge tutto il nostro essere verso la conoscenza
di se stesso. Non a caso il primo contatto intimo che i razionali hanno
con il proprio corpo è la "masturbazione", ossia la stimolazione
del potenziale conoscitivo (del nostro Albero della Conoscenza). Nella parte
maschile e razionale esso risiede nell'Eros, mentre in quella femminile
nel Philò: nell'uomo lo Zolfo luciferino risiede nella testa,
il Mercurio filosofico nei genitali ed il Sale della Vita
nel cuore, mentre, eccezion fatta per il centro Sale, nella donna
il Mercurio e lo Zolfo cambiano di posto. Ecco perché chi sviluppa
in maggior misura la propria parte maschile usa come strumento conoscitivo
i genitali e come strumento creativo la mente, mentre chi sviluppa maggiormente
la propria metà femminile preferisce conoscere con la testa e creare
con i genitali.Il mistero della Genesi-Vita porta confusione a
chi cerca di svelarne i segreti con la sola ragione. Solo ai filosofi, gli
"amanti" della Sophia, sarà concessa la verità.
La creatività maschile è umana, quella femminile è
divina; Minerva, la Virago, la Dea della Saggezza, nacque dalla testa di
Giove (dall'emisfero creativo femminile). |
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Ella
indossa un elmo con la forma di un glande (il potenziale cognitivo) sul
quale troneggia la Sfinge, che rappresenta i quattro elementi ed è
il guardiano della saggezza.
Adamo ed Eva si svegliano attraverso l'azione del serpente-Prometeo
che porta loro il fuoco, la luce, attraverso la quale "vedono"
per la prima volta una realtà diversa. Prometeo illumina, è
Lucifero e Mercurio, attraverso di lui l'uomo, consapevole delle proprie
potenzialità, potrà elevarsi spiritualmente fino a raggiungere
la propria forma cristica e tornare a "sedere alla destra del Padre".
Con un altro gioco di parole, dai nomi Prometeo e Lucifero, può nascere
una frase latina "illuminante": PRO-MEO-DEO-LUX-FERO.
Adamo ed Eva entrano nella loro caverna e accendono il proprio fuoco, la
luce risveglia il drago assopito e per la prima si vedono nudi, sono un
uomo e una donna, due organismi simili ma profondamente differenti.
Vi ricordate in quale istante abbiamo cominciato a percepire i nostri corpi
come nudità da coprire? Generalmente quando i nostri genitori ci
hanno trasmesso l'anormalità dell'esser nudi e la società
ci ha detto che il nostro grado di civiltà si misura anche con il
coprire le parti intime [sarebbe interessante confrontare il grado di civiltà
d'un aborigeno australiano che rispetta ancora la catena alimentare a quello
d'un uomo in alta uniforme che adopera il proprio intelletto per nuocere
ai suoi simili]. |
E
chi erano il Padre e la Madre di Adamo ed Eva? Chi fu lo "specchio"
che li rese coscienti di ciò che erano? Dio, Adamo, Eva, il serpente
e tutto il resto sono la medesima cosa, i multipli e sotto multipli di un
solo numero, il 10. |
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"Dio gli disse: Cosa ti ha fatto conoscere d'essere nudo se non perché
hai mangiato il frutto che io ti avevo comandato di non mangiare?
Adamo rispose: La donna che mi desti per compagna mi ha dato di quel frutto
e io ne ho mangiato.
Il Signore Dio disse alla donna: Perché hai fatto questo? Lei rispose:
Il serpente mi ha ingannata e ho mangiato"(11-14). |
La
potenzialità del Creatore è stata svelata, ma i due emisferi
Adamo ed Eva non sono ancora pronti per contenerla, dovranno prima prepararsi
trasmutando la loro materialità appena acquisita in una conscia e
più matura spiritualità.
La Razionalità fredda e calcolatrice, addossando alla Creatività
la responsabilità dei suoi atti, concretizza l'inizio della loro
scissione; la Creatività, a sua volta, accusando il serpente
luciferino d'averla ingannata, si separa dalla sua stessa Virago, il
suo principio maschile cognitivo.
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"Allora
il Signore Dio disse al serpente: Poiché hai fatto questo, sei maledetto
fra tutti gli animali e le bestie della terra. Striscerai sul tuo ventre
e mangerai terra per tutti i giorni della tua vita.
Porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua progenie e la progenie
di lei. Ella ti schiaccerà il capo e tu la insidierai al calcagno"(14-16). |
L'IO
Superiore, il Padre, diviene conscio della sua multipla natura e attraverso
l'esperienza della crescita riconosce il suo secondo aspetto materiale,
l'io inferiore, il Figlio.
Egli si distinguerà nella sua forma più densa (il sesso)
per il proprio attaccamento alla materia ("mangerai terra"),
e per il suo modo di "conoscere" le cose attraverso l'attrito
("striscerai sul tuo ventre").
Fintanto che sarà prigioniero della materia, il serpente non riuscirà
a creare i presupposti per mutarsi in Eros. Soltanto esaltando la sua
parte più sottile si ricongiungerà al Padre attraverso l'Amore
e diventerà il drago.
La Creatività (la donna) e le sue emanazioni (la progenie di lei)
troveranno il loro peggior nemico nel sesso (serpente) e nei suoi prodotti.
L'iconografia cristiana ci aiuta nella comprensione di questo concetto
attraverso la figura della Vergine; essa altri non è se non la
Creatività dell'IO Superiore, l'aspetto divino della nostra mente
che, senza essere fecondata, partorisce la saggezza che dona equilibrio
e che tiene a bada la sessualità (ella ti schiaccerà il
capo), la quale a sua volta tenterà sempre di attrarla verso il
basso con i suoi densi frutti (insidiandole il calcagno).
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"Alla
donna disse: Moltiplicherò i tuoi affanni e le tue gravidanze:
con dolore partorirai i tuoi figli, sarai sotto la potestà del
marito, ed egli ti dominerà"(16). |
Lo
squilibrio e la dualità portati dall'azione della densa sessualità
incontrollata, renderanno travagliata la nascita di sottili pensieri creativi,
che cresceranno esponenzialmente con il grado di conoscenza acquisita e
ai quali, oltretutto, la Razionalità (il marito) non vorrà
dare spazio, cercando in tutti i modi di prevalere sulla Creatività
(ed egli ti dominerà).
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"Poi
disse ad Adamo: Perché hai dato ascolto alla voce di tua moglie,
ed hai mangiato del frutto che io t'avevo comandato di non mangiare, per
questa tua colpa la terra è maledetta. Con fatiche ne trarrai il
nutrimento per tutti i giorni della tua vita.
Essa produrrà triboli e spine, e tu mangerai l'erba dei campi.
Ti procurerai il pane con il sudore della fronte finché non ritornerai
alla terra dalla quale fosti tratto. Polvere sei e polvere tornerai"(17-19). |
Visto
che la Razionalità non ha saputo bilanciare la sua controparte creativa,
dividendo con essa il denso frutto della sessualità, la materia sarà
considerata un male.
La Razionalità, come la Creatività, vive solo nelle alte sfere,
nel cielo, dove si nutre delle idee, quindi, è abbastanza ovvio che
nella materialità (la terra) essa non potrà trarre nutrimento
se non con grande fatica.
Adattando la propria natura sottile alla densità della materia la
Razionalità diverrà malnutrita, povera e ottusa, castrerà
il proprio potenziale creativo e seminerà dualità.
Lo spirito, il soffio divino, la manifestazione maschile dell'IO Superiore
nutre l'anima (il sangue e gli umori), la sua manifestazione femminile,
ma non può nutrire il corpo in modo diretto.
La materia mal seminata genererà tormenti e dolori per l'anima (triboli
e spine) e, abbassando il livello di consapevolezza, renderà l'uomo
e la donna simili alle bestie che brucano i campi.
Finché la Razionalità e la Creatività non si ricongiungeranno
nell'Amore che le ha generate (la terra da cui fosti tratto), esse otterranno
il loro nutrimento spirituale (il pane) solo attraverso il sacrificio (il
sudore della fronte) e saranno soggette alla tirannia del tempo e alle leggi
della materia, poiché si sa, la polvere è l'arida sedimentazione
del tempo.
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"Allora
Adamo diede alla moglie il nome di Eva, essendo ella la madre di tutti i
viventi" (20). |
La
Razionalità, attraverso la quale le cose esistono in forma d'idee,
"crea" il concetto di Eva, madre primigenia, cioè diviene
conscia, attraverso l'albero della scienza del bene e del male, che essa
è la Creatività che dona la vita.
Solo attraverso la Creatività intuitiva e illuminante le idee possono
prendere forma nella materia. Il pensiero semina, l'intuizione dona la luce
e partorisce nella materia il frutto divino; questo, a sua volta, si eleverà
come un albero, che si rigenera attraverso i suoi frutti divenendo a sua
volta Creatore, Albero di Vita e Conoscenza.
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"Il
Signore Dio fece ad Adamo e alla moglie delle tuniche di pelle, e li vestì"
(21). |
Razionalità
e Creatività vengono preparate dall'IO Supremo per il loro lungo
viaggio evolutivo.
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"Poi
disse: Ecco Adamo è diventato come uno di noi, conoscitore del bene
e del male! Badiamo ora che non stenda la mano e prenda anche dell'albero
della vita, per mangiare e vivere in eterno.
Quindi il Signore Dio lo mandò via dal paradiso di delizie, perché
coltivasse la terra da cui era stato tratto.
Cacciato Adamo, pose dei Cherubini davanti al paradiso di delizie, affinché
custodissero la via dell'albero della vita, roteando intorno la fiammeggiante
spada" (22-24). |
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Adamo
è la metà di un'unità ed emanazione dell'IO Superiore,
quindi, anche Eva viene chiamata tacitamente in causa.
L'IO Supremo svela tutta la potenzialità divina della Razionalità
e della Creatività paragonandole alla sua multipla natura (Adamo
è diventato come uno di noi).
Chiamando in causa tutte le sue emanazioni, dà il via a quel processo
di crescita interiore che si sviluppa in tutti noi quando lasciamo il nostro
stato contemplativo paradisiaco di bambini (lo mandò via dal paradiso
di delizie), per accedere al mondo sperimentale cognitivo di adolescenti,
nel quale, solo attraverso la maturazione e l'auto coscienza, potremo realizzare
il "matrimonio" tra Razionalità e Creatività, tra
Spirito e Anima, che farà nascere in noi l'Amore da cui siamo nati
(perché coltivasse la terra da cui era stato tratto).
Finché in noi non sarà raggiunto l'equilibrio, il "cielo"
da cui siamo venuti sarà "celato" e i frutti dell'Albero
della Vita ci saranno interdetti e protetti dai "Cherubini". |
L'origine
della parola ebraica "Cherubini" si trova nel babilonese "Karibu",
che indicava dei geni con forma metà umana e metà animale,
destinati a sorvegliare la porta dei templi e dei palazzi (come i draghi
alle porte dei templi cinesi!); sono quindi dei guardiani che, come la Sfinge
sull'elmo di Minerva, salvaguardano il frutto della saggezza, quel frutto
che dà forma e vita al Verbo Creatore, il Logos (la fiammeggiante
spada) e la loro rotazione è il simbolo dell'eternità, il
Drago che si morde la coda, l'Ouroboros.
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ARIS
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