Carissimi lettori,
torniamo ad incontrarci nella stagione della vendemmia e della produzione del vino. Un alimento frutto del lavoro dell'uomo unito a quello della Natura.
E' questo il vero significato del lavoro alchemico: migliorare e completare il lavoro della Natura.
L'alchimista opera sulla natura umana e trae da essa, attraverso le forze insite in essa, nel proprio Principio vitale, la propria Essenza.
Dopo aver trasmutato e realizzato se stesso, egli stesso diventarà "fermento" e lievito di vita, "cibo", per il Risveglio dei propri fratelli.
Proprio per questo proponiamo, in questo numero, il racconto del Mito della Caverna, estratto dalla "Repubblica" di Platone; un esempio di come sia difficile il Risveglio e la presa di coscienza della Verità, attraverso la dura lotta contro la resistenza e l'abitudine all'illusione delle false verità.
Ma è pur vero che è altrettanto difficile, una volta raggiunta la visione del Vero, tornare indietro e risvegliare chi è ancora incatenato in fondo alla Caverna, schiavo dell'oblio della Coscienza, che arriverà ad ucciderti pur di difendere le sue false sicurezze illusorie.
Non è un caso che quasi tutti i grandi Iniziati e Maestri, nel momento in cui sono tornati indietro a risvegliarci e a liberarci dalle catene, sono stati uccisi violentemente dagli stessi a cui stavano portando la Salvezza e la Libertà.
Buona lettura a tutti! |