"Cogito, ergo sum", frase filosofica per esprimere la capacità umana, di definire l'"IO SONO", in quanto Essere Pensante.
Il Pensiero è umano, poiché strettamente collegato all'IDEA, dal greco IDEA, che significa "aspetto, forma apparenza" e che deriva da "idein", vedere.
Di conseguenza, si può affermare che le idee sono progetti delle menti umane.
Da ogni pensiero dell'uomo, nascono le idee, ma il pensiero, a sua volta, nasce dall'immaginazione, poiché senza questa, non sarebbe possibile nessun pensiero e di conseguenza, senza pensieri non si concretizzerebbero le idee.
Allora, va da sé, che se mancasse l'immaginazione, le idee non prenderebbero forma e sostanza.
A questo punto, viene da chiedersi cosa sia l'immaginazione.
La sua derivazione etimologica è dal latino IMAGO, in cui si può chiaramente vedere contenuta la parola MAGO.
Cos'è un Mago?
Come significato esoterico e al di là delle denigrazioni e dei falsi significati apportati nella nostra era moderna, è colui che plasma la materia attraverso il "fuoco" e che dunque usa la sua "immaginazione" per formulare quei pensieri che lo portano ad attingere nel mondo delle idee, che a loro volta prenderanno forma nella materia.
L'immaginazione nasce, così, dallo "spirito" e la sua diretta figlia è l'intuizione, che, se vogliamo usare questa espressione, viaggia a determinate " lunghezze d'onda".
La grande forza del pensiero, può portare l'umanità a creare nella realtà di questo Quaternario, la Terra, qualunque manifestazione derivante dalle idee.
Le prove di questa possibilità, sono facilmente riscontrabili nelle forme d'arte, nelle scoperte scientifiche, nelle invenzioni, nei calcoli astronomici, in tutte le forme di progresso messe a disposizione dell'umanità, che la storia, nei millenni di vita, ci ha trasmesso e che continuiamo a verificare.
Inoltre, l'uomo è in grado di manifestare il suo pensiero attraverso la parola, lat."parabola", che significa "similitudo", dunque esempio.
L'aria emessa dai polmoni fuoriesce attraverso le corde vocali, per cui l'uomoè l'unico essere vivente in grado di articolare dei suoni, che, via, via, nei millenni, si sono trasformati in parole come espressione del suo pensiero ed essere in grado di comunicare con il resto dell'umanità e condividere esperienze e modi di vita.
La necessità di "descrivere" questi suoni, ha fatto poi derivare i simboli grafici che hanno determinato gli alfabeti, i numeri, le note musicali, ecc. ecc.
D'altronde, il modo di parlare, cioè comunicare con parole, è da considerarsi un'espressione armonica di ciò che dall'idea immanifesta, prende forma come pensiero e poi fuoriesce come parola.
Infatti, qualcosa che nello spazio universale resta in attesa di essere captato, attraverso lunghezze d'onda e sintonie, deve incanalarsi in un reticolo di informazioni e poi fatto uscire con un soffio o un respiro, passando per la gola.
Per creare su questo piano, l'uomo ha necessità di impiegare sempre due polarità, un + e un -; è con lo steso principio che si crea l'elettricità: un polo positivo e uno negativo, producendo attrito, generano "corrente elettrica".
Generare un figlio ha la medesima peculiarità: una donna e un uomo, attraverso l'espressione della propria sessualità e del proprio eros, producono attrito e hanno la sorprendente possibilità di creare un altro essere umano.
Ogni cosa che prende forma su questo pianeta, si sviluppa attraverso questo processo elettromagnetico, quale manifestazione di "opere" derivanti da due energie opposte ma complementari.
L'opera, come cita il dizionario etimologico, è "il risultato di un'attività genericamente intesa o di una specifica azione" e "azione umana moralmente rilevante".
E' dunque importante che il "Pensiero senza Azione e Sapienza è nullo" e l'assunto di questa equazione è dato dal fatto che "L'essere umano immagina come pensa; pensa come sente e sente come desidera: da questo si deduce che il buon pensiero nasce da buone idee e buoni sentimenti".
In sintesi, si definisce che "il pensiero disegna un'idea-forma, un'immagine mentale.
Questa, a sua volta, sprona l'uomo all'azione, che origina l'abitudine.
Ogni azione ripetuta forma il carattere; il carattere è 'il Padre della Volontà'".
Il modo di dire che spesso sentiamo: "Volere è Potere", significa che tutto quello che passa dal nostro cervello, che può essere paragonato ad un utero dove le idee prendono forma, si manifesta con una specifica volontà, attraverso l'azione dell'emozione e dei sentimenti, per originare il potere di creare.
Ecco che allora, la suddetta immagine mentale, mi riporta al Mago del quale ho menzionato le capacità, che in sintesi si possono riassumere con tre importanti parole: PENSIERO, EMOZIONE E FORZA.
Questi funzionano come dei motori che sapientemente sincronizzati, o per così dire "accesi",provocheranno la "nascita" delle idee, che avranno un corpo nella materia, rappresentando le creazioni del Mago o dell'Iniziato.
Esistono, nel corpo dell'uomo, delle sedi fisiche, di questi motori o fuochi.
Sono: la Mente (PHILOS), il Cuore (AGAPE) e il Sesso (EROS).
Vengono considerati "fuochi", perché la loro manifestazione è generata dall'AMORE.
Ma come fa un iniziato a dare corpo alle sue idee, nella materia?
L'azione ripetuta di un procedimento alchemico, che coinvolge il suo stato"emozionale" (nella stessa parola Emozione si può estrapolare che è il Sangue-emo ad agire-azione, in tutto il corpo), veicola una precisa volontà, che attraverso il fiato emesso dalla gola, si espande nello spazio e imprime delle specifiche caratteristiche a ciò che vuole creare.
Così la parola, diventa VERBO.
La nostra grammatica definisce in "verbo" un'azione (agère). Un fare (creare attraverso l'impiego delle mani).
Colui che reiterando determinate azioni alchemiche, riesce a creare attraverso il suo VERBO, diventa Maestro di se stesso, perché sarà Maestro della sua Anima, poiché è da questa che scaturisce la forza che ha un immenso potere sulla materia.
Questo processo alchemico è l'acceleratore di uno sviluppo che normalmente avviene nel corso di generazioni.
La parte animica (le emozioni, i liquidi del corpo), dove è la sorgente di una corrente di energia, viene purificata e liberata, sale fino al "cielo" potenziando tutto l'essere, per comprendere il mondo delle cause.
L'uomo diventa Maestro di se stesso, sarà dunque libero dal vincolo del processo CAUSA-EFFETTO, perché come il Matto dei TAROCCHI, avrà compiuto un percorso che lo manterrà al centro dei condizionamenti umani e delle forze causate dagli effetti, in perfetta armonia ed equilibrio con le leggi della Natura.
RIFLESSIONI SU PENSIERI, PAROLE E OPERE
Nella filosofia si è sempre dato molto peso al concetto di pensiero, citando Cartesio: "Cogito ergo sum": l'uomo si definisce attraverso il pensiero.
Con esso, infatti, crea, modifica la realtà di questo Quaternario, la Terra.
Tutto quello che tocchiamo, che abbiamo a disposizione non è altro che pensiero coagulato.
Anche nel linguaggio popolare si sente molto spesso l'aforisma "Volere è Potere"; quest'aforisma ci da un chiaro indizio sul fatto che tutto quello che viene pensato si manifesta attraverso una specifica volontà al fine di creare.
Ci sono anche delle scoperte scientifiche che confermano quest'aforisma: si è studiato, ad esempio, che lanciando degli elettroni su una scanalatura questi si assesteranno su una linea diritta come se fossero particelle; se invece si lanciano degli elettroni su due scanalature, si ottiene un modello di interferenza, cioè più linee dritte intervallate da zone d'ombra, tipico delle onde.
Questo risultato non convinceva i fisici, i quali ripeterono l'esperimento con le due scanalature, ponendo un osservatore.
Il risultato li sconvolse perché gli elettroni osservati si comportavano ora come particelle e non come onde, andando a formare due linee dritte e non un modello di interferenza.
La volontà dell'osservatore quindi modificava il comportamento della materia.
Se questo comportamento vale per gli elettroni, vale anche per tutta la materia composta da essi.
La volontà incide sul comportamento e sulla creazione.
Il lavoro sulla volontà acquista, quindi, grandissima importanza perché condiziona la natura degli eventi presenti e futuri.
L'uomo diviene una sorta di mago in quanto usa la sua immaginazione (dal latino imago=mago) per formulare quei pensieri che lo portano ad arrivare alle idee, che a loro volta divengono materia.
Un vero iniziato deve, quindi, imparare a controllare e ad equilibrare il rapporto tra pensiero, parola, azione e quindi creazione, per non influire negativamente sulla materia con la sua volontà.
Infatti, il pensiero è la parte più inferiore dell'uomo, la parola è l'idea che fuoriesce e l'azione è l'esteriorità.
Controllandole, quindi, tutte e tre si riesce a controllare tutta la realtà, nonché l'elevazione di se stessi, raggiungibile grazie alla coerenza.
Il pensiero non solo crea autonomamente, ma molto spesso sfrutta un suo derivato: la parola (dal latino parabola- similitudo quindi esempio).
Le parole non sono altro che l'espressione armonica che dall'idea immanifesta prende forma in pensiero e fuoriesce.
Esse hanno un potere straordinario: possono uccidere e far rivivere una persona; l'attenzione quindi va posta sul loro vero significato.
Le parole al giorno d'oggi si sono allontanate dal loro senso e hanno perso la loro universalità.
Bisognerebbe provare a riacquistare questo significato per renderlo vero, attuale e sacro.
Un iniziato, un uomo che inizia a lavorare per divenire un futuro Maestro, deve porre particolare attenzione all'uso delle parole perché queste, nel momento in cui si realizzerà il Verbo (che contiene la parola Vir=uomo), diverranno più potenti e possibilmente distruttive.
Con la realizzazione del Verbo un Maestro smette di vivere nei mondo degli effetti per entrare in quello delle cause.
Il percorso per raggiungere questo pericolosissimo potere passa attraverso la reiterazione di varie azioni alchemiche che renderanno l'iniziato un Maestro della propria anima.
Questo procedimento passerà attraverso lo stato emozionale (Emo=Sangue + Agire=Azione) e quindi animico, veicolando una particolare volontà che, grazie alla parola, imprimerà delle specifiche
caratteristiche alla creazione.
Questa creazione sul piano in cui ci troviamo ad ora ha bisogno di impiegare due polarità e quindi due energie opposte e complementari, come più e meno o uomo e donna; il risultato di questa creazione avrà il diritto di chiamarsi "opera".
L'opera è "il risultato di un'attività genericamente intesa o di una specifica azione "oppure " un'azione umana moralmente rilevante".
Nella giovinezza è difficile agire perché non si ha il pieno controllo sui propri sogni; si è troppo pieni di concettualizzazioni che possono portare ad un blocco.
Solamente attraverso la volontà si può riuscire ad uscirne.
La volontà nel corpo umano ha una sede specifica ossia i tre fuochi di Philos (la mente), Eros (il sesso) e Agape (il cuore).
Soltanto riequilibrando questi fuochi si ha accesso alle doti del Maestro e si acquisisce il Verbo.
Espressione che molto spesso viene associata a pensieri, parole e opere è la preghiera.
Di solito la gente prega un Dio fuori di lei per avere qualcosa quando ha paura o cerca una speranza.
La preghiera è invece una sorta di applicazione del Verbo.
È come se si richiedesse alla materia un mutamento.
Se la preghiera poi ha effetto è come se con le richieste si fosse in grado di far obbedire la materia ai propri ordini..
Con l'auto convincimento ci si rende partecipi dell'atto del pregare mettendo così in azione la volontà.
Con la volontà si riesce quindi a trasformare la preghiera in opera.
Probabilmente tra i pensieri, le parole e le opere, le più facili da male interpretare sono le ultime perché: i pensieri sono solo interiorì, le parole sono facilmente spiegabili mentre le opere, essendo troppo collegate con il mondo degli effetti, si distaccano dalla vita reale.
Ciò che accomuna tutti e tré gli argomenti di oggi è il silenzio.
Il silenzio è ciò che permette una chiarezza altrimenti impossibile in tutti i campi dell'agire umano.
Soltanto attraverso il silenzio si permette l'osservazione in tempo reale di se stessi.
In sintesi, si definisce che "il pensiero disegna un'idea-forma, un'immagine mentale.
Questa, a sua volta sprona l'uomo all'azione, che origina l'abitudine.
Ogni azione ripetuta forma il carattere; il carattere è il 'Padre della Volontà'."
ISABELLA