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Ierogamos
(20/10/2009)

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«Nel nostro cielo si vedono due bei luminari.
Essi ci indicano, come ti dico, le due luci del grande cielo:
unisci questi due come una donna viene condotta al suo uomo, affinché felicemente in te possa prodursi lo stato matrimoniale.
 Il mutamento degli elementi avviene dopo di ciò, con misura e rapidamente, di modo che la forma e la natura del rotondo metta in evidenza, dolcemente, le sue forze.»

 

Ermete Trismegisto unisce col fuoco Sole e Luna

Il termine Ierogamos, dal greco “ ἱερός”, sacro, e “γάμος” matrimonio, è forse uno dei termini più criptici e magici di tutto il panorama esoterico.

E’ una parola ambigua, ma nello stesso tempo esatta: il suo reale significato si cela dietro il velo dell’Arte Alchemica.

Sebbene sulle prime potrebbe richiamare l’unione tra due persone in carne ed ossa, in realtà quest’immagine è solamente il riflesso manifesto di un lavoro lungo e laborioso operato nel segreto dell’Athanor, all’interno di quel Laboratorio Sacro e Tempio Divino che è l’Uomo: il “Germe” operativo ed operante nel seno dell’Universo.

Uroboros con farfalla: unione delle polarità e realizzazione trasmutativa

In tutto ciò non dobbiamo confondere l’Unione con l’accoppiamento, in quanto non si tratta della somma di due elementi, ma di una fusione vera e propria, dove i due Principi, uniti e fusi, non conservano più niente della propria vecchia sostanza e identità, ma la perdono e la trasmutano, “perdendosi” nell’altro, diventando Unità, manifestando il Tre. La perfezione divina.

Assistiamo, qui, ad un vero e proprio Sacrificio dell’Uno verso l’Altro, in cui ogni Principio immola se stesso nel Sacro Fuoco dell’Athanor in una sorta di vera e propria Operazione Sacra in cui l’aspetto sacerdotale dell’officiante è il cardine primario su cui ruota tutta l’Operatività.

La Tradizione parla di un’Unione tra Sole e Luna, luminari di un “Cielo” che è, solamente “luogo” celato all’occhio del profano, dove tutto, attraverso quest’Unione, prende forma e la perde.

Ma per essere ancora più precisi e giusti, alla luce di tutto ciò, dovremmo cominciare a parlare non soltanto di una semplice unione, ma di un vero e proprio Matrimonio!

Ebbene si! Si tratta proprio di un vero matrimonio, dove gli sposi, Principio maschile e Principio femminile, Principio secco e Principio umido, Luce e Tenebra, Anima e Spirito si compenetrano e si trasmutano attraverso il Fuoco Sacro chiamato “Amore”, colui che “…move il Sole e l’altre stelle!”.

"L'Amor che move il sole e l'altre stelle" - Dante Gabriele Rossetti - 1860

Non può esservi Matrimonio senza Amore - almeno lontano dalla profanità – poiché il Matrimonio stesso si fonda su di esso.

Gli “sposi” immolano se stessi sull’altare di quell’Amore che li renderà una sola cosa e indissolubilmente!

Ma quale dovrebbe essere il prodotto di questo Matrimonio Sacro?

La Cristificazione del Corpo, la spiritualizzazione di quel Corpo che, attraverso la materializzazione dello Spirito, diventerà e, soprattutto, trasfigurerà in Corpo di Luce!

A parole sembrerebbe tutto semplice e lineare, addirittura scontato. Ma non è affatto così!

Il processo alchemico è un lavoro misurato e rapido allo stesso tempo, dove il lavoro del Fuoco ha la sua centralità.

Il Fuoco va innanzitutto saputo gestire, in quanto la preparazione del “talamo nuziale” o “uovo filosofico” va praticata con attenzione, dosando, come avviene per una“covata”, temperature e tempi.

Abbiamo compreso fino a questo punto che il processo Ierogamico è un processo prima di tutto interiore, dove le polarità dell’Essere manifestato e, quindi, della Creatura stessa, si risolvono in un Terzo Principio che sarà, in seguito, manifestato all’esterno in una successiva Unione Sacra, con un secondo ente, anch’esso reduce da uno Ierogamos interiore.

Le forze magnetiche polari, durante tutto il processo operativo, “lottano” interagendo continuamente tra loro, alternando nel corpo dell’operante il flusso elettrico, da carica positiva a negativa e viceversa.

Da stato ricettivo ad intuitivo e da intuitivo a ricettivo.

La XIV lama dei Tarocchi: La Temperanza

A tale proposito è emblematica la XIV lama dei Tarocchi dove una donna mesce continuamente  ed alternativamente un “acqua” tra due anfore, una d’oro e una d’argento, quasi a rappresentare simbolicamente il flusso elettrico che si genera tra la polarità solare e quella lunare quando queste entrano in connessione.

Nello “scontro-amplesso” di queste forze magnetiche di natura psico-fisica si genera una nube elettrica “vaporosa” e spiraliforme che risveglia il Serpente di Fuoco Kundalini attraendolo dall’Infero della materia oscura che lo nasconde e lo custodisce, verso l’alto, attraverso l’albero della Vita a cui si attorciglierà, intercettando il vapore sulfureo che lo condurrà, ipnotizzato, verso il luogo di quel giardino originale al cui albero ricollocherà il “frutto”, trasformandosi nel serpente alato, dispensatore di vita e di verità!

In Questo “luogo”, stato di coscienza, il fuoco si unirà all’acqua ed entrambi si coaguleranno in un acqua lustrale, ignificata, che riposerà in “Agape”: nel plesso cardiaco, dove il Leone governa.

Si avrà così l’unione dei tre fuochi sacri: Eros (fisico), Philòs (mentale) e  Agape (animico).

Si attiverà la Croce Cosmica e il canale, Axis Mundi, tra Malkuth (il regno) e Kether (la corona), squarciando il velo del Tempio del Corpo dell’Uomo e aprendo la porta segreta dell’Ain Soph, dove dimora la Maestà Divina.

Tale processo, provocherà all’interno della volta celeste, della calotta cranica, una tempesta magnetica che genererà il “fulmine” che metterà in relazione i due lobi cerebrali, destro e sinistro, attivandoli reciprocamente e rendendoli un tutt’Uno.

In questo modo le due parti del cielo saranno nuovamente riunite e da esse, dopo il fulmine si genererà il Tuono sotto forma di Verbo.

E’ così che, allora, il Logos discenderà nel Tempio del corpo e dal “cielo” farà piovere la Shekinah divina, irrorando tutto il corpo con la Luce della Sorgente Universale.

Immagine allegorica del Matrimonio Alchemico

E’ così che il Matrimonio avrà luogo, l’acqua sarà trasformata in vino, il Cielo discenderà in Terra e la Terra salirà al Cielo, manifestando la Nuova Gerusalemme in cui regnerà il Re di Pace e di Giustizia sotto forma di Melkitzedeq.

Tutto si compirà in un attimo eterno.

La sposa giacerà, morendo, con lo sposo e, attraverso questa Morte, Re e Regina, creeranno la Nuova Vita che manifesteranno attraverso il Figlio che regnerà in eterno.

In ogni dimensione tutto ciò avrà luogo contemporaneamente, come nel grande così nel piccolo, come in alto così in basso, dividendo, coagulando e poi fissando, perché tutto si evolva secondo Giustiza e Grazia!

Ma perché tutto ciò accada, perché tutto questa meravigliosa Opera si compia è necessario che il sacerdote, operante, realizzi in sé quel famoso stato matrimoniale con ogni aspetto di se stesso, che sia esso fuori o dentro di sé.

E’ una sorta di innamoramento che è il preludio a quell’Amore che nello Ierogamos manifesterà tutta la sua Forza.

L’Innamoramento è quella forza magnetica che nasce dal riconoscimento della frequenza “prima” comune a tutte le cose, il riconoscimento della nota da cui nascono tutte le sinfonie, del numero da dove hanno origine  tutti i teoremi, dall’atomo divino da cui ha preso forma il nostro corpo nei novi mesi di formazione nel ventre materno.

L’innamoramento è la presa di coscienza di essere uniti indissolubilmente a tutta la manifestazione e che dietro di essa non vi sia altro che un'unica origine a cui tutto obbedisce.

Innamorarsi è credere ciecamente che il Fuoco che ci trasformerà sia il vero e solo fuoco che non distrugge, ma che arde amorevolmente, alimentando la vita che attraversa continuamente il nostro corpo.

Fuoco naturale e Fuoco dei filosofi (tratta dal frontespizio di una raccolta di opere di Raimondo Lullo)-"Il “fuoco dei filosofi”, promana dallo Spirito Santo e si riflette sul cuore della Vergine Maria, generando il Cristo".

Innamorarsi è sentirsi parte di un progetto che ci rende partecipi e attivi nel suo dispiegarsi e che trova nell’armonia, nella bellezza, nella grazia e nell’equilibrio, agendo nel silenzio, la Forza inarrestabile della sua realizzazione!

Cosa c’è di più bello al mondo di un’unione sacra fondata sull’Amore?

Cosa c’è di più forte dell’Amore? La Sacralizzazione di quest’Amore stesso!

Cosa significa sacralizzare?

Significa proiettare tutto ciò che tende verso il basso, verso l’alto, sovvertendo le forze magnetiche “metalliche”, capovolgendone la polarità, asservendole al progetto divino, passando dall’individualità egoica a quella dell’Essere Uno-Universale.

Immagine simbolica delle Nozze Chimiche

Di fronte a tutto ciò è chiaro che lo Ierogamos non può ridursi ad una semplice atto sessuale.

Utilizzare la Forza del Serpente non significa, automaticamente, creare sul piano sottile i presupposti per un’operazione magica.

Lo Ierogamos “esteriore” non può prescindere da quello “interiore”.

Il matrimonio di coppia non può prescindere da quello individuale.

La massima espressione di tutto ciò è quando due entità sacerdotali, maschile e femminile, uniscono sacralmente i propri fluidi “rettificati”, e cioè, battezzati nella propria acqua lustrale, attraverso il processo d’ignificazione sopra citato.

Soltanto in questo modo potremo assistere ad una vera e propria operazione magica in cui il “Due” di ogni sacerdote diventerà “Uno” per poi realizzare, nell’unione di coppia, il “Tre”. E non a caso l’iconografia sacra rappresenta il Cristo assiso sul trono con la mano destra indicante proprio il numero”Tre”.

Alla base di tutto questo vi è quindi un lunghissimo lavoro di preparazione in cui ogni “attore” di questa magica operazione lavora il proprio “materiale” rendendolo il più possibile libero da “impurità”.

Cristo Re indica il "tre" con la mano destra.

“Impurità” intese tali, non sotto l’aspetto morale, ma sotto quello fisico-operativo.

E’ noto a tutti, infatti, che il miglior conduttore di elettricità è appunto l’oro, in quanto è il metallo più libero di scorie, elementi che in genere disturbano il libero flusso dell’energia, portandola alla dispersione.

Si tratta, quindi di un lavoro estremamente pratico, in cui il fine primario è quello di  rendere i canali di trasmissione più idonei possibili ad accogliere lo scambio energetico che porterà tutto il sistema fisico ad un salto vibrazionale .

Il tutto avverrà in un momento che durerà un attimo eterno e che permetterà alla materia di vibrare ad una frequenza così elevata da “accordarsi” sull’onda di quella Forza “Universale” chiamata: Amore Cosmico, da cui tutto procede e a cui Tutto ritorna.

L’apertura di questo “Stargate” permetterà, così, la connessione alla Coscienza Cosmica e all’intervento sul piano demiurgico  per la realizzazione del Progetto Cristico.

La Shekinah attraverserà la Porta del Guardiano e inonderà come un nuovo Diluvio la Terra, resa nuovamente Vergine dal lavoro sacerdotale, e in essa instillerà il seme di Vita Eterna che porterà ad una nuova “germinazione”, annunciando la nascita di un nuovo Sole che dall’interno del microcosmo irradierà in tutto il Macrocosmo.

Solo così, attraverso continue operazioni Ierogamiche, l’Essere Umano potrà diventare realmente strumento di realizzazione Cosmica, agendo dove la Natura non può procedere oltre, autonomamente, instillando nel perfetto teorema della creazione il “germe” che, alterandone l’equilibrio, ne attiverà il processo trasmutativo.

Sarà così, allora, che potremo riconoscerci realmente come figli di Dio poiché saremo diventati realmente dei “creatori”.

Avremo attivato la particella divina racchiusa nel seme della Vita e con essa inseminato ogni nostro atto, manifestando attraverso di questo il Potere dell’Amore Eterno.

 

 
ELEAZAR

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