Introduzione
Questa storia è realmente accaduta e come testimonianza ci sono
persone che parteciparono a questo evento, e ad ulteriore conferma, ci
sono anche le registrazioni di quattro appuntamenti cosmici che vissi
come protagonista principale.
A cavallo tra l’anno 1988 e l’inizio del 1989, partecipai ad un programma
di RAI 3 chiamato Philò, trasmesso in diretta dalle falde del vulcano Etna,
in Sicilia, insieme al conosciuto contattista Eugenio Siragusa. In
quell’occasione intonai un “mantram” cosmico come richiamo per un
contatto con i fratelli dello spazio.
Alcuni giorni dopo ricevetti una telefonata dalla signora Lorella di
Fiumicino, la quale dopo aver visto il programma mi invitava a casa sua
per parlare al suo gruppo di studio, delle mie esperienze vissute in Erks,
città misteriosa simile a El Dorado che si trova nei piani dimensionali in
Argentina.
Accettai volentieri l’invito, e accompagnato da alcuni amici, anche loro
interessati all’argomento, ci recammo a casa della signora Lorella.
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Kuthuma in contatto con Onetro |
Prima parte
Era di domenica, il clima era freddo ma il sole splendeva alto, e la
giornata si presentava promettente.
Arrivati all’appuntamento insieme alla
signora Lorella vi erano una quindicina di persone ad aspettarci, facenti
parte del suo gruppo di studio. L’incontro fu fraterno e accogliente. Parlai
loro delle mie esperienze di “contatto” in un posto “magico” chiamato
Valle della Luna o Los Terrones dove si trova una montagna sacra
chiamata Uritorco che in lingua india significa “montagna dei pappagalli.”
La località si chiama Capilla del Monte e si trova nel centro della
provincia di Cordova in Argentina.
Alcuni anni prima, guidato da un maestro di nome Angel Kristos, detto
Sarhuma, in quel luogo vissi un incontro cosmico con la “Gerarchia
Spirituale della Luce” dove questi “soli notturni” si palesavano danzando
nei cieli stellati, e con la loro energia e luce illuminavano l’intera valle e il
nostro intelletto.
Tutti i presenti seguirono affascinati il mio racconto che
confermai mostrando loro delle bellissime fotografie. Nel frattempo una
signora del gruppo, la quale si era messa in disparte ed era tutta presa a
scrivere, ci interruppe per dirci che aveva ricevuto un messaggio
telepatico dalla Gerarchia; il messaggio, con grande sorpresa di tutti, ci
invitava ad accendere la radio ricetrasmittente, sintonizzandoci su una
certa frequenza che avrebbe reso possibile la comunicazione con noi.
(Devo chiarire a questo punto che Giovanni, il marito di Lorella, era un
radio amatore e disponeva al piano superiore di casa di una stazione radio
abbastanza potente.)
La cosa si prospettava interessante e tutti fremevano aspettando l’ora
segnalataci. Cosi pranzammo in allegria, parlando sempre dell’argomento
e prima dell’ora prestabilita salimmo al piano superiore. Tutti si sedettero
attorno nella sala radio, ma io, ed una coppia di miei amici restammo in
piedi, mentre Giovanni cercava di sintonizzarsi sulla frequenza indicata.
Allora, per creare un atmosfera sacra ed elevare la frequenza vibrazionale
dei fratelli, intonammo lo stesso mantram di richiamo che cantai nel
programma Philò e, mentre il coro di voci s’elevava, una voce rauca
crepitò nell’aria in mezzo a scariche e suoni provocati dal movimento
dell’ago sulle frequenze.
Trascrizione del 1° Messaggio del 6 nov.1988
“Stazione mobile avvisante chiama la Terra, Onetro è il mio nome, c’è qualche stazione terrestre in
ascolto?”
All’udire quella voce Giovanni in preda ad una grande emozione mi
consegna il microfono dicendomi:”
Rispondigli tu”. Così, anch’io
emozionato, risposi presentandomi con il mio nome iniziatico datomi da
Sarhuma nelle pre-Ande in Argentina.
“Si! -rispondo- qui parla il sacerdote Kuthuma di
Erks direttamente da Roma. Vorrebbe un contatto
con voi per porvi qualche domanda".
Onetro: “Attenzione mi sembra di aver ascoltato una stazione
di Roma. Ripetere prego, qui Onetro”.
Kuthuma: “Qui parla il sacerdote Kuthuma di Erks , Argentina,
ma direttamente dalla città di Roma”.
Onetro: “Si, ascolto la città di Roma!”
Kuthuma: “Bene! Noi non abbiamo ben capito, la vostra
stazione da quale pianeta proviene?”
Onetro: “La mia Terra d’origine è a due anni luce dalla
vostra Terra, il mio nome Onetro e la mia nave si
chiama Orteno. C’è qualcuno che mi ascolta? Ho
sentito che mi hanno risposto da Roma. Qualche
domanda? Comunque ho una comunicazione da
fare”.
Kuthuma: “Fratello Onetro noi ti ascoltiamo bene e forte, se hai
una comunicazione da fare, noi ti stiamo ascoltando.
Vai avanti prego…”.
Onetro: “Faccio molta difficoltà ad ascoltarvi. Sento molte
stazioni che chiamano Onetro, per favore un attimo,
ho una comunicazione da Roma.. qui Onetro che
chiama c’è qualcuno in ascolto?”
Kuthuma: “Si, siamo in ascolto da Roma tanti fratelli siamo in
ascolto da Roma, passo..”
Onetro: “Il mio nome è Onetro, vengo dalla 7° galassia.
Popolo della Terra attenzione alle radiazioni!
Attenzione alle radiazioni!”
(La trasmissione era nel frattempo disturbata e non comprendendo
immediatamente, era impossibile creare un dialogo. Per questo motivo
alcune frasi sono ripetitive).
Kuthuma: “Onetro parla che siamo in ascolto., dai questo
messaggio alla Terra, noi siamo in ascolto. Passo..”
Onetro: “Ho capito che siete in ascolto io purtroppo non
posso più comunicare, chiamate domenica prossima
alla stessa ora vostra sulla stessa frequenza, io
cercherò di contattarvi, non posso più rimanere.“Attenzione alle radiazioni! Attenzione alle radiazioni! Attenzione alla guerra! Attenzione all’ozono!”
Kuthuma: “Puoi ripetere per favore”.
Onetro: “Attenzione alle radiazioni! Attenzione all’ozono, fate attenzione alla guerra! Attenzione alla guerra! Io vi saluto, non posso più comunicare, fino a
domenica prossima. Attenzione alla guerra! Popolo
di Roma, mi senti?”
Kuthuma: “ Roma ti sente, Roma ti ascolta”.
Il messaggio poi diventa incomprensibile e in alcuni punti più chiari si
odono parole in una lingua sconosciuta, forse si tratta della lingua Irdim.
Poi.. il silenzio.
Onetro: “Io uosh fratello assaied.
Semi iato ardad di french.
Su cam fan faran invaied.
Primo rosa falda assaied.
Cabirada andadad french."
Per concludere ringraziai Onetro, e dissi al microfono che una
caratteristica di noi umani era il dubbio, e se era possibile darci qualche
segnale dal cielo, noi tutti saremmo usciti sul terrazzo ad attendere..
Infatti non si fece aspettare, e per ben tre volte una scia luminosa squarciò
il cielo segnando una forma di croce, lasciandoci tutti a bocca aperta per
lo stupore e la grande emozione. Tutti ci abbracciavamo felici, alcuni
piangevano, altri ridevano. Sembravamo dei bambini e quella domenica
sperimentammo cosa era veramente la felicità a prescindere dalla serietà
delle parole e del consiglio di questo fratello stellare di nome Onetro! E
che Dio lo benedica!
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Kuthuma alla radio in compagnia delle contattiste |
Seconda Parte
I giorni, dopo quella bellissima esperienza, sembravano non passare mai,
perché tutti aspettavamo impazienti l’arrivo della domenica. In quella
settimana le nostre linee telefoniche erano roventi poiché lo shock
emozionale era stato forte, e così non si faceva altro che parlare
dell’accaduto.
Finalmente arrivò quella domenica e tutti ci ritrovammo nuovamente da
Lorella, e ricordo che non fui molto felice nel vedere che c’erano alcune
facce nuove, e mi venne in mente che Onetro non si sarebbe fatto vivo, e
così fu. Quella domenica non si riuscì a stabilire un contatto con lui.
Così
parlai con Lorella e gli altri dicendogli di non invitare altre persone per il
momento, perché conveniva essere sempre gli stessi. Così passarono altre
domeniche senza che nulla accadesse e le persone soltanto curiose
sparirono stanche e deluse, e rimanemmo più o meno gli stessi del gruppo
iniziale, e finalmente la domenica 15 gennaio 1989 riuscimmo nuovamente
a stabilire un contatto con il fratello Onetro, e insieme a lui vi era un altro
fratello che si faceva chiamare Nessuno!
Trascrizione del 2° Messaggio-15 gennaio 1989
Kuthuma: “Onetro, Onetro, Onetro, qui Roma che ti chiama! Onetro rispondete!"
Nessuno: “Ascolti Onetro?”
Kuthuma: “Fratello Onetro, Roma è in ascolto, manda il tuo
messaggio”.
Onetro: “Attenzione Nessuno, attenzione sacerdote
Kuthuma in ascolto. Io vi ascolto”.
Kuthuma: “Fratello Onetro noi ti stiamo ascoltando, sono
molte settimane che veniamo qui per cercare di
parlare con te manda i messaggi che vuoi noi ti
ascoltiamo. Passo..”
Nessuno: “Attenzione sacerdote Kuthuma, il mio pianeta è…
non posso più restare.. non ho avuto il diritto..
sacerdote Kuthuma.. dalla stazione.. Nessuno..”
Kuthuma: “Fratello Onetro non ti ascoltiamo parla più forte,
Roma è in ascolto..”
Onetro: “Sacerdote Kuthuma…ho il comando adesso.
Fratelli tutti .. attenzione al fuoco!”
Nessuno: “Sacerdote Kuthuma mi ascolti?”
Onetro: “Attenzione sacerdote Kuthuma ti sto avvisando
telepaticamente. Tu senti Onetro dalla 3a Galassia?”
Kuthuma: “ Si, noi aspettiamo il tuo messaggio, parla, lo
stiamo registrando. Sii chiaro ti prego.”
Onetro: “Iddio, la benedizione si è fatta e Lui comunica le
tue sacerdotesse; sacerdote Kuthuma ti incontrasti con uno
di noi lui è con me. Ricordi? L’altro anno al tuo
negozio quando c’era la luna ed eri solo”.
Kuthuma: “Fratello Onetro la linea è molto disturbata noi
facciamo molto sforzo per riuscire a capirti.
Ti prego fai qualcosa”.
Onetro: “Sacerdote Kuthuma io entro nella 3° galassia. Il tuo
contatto con me è dovuto alla forza radionica delle
tue due sacerdotesse che ti sono accanto.
Sacerdote Kuthuma mi ascolti?”
Kuthuma: “Si fratello stiamo registrando. Passo.”
Onetro: “Attenzione Nessuno abbiamo della comune assenza
di trasmissione dalla nostra portante. Nessuno ha
visto la mia unica la tua riservatezza? Nessuno mi
senti?”
Nessuno: “Sacerdote Kuthuma per te annullata la forza e addirittura
sto avvisando una nave Aserapi, potrà salpare se la
sabbia ricade per tutti voi.
Per il nostro contatto sono dovuto andare addirittura
vicino ad una vostra stazione quassù.
Sacerdote Kuthuma ricordati di una nave. Ritorni alle tue
aerofile nello spazio. Torna il tuo sondaggio unico
altri dì per mia emissiva elencati. Il punto dell’inizio
era il fiore. Il punto. Il posto, long.50° long.sud. 70°
gradi 0 primi 0 secondi latitudine nord. Dove il sole
sorge di maggio ci sarà un nostro incontro,
c’incontreremo.”.
Kuthuma: “Fratello Onetro ripetilo per favore cosi
controlliamo le coordinate se sono esatte.”
Nessuno: “Là dentro vediamo adesso le tue sacerdotesse.
Rimani accanto. Quando il sole sarà alto a maggio il
nostro incontro avverrà in un altro emisfero. Il
nostro impegno avrà luogo con il sole sul fondo."
Kuthuma: “ Fratello Onetro se abbiamo ben capito tu ti riferisci
alla zona dell’Argentina che è ad emisfero sud. Puoi ripetere ci puoi
dire in quale data e dove..”
Dopo una lunga pausa si sente chiaramente una voce dire ASTHAR
SHERAN.
Segue poi il saluto di Kuthuma e il ringraziamento a nome di tutti i
fratelli.
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Un esempio di radio ad onde corte |
Terza Parte
Arrivati a questo punto devo chiarire che le persone che partecipavano
all’incontro domenicale con il fratello Onetro, non erano “iniziati” e tanto
meno sotto la direzione di Kuthuma, di conseguenza eccetto i miei amici,
tutti gli altri seguivano gli insegnamenti della signora Lorella, anche
perché il fenomeno aveva avuto luogo in casa sua, e il gestore della radio
era Giovanni, il marito, così l’ultima parola era la sua e io non potevo fare
nulla.
Accadde allora che alla fine della comunicazione del 2° messaggio da
parte di Onetro, avvicinandosi Lorella mi disse: “ La prossima domenica
non ci saremo, abbiamo un impegno, mi dispiace perché non ci potremo
vedere.”
“ Non ti preoccupare” risposi senza fare commenti.
Al momento non intuii che c’era qualcosa che covava nell’animo di
Lorella, perché le parole di Onetro che accennava a due sacerdotesse,
colpirono come un macigno il suo ego, così ci scaricò con l’intenzione di
ascoltare in viva voce Onetro che diceva: "Sì! Sei tu la più grande
sacerdotessa dell’universo..!" E noi quella domenica eravamo di troppo.
Il tema della settimana che seguì fu il futuro incontro di persona con
Onetro e soprattutto del personaggio che inviò al mio negozio.
".. quando
c’era la luna ed eri solo.. ricordi?" mi disse.
Non vi dico lo sforzo che feci
per risalire al misterioso visitatore ma infine riuscii.
Infatti – mi ricordai –
che era sera e mi accingevo a chiudere la mia bottega, quando un bel
signore vestito di scuro si fermò ad osservare i miei lavori esposti in
vetrina, e visto che si soffermava lo invitai ad entrare come faccio di solito
quando un cliente dimostra interesse. Entrando mi salutò e guardando il
mio tavolo da lavoro vide delle equazioni matematiche quindi mi chiese
che stavo facendo.
“Nulla di straordinario – risposi- sto tentando di calcolare le misure della
piramide di Cheope per realizzarla in cartone.”
“Posso?” mi chiese. Gli accennai di sì.. prese la matita e scarabocchiò
alcuni numeri dicendo: “E’ così.” E poiché lo guardavo incuriosito mi
disse: “Sono un ingegnere”.
Lo ringraziai sorridendo. Ricordo di aver
parlato con lui, non so per quanto, mi fece delle domande su di me e sulla
mia attività artistica. Infine mi salutò e andò via. Presi l’appunto sulle
misure della piramide lo ripiegai e lo misi in tasca.
Dopo la comunicazione con Onetro compresi quindi quale fosse la visita
ricevuta e mi ricordai dell’appunto datomi, ma aimè non l’avevo più.
Era
l’unica prova tangibile di quella visita.
Che cosa era successo? Una
domenica prima del 2° incontro recandomi a casa dei miei amici incontrai
il fratello minore del mio amico, il quale mi domandò se per caso sapevo
le misure della piramide di Cheope.
Si, gli risposi, e gli diedi l’appunto
che rappresentava l’importante testimonianza di quella presenza, ma della
quale -in quel momento- ignoravo il grande valore simbolico. Quando
ricomposi tutta la faccenda mi affrettai a chiedere la restituzione
dell’appunto, ma purtroppo mi fu detto che era andato smarrito.
C’era un'altra frase che m’incuriosiva moltissimo: “Ritorni alle tua
aerofile nello spazio..” e ancora un'altra “ ..sto avvisando una nave,
Aserapi potrà salpare se la sabbia ricade per tutti voi..”
In quanto alle aerofile i miei amici prendendomi in giro dicevano che
avevo delle pirofile nello spazio che mi aspettavano… però realmente non
abbiamo avuto risposte concrete, e il tutto rimane senza risposta.. anche se
un pizzico d’ illusione ancora brucia sotto la cenere.
Quella domenica, datosi che non c’era l’incontro con Onetro, i miei amici
m’invitarono a pranzo a casa loro.
Chiaramente anche mentre si pranzava
il tema era sempre Onetro, soprattutto per il fatto di aver creato un ponte
tra la terra e il cielo, essendo questo un fatto veramente unico nel suo
genere che ci regalava una bellissima sensazione d’universalità!
Stavamo infine mangiando il dolce, quando arrivò una telefonata da parte
del figlio della signora Lorella, il quale un po’ alterato disse: “Venite
subito, Onetro sta comunicando e chiede di Kuthuma!”
Lasciammo il dolce a metà e in tutta fretta balzammo in macchina e
partimmo a razzo verso Fiumicino. Il fatto che fosse il fratello Onetro a
chiamarci ci fece coprire la distanza in pochissimo tempo, e arrivati alla
villa sulla porta trovammo il ragazzo il quale disse, testuali parole:
“ Venite subito che Onetro è incazzato!”
Entrando nella sala radio trovammo al microfono un signore che
simpaticamente chiamavamo Cappelletto, per il fatto che indossava
sempre un cappelletto per coprirsi la testa pelata, e come vedrete al 3°
messaggio, c’era stato uno strano dialogo tra costui e Onetro. Kuthuma
assolutamente non l’aveva autorizzato a parlare in nome suo, e indovinate
quale domanda gli porgevano?
Voleva sapere, incalzato da Lorella, chi
erano le “sacerdotesse” alle quali Onetro si riferiva.
Questa banale domanda, ma che cela troppe umane riflessioni, fu il motivo
per il quale fummo scaricati.
In assenza di Kuthuma queste persone scatenarono l’ira di Onetro, e solo
quando videro che la cosa gli stava ormai sfuggendo di mano chiamarono
Kuthuma.
Trascrizione del 3° messaggio del 19\02\89
Comunicazione di Onetro e Nessuno
Onetro: “… voi non siete uniti e non credete. Il merito di
questi contatti etionici è collegato… di tutti
all’ascolto. Sacerdote Kuthuma mi ascolti?”
-come accennato prima, io non c’ero, cosi risponde Cappelletto: “fratello Onetro il sacerdote. Kuthuma non è qui, io sono
un fratello parlo a nome suo.”
-quest’ultima affermazione era falsa.
Onetro : “dovete essere più uniti, non ho sempre la possibilità
di contattarvi. Comunque ricordate il 20 agosto.
Cancella il 20 maggio dalla mente. Dovete essere
più uniti, il merito di questi contatti proviene
dalle… sacerdotesse che tu hai accanto.”
A questo punto Cappelletto sbaglia facendo delle domande sciocche, e
dando inizio alla stupidità umana.
Cappelletto: “ Sacerdote… Onetro chi sono le due sacerdotesse?
Lorella e l’altra chi è?”
Onetro: “Le tue sacerdotesse?”
Cappelletto: “Non ho capito, fratello, non ho capito.”
Onetro: “Lo devi sapere tu… una ce l’hai accanto anche fino
a questo momento.”
Cappelletto: “Adesso sono tre le sacerdotesse, una è più
giovane.”
Onetro: “Io non capisco che cosa mi state chiedendo, vuoi
forse offendere il nostro contatto?”
Dopo quasi vent’anni rileggendo queste domande idiote sento una sorta di
vergogna, perché in quel momento rappresentavamo un campione
dell’umanità.
Cappelletto: “Perdonaci Onetro, hai ragione scusaci tanto. Parla
tu, noi siamo in ascolto. “
Onetro: “Avete toccato la mia suscettibilità. Ricordati il 20
agosto. Cancella dalla mente il 20 maggio.”
Cappelletto: “Chiediamo perdono per aver leso la tua
suscettibilità, e ne siamo molto dolenti. Cercheremo
in futuro di essere più credenti.”
Nessuno: “Fratello, basta…”
Cappelletto: “Fratello Onetro, non ti sentiamo più cerchiamo di
essere più uniti in futuro."
Onetro: “Iom ash astardom assai siamato ardato ifroit si
siccham fram arvan ingondut”.
Cappelletto: “Parli, Onetro una lingua che noi non
comprendiamo. Ripeti per favore nella nostra lingua,
se vuoi."
Onetro: “I contatti fatti in questa maniera, senza fede, sono
facilmente senza senso. Io vi contatterò solo quando
ci sarà il sacerdote Kuthuma.
Altrimenti io non parlerò più con voi. La
sacerdotessa che hai accanto riesce medianicamente
e telepaticamente a contattare con noi."
Kuthuma: “Fratello Onetro qui sacerdote Kuthuma sono arrivato in
questo momento parla stiamo registrando."
Onetro: “Io non più nulla da dire. Comunque l’incredulità
porta alla suscettibilità voi non considerate il modo
di pensare degli altri esseri perché siete stolti e
ignoranti. Primo rosa folda varfan cabirada audodo
crai sempiti samcramo valdan findami boprepaiti. Io
non più possibilità di parlare con voi almeno in
questo momento. Ricordatevi il 20 agosto."
Kuthuma: “Fratello Onetro abbiamo capito cercheremo di stare
più uniti e rafforzare le nostre coscienze. Passo.”
Onetro: “Siate più uniti, meno increduli e seguite gli
insegnamenti….”
Kuthuma: “Abbiamo capito. Adesso ci stiamo preparando per
andare in maggio all’altro emisfero.”
Onetro: “Io vi considero dei fratelli. Ripeto la data. Il 20
agosto, non il 20 maggio, il 20 agosto.”
Kuthuma: “Abbiamo capito fratello grazie.”
Onetro: “… potervi contattare fisicamente.”
Kuthuma: “Dove nello stesso posto o qui in Italia?”
Onetro: “Nello stesso posto.”
Kuthuma: “Va bene vi prego di perdonare i nostri dubbi umani.
Faremo il possibile per migliorare. Passo.”
Nessuno: “Sacerdote Kuthuma abbi fede! Il 20 agosto. Ricordati
l’ARPA. Ricordatevi l’ARPA."
A questo punto continua il dialogo con Nessuno perché la ricezione
non era chiara , quindi passo alla conclusione del 3°
messaggio.
Nessuno: “Cercate l’ARPA. Non ho più possibilità di
comunicare con voi. Ci risentiremo presto. L’ARPA.
Ricordatevi. Ricordatevi il 20 agosto. Addio!”
Kuthuma: “Fratello Onetro vogliamo sapere chi deve venire.
Tutti noi?”
Nessuno: “ Tutti coloro che vogliono la saggezza!”
Arrivati a questo punto ringraziai i fratelli Onetro e Nessuno e li
salutai a nome di tutti.
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La locandina del film "Contact", un esempio di contatto radio con entità aliene. |
Quarta Parte
Dopo questo terzo incontro, per la batosta ricevuta ci siamo sentiti
dei vermi, anche se la causa scatenante non fui io,nemmeno i miei
amici.
Poiché ero colui che parlava al microfono, in prima persona, loro
devono aver pensato che avevo una certa autorità sugli altri ma non
era
così.
Ad ogni modo ricadde su di me la responsabilità di tutti e
questo non era accettabile, comunque…
Mi consolai cercando sulla mappa dell’Argentina il posto
dell’appuntamento. Le coordinate corrispondevano alla Patagonia,
vicino alla città di
Santa Cruz, ma in quella località non c’era nulla.
Chiamai per
telefono il maestro Angel Kristos, ed anche un mio amico giornalista
e finalmente
dopo qualche tempo ricevetti la conferma.
Quella località in un
posto sperduto figurava in una mappa militare. Mi dissero che ad una
mia
richiesta avrebbero preparato una spedizione per recarci
all’appuntamento, e che non vi era alcun problema. Tuttavia la
batosta più grande non
era ancora arrivata.
Ci recammo al 4° contatto via radio con il nostro
amico della 7 a galassia colmi di speranza, senza intuire che sarebbe
anche stata l’ultimo.
In quell’occasione c’erano delle persone strane; mariti, mogli, nonni.
Incluso una coppietta di fidanzatini il cui unico interesse era farsi
delle
coccole e che non avevano alcun interesse nelle nostre “sacre”
faccende, cosi…
Trascrizione del 4° messaggio - 5 marzo 1989
Onetro: “Kuthuma, Kuthuma, ascolti Onetro?”
Kuthuma: “Fratello Onetro qui sacerdote Kuthuma siamo in ascolto,
parla.”
Onetro: “Kuthuma si, ti ascolto anch’io. Questa sera si
doveva fare un rimprovero. Mi stai ascoltando?”
Kuthuma: “Stiamo registrando il tuo messaggio, parla..”
Onetro: “Voi non avete fede, questa sera vi sono troppi
elementi curiosi e tu Kuthuma non sei abbastanza
preparato per il nostro contatto. Non siete uniti,
troppi soggetti curiosi. Voi dovete lavorare. Il nostro
appuntamento di conseguenza è rimandato a tempi
migliori.
La presenza di molti estranei. Dimmi Kuthuma è una
mia impressione o è la verità ?”
Kuthuma: “Fratello hai ragione”
Onetro: “Tu non hai abbastanza fede, logico quello che
reputo folle è in voi, dovete perdurare non siete
uniti come lo eravate inizialmente, di conseguenza il
nostro rendezvous è rimandato a tempi migliori.
Kuthuma ti perdono. Ricordati il nostro contatto lo
dobbiamo alle tue sacerdotesse che tu hai scelto e
che ti sono al lato".
Kuthuma: “Fratello Onetro l’ultima parte a causa dei disturbi
non abbiamo capito niente".
Onetro: “……esaudibile…più di mille galassie?....vi
accontentate di 5.000.000 di anni luce? Per voi le
distanze sono solo inestimabili. Siete presuntuosi…
e ancora crederete di unirvi. Voi….. Kuthuma stai
registrando il mio messaggio?”
Kuthuma: “Si, fratello ho registrato.”
Onetro: “Allora meditate e pensate, abbiate fede. Siate uniti.
Usate la logica terrestre e andate in pace. Io mi farò
riascoltare tra qualche tempo. Meditate e siate uniti
meno curiosi. Ti saluto Kuthuma!”
Kuthuma: “Fratello ti saluto anch’io e tutti i fratelli qui
presenti. Ti abbracciamo e non vediamo l’ora di
riascoltarti e faremo il possibile per meritarlo.
Passo.”
Onetro: “Grazie. Allora! Io mi farò risentire. Meditate su
tutto ciò che ho detto. Andate in pace".
Kuthuma: “Grazie anche voi andate in pace e che Dio vi
benedica voi e noi. Passo e chiudo!”
Quando finì il quarto e ultimo messaggio tristezza e rabbia calarono
su Kuthuma e i suoi amici che scesero in giardino e piansero mentre
gli altri,
compresa Lorella, scaricavano la colpa su Kuthuma. I loro commenti
finali sono stati involontariamente registrati sulla coda dell’ultima
registrazione lasciata aperta.
In ogni caso quella esperienza divenne un sano propellente per
iniziare un serio e metodico lavoro su sé stessi, così si formò un
gruppetto di
fratelli interessati all’argomento che ancora oggi è all’opera.
Come prima cosa comprammo una radio ricetrasmittente e con
fervore ed entusiasmo ci unimmo speranzosi di ricontattare Onetro.
Ma aimè tutti
gli sforzi e intenti furono vani, Lorella e Giovanni ci negarono la
frequenza giusta e tutto finì. Rimase soltanto la percezione di aver
perduto una rara, unica e irripetibile opportunità.
Anni dopo venimmo a sapere che Onetro cercò e chiamò ancora
Kuthuma, ma la signora Lorella ignorò la cosa e non informò mai
Kuthuma.
Penso che in tutto questo c’è una bella morale, ma lascio al lettore il
compito di trovarla, così se a qualcuno capita più o meno la stessa
esperienza non cadrà negli stessi errori commessi da noi.
Nota finale: i nomi delle persone e i luoghi dove si sono svolti i
fatti sono fittizi, nel rispetto della privacy.