home kuthuma@kuthumadierks.com
_ Home
Iside e i suoi amanti
News
Operatività
ERKS
Rubriche (Archivio)
Links
__________________
Visite:

versione stampabile

Il Volo di Hermes
(15/07/2007)

Untitled Document

 

Cos’è che ci permette continuamente di esistere e di svilupparci in questa dimensione fisico-terrestre?
Cos’è che lega i nostri atomi e mantiene costantemente la loro disposizione in ogni parte del cosmo?
La Memoria.
Il ricordo di ciò che in noi ha creato un’impronta, una forma, uno sviluppo e che perpetuamente ci mantiene in vita.
La vita, nelle sue varianti e sfaccettature, non potrebbe perpetuarsi senza di essa.
Ma cos’è che ci fa asserire questo?

Guardiamoci intorno ed analizziamo noi stessi e l’universo circostante.
Ogni atomo che ci compone e che compone l’intero cosmo ha un’informazione che lo colloca in un determinato punto dello spazio per un determinato tempo.

Formazione atomica

Se ciò non fosse sarebbe il Kaos: cioè non vi sarebbe forma alcuna poiché gli atomi non manterrebbero costantemente la stessa frequenza vibratoria e cambierebbero continuamente disposizione.
Ciò comporta che quell’informazione spazio-temporale debba essere continuamente ricordata ed espressa, sempre con lo stesso ritmo in relazione con il resto.

La tradizione accosta la Memoria all’Acqua.
Un elemento plastico senza forma, colore, odore e sapore, ma che assume infinite forme a seconda del contenitore che la contiene.
E’ incredibile come la vita non possa esistere senz’acqua e allo stesso tempo non possa esser vissuta senza Memoria.
La Memoria è l’Acqua della vita, è l’Anima delle cose.

L'Acqua veicolo della Memoria

Non c’è modo, quindi, di prescindere da essa. Tutto ciò che prende forma lo fa solamente grazie alla “memoria-genetica” da cui deriva.
Ed è proprio questo il punto.
Da dove deriva tutta questa informazione?
Da ciò che assolutamente nessuno di noi ricorda!
Lo stato primigenio senza Memoria.

Ognuno di noi si sarà chiesto almeno una volta il perchè si nasce, non ci si ricorda da dove si viene, né cosa si è stati prima della nascita.
A tutto questo non vi è risposta alcuna, se non che siamo qui e viviamo continuamente, memorizzando informazioni e generandone di nuove, senza ricordare nulla di ciò che eravamo.
Proviamo a fare un esempio:
Una goccia d’acqua conosce perfettamente il suo ordine strutturale poiché lo ripete continuamente ed anche velocemente, ma non sa assolutamente nulla di cosa fosse prima, cioè: vapore.
Se lo ricordasse cambierebbe subito stato fisico e tornerebbe ad essere vapore.
Ma sappiamo anche che ad un certo punto una goccia d’acqua riesce a tornare ad essere vapore, ma ciò non avviene grazie alla memoria, ma grazie ad un elemento, l’unico, che gli permette tale passaggio: il Fuoco;
il calore che da esso proviene separa l’informazione dalla goccia e restituisce ad essa la sua stessa origine.
L’acqua torna ad essere vapore tramite un’operazione esterna ad essa.

Lo stesso avviene per noi umani.
Lo Spirito-vapore  precipita dall’alto creando l’Anima-acqua che nutre il Fisico-terra per poi risalire, grazie alla Quintessenza-fuoco, che lo rispinge in alto, subliminandolo (senza riattraversare lo stato animico-acquatico), passando direttamente, cioè, dallo stato solido a quello aeriforme.
Quasi per superare lo stadio di memoria dell’Anima che lo legherebbe ancora al passato.
Ma, in questo nuovo stato, non è più semplice aria, ma materia vaporizzata.
Tutto ciò è piuttosto arcano, ma racchiude il segreto della trasmutazione.

I passaggi di stato della materia nella simbologia alchemica


E’ il mistero alchemico della Sublimazione della Materia che realizza uno stato ulteriore dell’esistenza, superiore allo stesso stato Spirituale.
E’ attraverso questo processo che lo Spirito si trasforma in Corpo di Gloria compiendo l’Opera della Creazione.
La Memoria, quindi, è un elemento fondamentale in questo processo, poiché è elemento plastico, cioè di transizione, tra lo stato materiale e quello spirituale.

Ma il veicolo deputato ad unire l’alto con il basso e viceversa, è colui che è chiamato Mercurio e che, a seconda delle fasi dell’Opera, viene chiamato volgare, rettificato e dei filosofi.
Questo elemento, tanto nominato e tanto misterioso, come avviene per l’acqua, prende la forma del “contenitore” che incontra e, allo stesso tempo, lo trasforma in qualche altra cosa.
Mi spiego meglio.
Come abbiamo detto sopra, la Memoria fa sì che un elemento mantenga sempre la stessa informazione nel tempo. Perché questo accada non può avere informazioni discordanti o addirittura opposte: cioè gli atomi di una goccia d’acqua non possono avere l’ordine di disporsi contemporaneamente in modo che la stessa goccia possa essere liquida o aeriforme.
Così la goccia rimane goccia fino a quando un agente esterno non agisce su di essa e la trasforma: in questo caso il fuoco contenuto nel calore che la vaporizza.

Nell’uomo questo elemento è rappresentato dal Mercurio. Elemento liquido nella forma, ma fuoco nella sostanza.

Ideogramma e classificazione del Mercurio


Ma come abbiamo detto il Mercurio non è sempre uguale, anch’esso attraversa un’evoluzione a seconda degli stati che deve attraversare.
Sarà così che nel momento in cui dovrà venire a contatto con la materia grezza avrà una connotazione grezza, che andrà a rettificarsi nel momento in cui dovrà risalire sui piani più elevati, a contatto con elementi più evoluti, fino a trasmutarsi ed ad unirsi anch’egli, con tutto il corpo, in uno stato sublime, col nome di Mercurio filosofale.

Ma a differenza degli altri elementi, il Mercurio è come se incarnasse una memoria diversificata che gli permette di cambiare stato attivamente nel momento in cui viene a contatto con gli elementi su cui agisce.
La sua funzione è quella di un’attivatore che conserva in sé una memoria plastica creativa che si ri-programma a seconda delle informazioni che va ad incontrare.
La sua natura “volatile” gli permette di fuggire la cristallizzazione della Memoria permettendogli, altresì, di rimanere attivo rispetto ai “metalli”su cui agisce.
Funge da calamita, “mascherandosi” nella forma dell’elemento che attira a sé, e poi, una volta gettata la “maschera”, e manifestata la sua vera natura, ne diventa il “calco” affinchè esso stesso diventi simile a lui elevandosi in uno stato più alto.
Ma nello stesso tempo se all’apice della sua missione il Mercurio non viene fissato e coagulato alla Materia non può trasmutarla definitivamente.

Il volo di Hermes (Mercurio)

Il Mercurio agisce come se conservasse in sè una coscienza primordiale che attraversa tutti gli stadi della creazione.
La Memoria degli altri elementi è limitata ad uno solo di questi stadi.
Il Mercurio, quinto elemento, è, quindi Coscienza, e non Memoria.
La Memoria identifica una condizione dell’Essere, la Coscienza identifica l’Essere stesso, nella sua Unità e Totalità.

Ma torniamo alla Memoria.
La Tradizione affianca l’Anima alle emozioni, e identifica la manifestazione di questa in tutto ciò che è liquido nel corpo umano.
E così, come per tutti i liquidi, si imprimono sull’Anima tutte le informazioni (positive, negative, dolorose, gioiose, ecc.) che giungono dall’esterno, generando quindi le emozioni, che altro non sono che reazioni a tali fenomeni.

La Luna, pianeta delle acque e delle emozioni

Le emozioni, sono vibrazioni che destabilizzano lo stato mnemonico cristallizzato fino a quel momento nella materia, permettendo l’inserimento di nuovi dati che andranno a mutare l’informazione genetica generale.
Tali cambiamenti, chiaramente, non possono essere fronteggiati o equilibrati con la forza della sola mente. La memoria viene modificata a volte anche senza esserne coscienti.

Per evitare questo e non rimanere in balìa dei “flutti” emozionali, è necessario l’intervento del Mercurio.
La sua “vischiosità” “volatile” (Unzione Cristica) gli permetterà di “camminare sulle acque” e di sfuggire alla presa di tali forze, scivolandovi sopra e governandole e, una volta agito su di esse, ne carpirà il "potere" che utilizzerà come vettore, in unione alla volontà, per ingravidare la “Terra vergine” da cui scaturirà il Corpo di Luce.

La nostra Vita, il nostro corpo, il nostro essere uomini, si fonda sulla memoria genetica; quello che siamo oggi è il frutto della memoria del passato. Dalla nostra nascita i condizionamenti a cui siamo sottoposti dipendono esclusivamente dalla memoria storica ed universale che proietta il passato nel futuro.
Aspirazione di ogni Iniziato non è di ricordare chi siamo o chi siamo stati, ma è quella di diventare, attraverso la morte e la rigenerazione di quella memoria, ciò che ancora non si è diventati: La Grande Opera Uomo.

 

 

Eleazar

Tutti gli articoli presenti sul sito sono liberamente scaricabili e riproducibili in qualunque forma.
Si richiede solamente di citarne la fonte.