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Il Dualismo
(15/05/2007)

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Il Verbo come manifestazione della volontà, opera sulla Creazione guidato dalla Coscienza.

Questa, pur esistendo, è però indefinibile; ci accorre, quindi, in aiuto l'uso del simbolo che, identifica con il Punto il Verbo-Matrice di tutto ciò che esiste.

Tale Punto, tuttavia, è la rappresentazione della sola potenzialità; cioè, è ancora il non manifesto, la non dimensione.

 

Occorre l'intervento della Coscienza che, vincolata ad esso, assume, geometricamente parlando, la forma di un vettore.

Vengono perciò a coesistere il Punto-Verbo ed il Vettore-Coscienza;

Questa, dovendo comprendere ogni idea del Creato, inizia a girare facendo perno sul Punto-Verbo, determinando così il cerchio nel quale tutto è compreso.......l'Universo.

Si creano, quindi, una Matrice-Verbo e una Matrice-Coscienza, Utero ottimale per la manifestazione delle forme, che può avvenire, però, solo se una forza, o energia opposta, ma complementare, si oppone al primo Vettore-Coscienza, dividendo il cerchio in due emisferi, che producono, così, una forma più definita grazie alla separazione.

E' la Creazione visibile per mezzo della dualità.

Questa legge è unica in tutti i regni della natura, sia nell'infinitamente piccolo, che nell'infinitamente grande.

Osserviamo, per esempio, che l'ovulo, la cellula più grande, può essere paragonata al cerchio nel quale non è presente il punto; esiste quindi una sola polarità al suo interno, per cui esso non è riproducibile.

Perchè questo avvenga è opportuno l'intervento della polarità maschile, che, come vettore opposto, incontrerà la cellula per fecondarla:

INCONTRO>ATTRITO>SCINTILLA DI VITA che crea la forma contenuta nell'Idea.

Tutte le percezioni del mondo, in cui viviamo, avvengono e sono possibili per mezzo dei nostri cinque sensi sempre e solo in presenza della dualità, che, con le leggi degli opposti permette la sensibilizzazione della realtà: sento freddo perchè esiste il caldo e viceversa, odo il suono perchè esiste il silenzio e viceversa, e così via.

Potremmo sintetizzare il tutto con il diagramma di un'onda sinusoidale, dove la continuità della curvatura concava e convessa, oltre a rappresentare la frequenza vibratoria dell'energia di cui è composta ogni cosa, richiama ancora una volta il concetto di dualità.

Onda sinusoidale

Non solo, la mente umana che governa le azioni, per effetto delle controparti sempre presenti è soggetta alla scelta, dalla quale dipende ogni decisione nella vita che si srotola così sempre per mezzo della dualità.

L'operatività dell'iniziato deve essere improntata verso la ricerca della Giustizia, non il bene o il male, ma uno stato d'armonia che è l'equilibrio fra queste due forze contrastanti che governano l'Universo.

Tali forze simbolicamente sono rappresentati dalle due colonne del Tempio che nel corpo umano corrispondono alle gambe, deputate alla deambulazione, la quale deve avvenire ritmicamente ora sul quadrato nero, ora su quello bianco del pavimento a scacchi; fino al raggiungimento della forma di equilibrio del centro che, per mezzo del distacco, identifica la conquista della vera "Giustizia".

E' una Giustizia che comunque si estrapola dal "Due" in quanto come nell'esempio della cellula-uovo, quando questa si separa, dividendosi si moltiplica per creare una nuova unità e, dato che nell'uomo sono contenuti tutti i principi dell'universo, molteplicità ed unità si compenetrano continuamente cosicchè anche la molteplicità stessa non è mai separata dalla sua sorgente.

Ovulo fecondato

Viviamo, quindi, immersi in un ologramma d'informazione perenne nel quale il risveglio della coscienza (lavoro che si prefige l'Iniziato) serve a percepire e portare in superficie tali informazioni e ad elevarne sempre più la frequenza vibratoria la cui qualità, così raffinata, ci permette di superare la crosta della superficialità.

Il Verbo non è perciò solo parola, ma viene assorbito coscientemente, come l'interaziore del punto e della realtà e quindi del principio maschile e femminile.

Capace di vitalizzare le lettere degli alfabeti ma astrae il significato profondo che emerge con l'ausilio della Volontà e dall'incontro di questa con l'idea, cioè il progetto che ci siamo prefissati.

Il ritorno all'essenza è in conclusione la conquista dello Spirito che irrora la Dualità dalla quale tutto si crea e assume forma. E' un percorso che si snoda nella frequenza vibratoria della materia, per raggiungere quel punto iniziale dal quale siamo partiti..............

E se visto dall'alto, non è forse l'uomo un punto?

 

 

Sintesi dell’incontro di studio del gruppo ARCA 1 del 3 ottobre 2006 in Roma.
 

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