Cari lettori,

questo mese abbiamo cercato di addentrarci in temi che sono alla base di un percorso di trasformazione.

In "Iside e i suoi amanti" parleremo della funzione alchemica del sangue, cercando di guardare oltre l'aspetto biologico, comunemente espresso dalla scienza, entrando nel suo aspetto più profondo: quel misteriorso e mistico richiamo che evoca il sacrificio Cristico.

Restando in tema, guarderemo al fatto di come, anche nel vivere quotidiano, immersi in tanta profanità, possiamo trarne un insegnamento, un viatico di trasmutazione, fondato sull'osservazione acuta dei fatti, oltre che sull'operatività, un occasione per riportare le dinamiche macrocosmiche a quelle microcosmiche dell'uomo stesso, nella nostra stessa persona.

Proseguiremo in un'attenta analisi di ricerca centrata sul "dualismo creativo" che impregna tutta la realtà, scoprendone l'origine e, al tempo stesso la dinamica e la finalità. Un rapporto di "scienza esoterica", partendo dalla dinamica del linguaggio simbolico.

Infine l'apporto operativo: versi aurei pitagorici di forte risonanza. Saggezza antica per l'uomo del presente, proiettato nel futuro. Un occasione per guardarsi dentro e porsi in ascolto, facendo risuonare in noi quella virtù divina a cui con forza aspiriamo. Quasi un decalogo per l'iniziato che cerca in sè il vero cambiamento, non solo nella forma, bensì nella sostanza. La trasmutazione di quei metalli "vili" in oro nobile e splendente.

Buona lettura

La redazione