Nell’ultimo secolo la medicina ha compiuto dei progressi giganteschi che si sono affiancati anche ad un continuo miglioramento delle condizioni igienico-ambientali, almeno nelle civiltà occidentali.
Alcune malattie sono state completamente debellate mentre altre, un tempo sicuramente mortali, oggi fanno parte della pratica medica routinaria e la durata media della vita in occidente si è accresciuta di circa trent’anni.
Infine le attività mediche chirurgiche e di emergenza, sempre più sofisticate, consentono di salvare un sempre meggior numero di vite.
Quindi non si può non tributare elogi all’attuale medicina.
Tuttavia purtroppo nella terapia di molti stati patologici, specialmente quelli cronici, la medicina ufficiale o ‘dominante’ presenta serie difficoltà di diagnosi, terapia e guarigione.
Medico cura un paziente (vaso greco, 480-470 a.C.)
In primo luogo l’interesse della medicina odierna è in gran parte orientato verso la terapia di uno stato patologico conclamato e pochissimo spazio viene concesso alla ricerca concernente la prevenzione, venendo meno all’antica e saggia massima “Meglio prevenire che curare”; le motivazioni di questa tendenza, non difficilmente intuibili, non possono essere affrontate in questa sede e non costituiscono il tema dominante di questo breve scritto.
L’altro aspetto della moderna medicina occidentale consiste nel fatto che essa considera la struttura dell’uomo secondo un modello prevalentemente newtoniano, ovvero come costituito da una complessa rete di cellule, vie nervose, enzimi, neurotrasmettitori e macromolecole complesse che interagiscono tra di loro attraverso cicli energetici e reazioni a cascata.
Un tale modello prende in esame solo la struttura meramente fisica dell’uomo, facilmente detectabile con gli attuali mezzi di indagine di cui dispone la scienza ‘ufficiale’ e i metodi terapeutici che tale scienza propone sono quelli di agire ‘contro’ dei meccanismi alterati tentando di ripristinarne, non sempre con successo, l’andamento fisiologico.
Questa è la medicina ‘allopatica’.
Ma un conto è parlare di terapia ed un altro è parlare di guarigione.
Oggi siamo a conoscenza di un modello più ampio e più completo dell’essere umano che non si limita a descrivere solo l’anatomia e la fisiologia del corpo umano, ma che prende in considerazione L’UOMO visto come una rete di incroci energetici.
Questo modello, definito einsteniano, considera la materia come una forma di energia e considera la terapia come in sistema di intervento energetico.
Alcune forme di terapia provenienti da epoche e da etnie lontane alla nostra appartengono a questo tipo di medicina che è stata definita da alcuni autori “medicina vibrazionale” e si basa principalmente sullo stato energetico dell’uomo e su eventuali carenze a questo livello.
L’omeopatia, la fitoterapia, l’agopuntura, la radionica, i fiori di Bach, l’aromaterapia, la cromoterapia, la musicoterapia e molte altre forme di medicina, definita da alcuni ‘olistica’ prendono in considerazione l’uomo nella sua globalità ed entrano nella dimensione spirituale in cui può risiedere l’origine della malattia stessa.
Erbe mediche in un antico testo
Queste forme di medicina sono state spesso considerate di secondo piano e addirittura ridicolizzate dalla scienza ufficiale perché essa non è in grado dimostrarne il meccanismo d’azione come avviene per la farmacologia ufficiale.
Eppure, laddove non sussista un problema prevalentemente meccanico che richieda un appropriato intervento chirurgico, laddove non sussista una situazione di urgenza o addirittura di emergenza che richieda razionalmente un intervento pronto e drastico, queste forme di terapia possono condurre il paziente, in tempi e modi naturali, ad una guarigione completa, senza rischi aggiuntivi e con un costo molto contenuto.
Oggi, avvalendosi di metodi estremamente sofisticati, si sta iniziando a verificare l’esistenza delle energie sottili che prima passavano completamente inosservate ai comuni mezzi di indagine; e finalmente stanno emergendo i primi studi che dimostrano la presenza del corpo eterico, parte inseparabile dell’UOMO, che accompagna il corpo fisico per tutta la sua vita e che veicola le energie sottili provenienti dalle influenze celesti e condiziona in modo intangibile non solo lo stato fisico dell’uomo ed il destino del suo stato di salute, ma anche lo stato psichico che condiziona i suoi comportamenti, i suoi umori e le sue reazioni agli eventi della vita senza che ne abbia coscienza.
Chi è veramente interessato ai processi di reale guarigione e di prevenzione farebbe bene ad approfondire alcune di questi metodi terapeutici, alcuni antichissimi ma non meno validi, e ricercare in profondità la vera origine di una malattia, non fermandosi alla superficie delle cose.
Ci auspichiamo che la comunità scientifica si faccia carico di diffondere in modo capillare questi metodi terapeutici.