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La mestruazione. La porta verso altri mondi
(15/06/2006)

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Nel corso dei secoli e fra le differenti culture dei popoli, con tradizioni che rispecchiano diversi stili di vita, questo evento cosi particolare che interessa solamente le donne, ha prodotto sugli uomini l'atavica paura di "quei giorni", determinando l'esclusione femminile da qualsiasi attività sociale.

Questa forma di timore, ha affibbiato alla donna l’etichetta di NEGATIVA e a volte, l'ha paragonata a Satana o a Lucifero. Ma Lucifero vuol dire Portatore di Luce e lo stesso pianeta Venere e anche chiamato STELLA LUCIFERINA, perchè nel corso di otto anni, la sua orbita descrive una stella a cinque punte rovesciata, che la religione ha voluto come simbolo di Satana.


E poiché la religione esclude e vieta tutto quello che potrebbe far riflettere e liberare la coscienza, il ciclo mestruale e considerata una manifestazione fisica che deve essere evitata.

Gli stessi musulmani temono il sangue mestruale, perché viene impiegato nei rituali di magia nera.

Lo stato di isolamento forzato, generate da queste esclusioni dalla vita sociale, ha favorito l’unione delle donne mestruate, che nelle diverse culture giungevano a sincronizzare il ciclo, fornendo loro la maniera di comprendere questo fatto straordinario che è alla base della creazione.

Il ciclo mestruale è stato definito nei modi più disparati; ad esempio in Cina, viene chiamato con questi appellativi: "l’invitato di ogni mese", "la neve rossa", "il flusso del melo cotogno". Ed è un'abitudine tutta femminile identificare questo momento, con le più disparate espressioni, tali come: "E' arrivato il marchese", a sottolinearne l’intimità e la segretezza.

Nelle tradizioni esoteriche, il Tantra considera il mestruo nel suo aspetto igneo (da AGNI-DIO DEL FUOCO) e solforoso, che rende la donna potente, perchè quella energia vitale discendente, l'energia della dea, chiamata EL-APANA, la arricchisce paragonandola alla MADRE TERRA che inonda e fertilizza. Questa pratica religiosa, sconsiglia alla donna i rapporti d'amore durante il mestruo, perché possa comprenderne il potere.

In Alchimia, la mestruazione è associata allo zolfo, unguento o sapienza occulta, come lo definisce ERMETE TRISMEGISTO, TOTH IL TRE VOLTE GRANDE. La terra stessa è zolfo, contenuto in larga percentuale nel magma e che dà la coesione a tutte le tinture dell’Alchimia.

Il sangue prodotto dai residui della mucosa uterina, contiene arsenico, minerali essenziali, quali ferro, fosforo, e cellule staminali e permette alla donna di purificarsi e rinnovarsi come fa la luna ogni mese, riacquistando la sua verginità, poiché si produce nel suo corpo, una purificazione (da PYR = FUOCO), di tutti i veleni.

Il ciclo è associato alle fasi lunari, proprio perché della stessa lunghezza, ed in alcune culture si creavano dei tabù, legati a questa connessione, come quello che vietava di guardare la luna in quel periodo. Secondo la religione egiziana antica, il mestruo della dea Iside si presentava con la luna piena.

In un mese di trenta giorni, ventotto sono necessari a preparare l'ovulo, mentre l’uomo è pronto all’invasione, in tre giorni. La ricorrenza del tre fa capire l'importanza del ciclo della vita. Infatti, ogni forma di vita ha necessità dell'acqua, che possiamo definite sangue terrestre, la quale subisce, al pari del mestruo, l’influenza delle luna che ne provoca le maree.

Per analogia, possiamo precisare che il sole si rinnova nell'arco di un anno, mentre l'astro lunare impiega solo un mese; in tale periodo si carica inviando l’energia solare vitale al pianeta terra.

E’ giunto allora il momento, con questa nuova era, che le donne tornino a riappropriarsi della consapevolezza del proprio corpo ed in particolare a comprendere il ciclo mensile ed elevarlo ad evento straordinario, necessario alla manifestazione di sé stesse, per aprire la porta verso altri mondi.


Estratto dall'incontro del Gruppo Arca 1 di Roma del 2 maggio 2006
Relatore Nefer Isis.

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