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Cerere,
patrona dei Misteri
(da un affresco a Pompei)
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Come in tutte le discipline che si studiano, ci sono degli aspetti particolari e fondamentali nello studio e la ricerca dell’Ermetismo, e in questo caso li divideremo in tre : Teoria, Pratica e Servizio, che tutto sommato è un’unica cosa che conduce alla maestria.
Abbiamo dunque tre gradi da percorrere per arrivare a possedere e concretizzare la “luce” in noi ossia nel Tempio interiore dell’uomo stesso : Candidato, Discepolo e Maestro.
Nel primo c’è la Teoria, nel secondo c’è Teoria e Pratica e nel terzo Teoria Pratica e Servizio e nessuno di questi gradi si può saltare. Pena il fallimento o il rimanere incastrato credendo, come tanti, di aver completato l’iter mentre in realtà si è fermi all’interno dei propri limiti.
All’inizio del percorso il Candidato (da “candido”) si dovrà presentare a se stesso con umiltà, sincerità e purezza per poi essere riconosciuto dai “maestri”, ed eventualmente meritare l’iniziazione. Così poi con grande disciplina e volontà inizia ad elevare la propria coscienza per una più ampia comprensione dei misteri della vita e dell’uomo.
Molti individui, lettori di temi esoterici, ricercatori e maestri virtuali, credono di sapere tutto del Tutto, perché padroneggiano alcune teorie di realizzazione, ma sotto l’aspetto pratico-operativo ignorano totalmente l’argomento : non si impara per sentito dire ma solamente attraverso le proprie esperienze.
La prima indicazione che osserva il candidato, che indica chiaramente quale è l’inizio della ricerca, è la parola “Vitriol” o “Vitriolum” ed è un vero invito a visitare la parte interna del corpo, trovare la pietra di fondamento e sopra quella Pietra costruire il Tempio. La parola latina termina con una “U” ed una “M” che si interpreta come “Veram Medicinam”.
Il lavoro su questa Pietra (“lito” in latino) è “liturgia” erroneamente usata dai preti per indicare i riti che hanno luogo nella chiesa. In realtà è un termine massonico in quanto i massoni lavorano levigando la Pietra Grezza per la costruzione del Tempio dell’Umanità, ossia il proprio corpo.
Infatti il Maestro disse a Pietro “….tu sei Pietro e si questa Pietra edificherò la mia chiesa…..” Invece la frase di Gesù era leggermente diversa secondo la Tradizione, e il significato cambia radicalmente : “Tu sei Pietro come la pietra nascosta in te e su quella Pietra tu innalzerai il mio Tempio !”
Ecco che il Maestro indica al suo discepolo il lavoro operativo, che servirà dopo a ri-creare le giuste condizioni per realizzare il proprio Regno Interiore, aggiungendo : “il Regno di Dio è dentro di voi….” (Lc,XVII,21).
Qual è il significato di questa affermazione ?
Significa che dato che tutto è dentro il Corpo-Tempio, l’unico che può officiare come sacerdote è egli stesso, e nessuno, ma proprio nessuno potrà farlo al suo posto.
All’inizio c’è la necessità di una guida o un Maestro che abbia le carte in regola per poter Servire senza aspettarsi nessun tornaconto personale. Se vi capita qualcuno che per denaro vi offre insegnamenti spirituali, non credetegli, non li avrete. La Tradizione si tramanda da bocca ad orecchio gratuitamente e soltanto per Amore di Servizio.
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Ars Magna Lucis (A. Kirker - 1665)
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Così, vi insegneranno a leggere i simboli e ad interpretarli con l’analogia e in un momento particolare, quando meno ve lo aspetterete, vi ritroverete ad utilizzare l’analogia per vostro conto e a com-prendere le vostre mappature spirituali. E quando sarete pronti, dopo aver camminato e sofferto superando le prove vi troverete idonei per il Battesimo di Fuoco e dello Spirito Santo, per ri-tornare alla Luce abbandonando i piani inferiori (Inferi) e sarete Uno con il Padre nel Cielo della propria coscienza.
Il Candidato, dopo aver ordinato il Chaos negli inferi, opera al Nero, passerà alla fase al Rosso, dove con un continuo lavoro su se stesso purificherà il proprio sangue, per poi entrare trionfante nella propria Gerusalemme , o Terra Promessa, fase al Bianco, e là, in quell’Eden riconquistato, celebrerà le proprie Nozze Alchemiche fra i due emisferi del cervello, il destro femminile ed il sinistro maschile, trasformandosi così in un ri-nato, un liberato o se preferite, un Androgino, simile in tutto e per tutto al Padre.
Il Maestro disse “Entrate per la porta stretta, perché è larga la porta ed è ampia la via che mena alla perdizione e molti sono quelli che vi si incamminano. Quando è stretta la porta ed angusta la Via che mena alla vita, e pochi sono quelli che la trovano” (Matteo 7,13).
Continua Gesù in Marco 10:11:30 : “……chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà”.
Sono secoli che ci arrivano messaggi su questo argomento, spesso facilmente comprensibili, ma l’uomo non vuole ascoltare e non vuole vedere oltre, rimanendo incastrato per comodità in una situazione di sudditanza, si “pietrifica” senza osare mai morendo schiavo delle proprie limitazioni.
Come si è detto prima, il corpo è il tempio del Dio vivente ed allora mi domando perché cercarlo altrove ? Il Fuoco e la Luce si incontra in ognuno di noi, e “voi siete il Tempio dello Spirito Santo…..” afferma Gesù.
Quasi tutta l’umanità si trova nelle stesse condizioni del Figliuol Prodigo che non avendo la forza, né il coraggio di andare oltre, deambula nel buio dell’Ignoranza come il cieco soffrendo per il proprio impedimento e a volte viene guidato da altri ciechi.
Chi cerca la Luce e la Conoscenza dovrà lasciar da parte tutto quell’insegnamento che da bimbi ci hanno inculcato e molte volte contro la propria volontà, dove molte menzogne mascherate di verità mettono radici così profonde che sradicarli diventa un’impresa erculea.
Il Tempio di Salomone è un simbolo ed ognuno che cerca la Luce e la Verità, che sono la stessa cosa, dovrà ri-costruirlo pietra su pietra. Questa è operatività per diventare un vero Templario.
In caso contrario i diversi guardiani delle molteplici soglie non permetteranno alcun avanzamento per passare ad altre sfere e si dovrà fare ritorno ed iniziare tutto da capo. Perciò è necessaria l’operatività, perché chi non ha elevato il proprio Tempio alle virtù, non possiederà mai quella Luce e non avanzerà e non si libererà delle Monadi che lo tengono prigioniero.
La terza fase è il Servizio. Allora il Maestro, per essere tale saranno i discepoli a “formarlo” perché un Maestro senza questi non è un Maestro. Ecco allora che si forma la “catena” dove avviene il passaggio del Testimonio dalla bocca del Maestro all’orecchio del discepolo.
Il vero Maestro della Tradizione Ermetica non opera per interessi meschini o egoistici, ma lo fa per una vera vocazione, e sa che con la propria opera collabora al miglioramento della razza umana e della qualità della vita in generale. Perché colui che realizza la “Grande Opera” entra automaticamente a far parte volente o nolente del Sacerdozio Reale di Melkitzedeq e conquista i tre doni che sono : “Regalità” in quanto il suo sangue è diventato azzurro-verde rappresentato dall’oro; “Sacerdozio” il cui simbolo è l’incenso perché con l’operatività sacerdotale ha realizzato l’unificazione del Tre in Uno. E per ultimo il “Terapeuta” rappresentato dalla mirra in quanto si è auto-guarito e per questo può guarire gli altri come fece il Maestro.
Liturgia Ortodossa
Allora diciamo che la terza fase è il servizio per Amore, che non è altro che il raggiungimento della maestria vera e reale.
Siamo arrivati all’Amore, dal Servizio, che è ciò che colui che intraprende la via del risveglio saprà, perché avrà risposto alle tre domande :
“Chi sono ?”
“Da dove provengo ?”
“Dove andrò ?”
modificandole in :
“Io sono colui che è stato, colui che è e colui che sarà !” |