Tutti coloro che hanno vissuto una reale iniziazione comprendono che essa significa morire e rinascere, ossia morire ad una vita dove i valori più importanti sono quelli profani, per rinascere con uno stato di coscienza diverso dove i vizi saranno trasmutati in virtù e i valori reali saranno quelli dello spirito incamminatosi verso la conoscenza.
Così, colui che da pro-fano (fuori dal tempio) diviene un iniziato ai misteri dello spirito, avrà “il passaporto in regola” per fare ingresso nella propria interiorità ed iniziare a pre-parare il suo tempio interiore (dentro al tempio).
Ed è lì, dentro al vero Tempio, che avrà inizio la ricerca della “Pietra nascosta” e quando l'avrà scoperta, diverrà come un eroe o come un argonauta alla ricerca del Vello d'Oro, ovvero colui che avrà trovato la pietra che il Maestro Gesù indicava a Pietro e che è alla base di tutto il lavoro “liturgico” (da lito: pietra) per l'appunto.
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La Prima Materia, il lapis allo stato grezzo (pellicano), viene estratto dalla terra da due minatori.
Aurora consurgens, inizio XVI sec.
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Ecco che, una volta identificata “la sua Pietra”, il discepolo inizierà a rettificarla, a trasmutarla con le diverse fasi delle operazioni che la Via Reale gli indica. E in questo arduo e continuo lavoro incontrerà ad ogni passo innumerevoli difficoltà da superare; ma una volta che sarà riuscito ad andare oltre, il discepolo da eroe si trasformerà in un novello Cristo ad imitazione di Gesù, o in un Prometeo liberato, o in un Hiram Abiff risorto, o in un Osiride ri-composto, o in un qualunque altro che come lui e prima di lui hanno compiuto questa impresa, che forse è più appropriato chiamare Grande Opera.
Intraprendere una via per la realizzazione spirituale non è per tutti. L'iniziando dovrà da subito superare una serie di prove per dimostrare il proprio coraggio, la propria volontà, e la propria intenzione a percorrere una Via piena di ogni tipo di ostacoli che tenteranno di dissuaderlo a proseguire. Superato un certo limite non sarà più possibile fare ritorno e a quel punto sarà costretto ad andare sempre avanti o a perire nell'impresa. Ercole ne è l'esempio più eclatante.
Anticamente il pre-scelto era soltanto il primogenito e tutto il peso e la responsabilità di tramandare l'eredità della famiglia, alla quale apparteneva, gravava su di lui. Oggi le cose stanno in maniera diversa: chiunque abbia le capacità e le virtù necessarie può tentare l'avventura della ricerca del Vello d'Oro e trasformarsi in un eroe come il mitologico Ulisse.
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Gustave Moreau - Giasone - Museo d'Orsay |
Dopo le prime prove il nostro “campione” dovrà scendere agli Inferi, e lo farà da solo. Qui combatterà delle terribili battaglie con i mostri che lo tenteranno per farlo precipitare negli oscuri meandri del vizio. Questa è una operazione simile per ogni iniziato, e anche Gesù ne diede l'esempio scendendo agli Inferi dove prese la giusta forza per risalire verso il proprio Cielo.
Inferi o Inferno è la stessa cosa, e si trova nella parte bassa del corpo umano. E' l'occidente, luogo buio e di morte, nella cui porta si trova un Sorvegliante guardiano. E' in questo posto che la Tradizione fa morire il Sole ogni giorno per farlo poi risorgere invitto il giorno seguente dalla parte opposta, a Est, corrispondente alla Testa dell'uomo.
Lo Spirito dell'uomo compie un percorso nell'arco di un anno coprendo l'intero Zodiaco, passando per i punti Solstiziali ed Equinoziali, esattamente come il Sole. Bene!
Il nostro Spirito-Sole fa lo stesso nello Zodiaco che simbolicamente troviamo nel nostro corpo-tempio.
Nel Solstizio d'Inverno il sole scende agli Inferi dove muore come il Cristo in croce e dopo tre giorni risorge come Gesù dalla Tomba.
L'energia del Sole si palesa in tutta la sua potenzialità tre mesi dopo nell' Equinozio di Primavera . La Madre-Mater -Materia esplode e la vita si propaga dappertutto. Lo Spirito del Sole-Cristo risorge riempiendo di vita la Terra e di conseguenza i tre Regni, il minerale, il vegetale e l'animale, ne gioiscono, si amano e si pre-parano a pro-creare.
In questo periodo la Natura matura nel suo ventre i frutti che nel Solstizio d'Estate ci donerà per placare la nostra sete, per addolcire e rinfrescare l'arsura che il Sol-Leone manifesta nei mesi più caldi. Allora lo Spirito dell'Uomo potrà riposarsi proiettandosi “fuori” e godendo di un dolce riposo dalle fatiche vissute e superate nello zenit della propria coscienza.
Nell' Equinozio d'Autunno il Sole si prepara nuovamente a scendere negli Inferi. L'uomo invece “rientra” in sé stesso ridiscendendo dalla testa, continuando il lavoro nel proprio Tempio interiore per dare inizio ad un nuovo ciclo che lo porterà dal basso verso l'alto, ossia dagli Inferi al Cielo della propria coscienza.
Così, anno dopo anno, si sale nella scala evolutiva e l'iniziato operando in tal modo conquista la propria immortalità.
Torniamo alla lotta iniziale dove il candidato dovrà affrontare non solo le sue “creature”, ma anche tutti quei blocchi che si è costruito da solo. Questi ultimi come vere e proprie entità scateneranno la furia dell'averno perché si sentiranno minacciate.
Provate a smettere di fumare e vedrete cosa accade in voi.
Questa battaglia non è altro che la Guerra Santa o la famosa Jiad, come viene chiamata dagli islamici, che da secoli tiene occupati gli uomini nell'eterna lotta tra Materia e Spirito.
Queste prime prove da superare sono sotto l'elemento Terra ed è ovvio che si tratta delle più dure da vincere perché in Alchimia è la prima fase, quella al Nero (Nigredo).
Questa fase al nero (come le altre dell'alchimia) sono divise a loro volta in tre. Nel percorso annuale troveremo infatti una prima Terra Fisica, una seconda Terra Animica e una terza Terra Spirituale. La stessa ripartizione vale anche per gli altri elementi: Acqua, Aria e Fuoco. In totale sono dodici, come i mesi dell'anno o come le case zodiacali.
Inoltre queste fasi operative si ripetono tre volte per il nero (nigredo), tre per il rosso (rubedo) e tre per il bianco (albedo) e le tre ultime per il Corpo di Luce che si comincia a formare.
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Ercole e l'Idra.
(Antonio del Pollaiolo, Firenze, Uffizi)
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Una volta che il candidato sarà riuscito a dominare la bestia dei desideri e a metterla sotto controllo dalla propria volontà, automaticamente passerà al lavoro successivo, ma appena varcherà la successiva porta, troverà ad aspettarlo i guardiani delle emozioni armati con falsi sentimenti e attaccamenti morbosi, che sono simili a catene che tengono “prigioniero” l'individuo. Finché non riuscirà a liberarsene rimarrà in balia di questi, prigioniero di sé stesso.
L'arma per combattere questa battaglia è il distacco, che non significa rinunciare alle emozioni, ma padroneggiare i propri sentimenti e pilotarli con il discernimento.
A questo punto si può dare inizio alla fase al Rosso che corrisponde ad un secondo grado. Così, non appena le emozioni saranno state vinte si potrà attraversare il “Mar Rosso”, come fece Mosè con la sua gente, ossia il proprio sangue, purificandolo, trasmutandolo, togliendogli tutte le imperfezioni.
A questo punto le prove più grandi saranno terminate e il percorso presenterà pochissimi ostacoli, direi più sottili e più facili da superare. L'iniziato sarà ammesso alla camera del cuore e lì vivrà l'amore, quell'amore che altro non è se non il superamento della propria morte (a-more). Imparerà il Servizio, imparerà a dare senza ricevere nulla in cambio, si farà “mangiare” scomparendo nella Totalità per riemergere come Eroe Solare trasfigurato! Come Giona dal ventre del Pesce o come lo stesso Gesù che, dopo aver superato la morte, è risorto come Cristo-Luce trasformandosi nel Logos Solare.
Uno in Tutto e Tutto in Uno.
Questa è la vera Via del Guerriero, di colui che lotta quotidianamente per liberarsi dalle catene che lo attanagliano tenendolo prigioniero delle “Entità Viziose” che con-vivono nella propria interiorità.
Perciò chi intraprende questa Via dovrà “amarsi” come un cavaliere per difendersi e attaccare, se fosse necessario, dentro e fuori sé stesso, perché questa battaglia si svolge su tutti i fronti, come se difendesse un castello da un nemico molto potente.
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Il Sole interno come figura del lapis, del leone rosso alato che "libera l'uomo da questa valle di lacrime".
(S.Trismosin, Splendor solis, Londra, XVI sec.) |
Ecco perché i Cavalieri Templari sono presi come modello, perché analogicamente ognuno si sente come un Templare che protegge il proprio Tempio dagli attacchi dei vizi (gli infedeli) e che dopo lunghe lotte libererà la propria Gerusalemme dall'eterno nemico, ossia libererà definitivamente la propria anima dagli attacchi dei vizi e dai disordini emozionali.
All'inizio del percorso iniziatico, quando il “candidato” (da candido, puro) sarà pre-parato a subire la prova della morte simbolica, come iniziazione all'Arte Reale, ci sarà sempre un fratello-maestro “risorto” che lo accompagnerà e lo aiuterà a com-prendere tutte le fasi del cammino ed il significato degli innumerevoli simboli che come pietre miliari saranno lì ad indicare la giusta rotta da seguire.
Lo stesso Gesù prima di essere crocifisso nella croce dei Quattro Elementi passò “quaranta giorni nel deserto”, scese nei suoi Inferi per salire poi al Padre nel Cielo-testa, dove divenne il Cristo, ossia il Quinto Elemento pronto a subire la Grande Prova della Morte, per poi risorgere trasformato in Glorioso Salvatore della propria umanità (cellule del corpo).
Questo evento salvifico diviene qualcosa da interpretare e da imitare, e la vita del “Salvatore” allora si mostra come una vera e propria rivelazione.
Nella ricerca del vero messaggio nascosto nelle analogie, non fate come fanno tutti, ma cercate nel contenuto e non nel contenitore, altrimenti proiettereste fuori quello che in realtà si trova dentro. Tutte le Energie si trovano nella interiorità di ciascuno e solamente qui si trova la chiave dello scrigno o Sancta Sanctorum Secreto. |