E' probabile che molti dei testi sacri giunti oggi fino a noi siano stati manipolati nel corso del tempo. Sia intenzionalmente, per nascondere verità scottanti, sia inavvertitamente con errori compiuti durante trascrizioni, copie e traduzioni che sono state fatte a mano nel corso del tempo.
Un esempio classico è la famosa parabola che recita: “E' più facile che un cammello passi nella cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei Cieli”. In realtà pare che San Gerolamo, l'autore della vulgata editio della Bibbia, traducendo dal greco al latino abbia interpretato la parola kamelos come cammello, mentre l'esatto significato sarebbe “grossa fune usata per l'attracco delle navi”. Ecco che in quest'ultimo caso il senso della parabola diviene più chiaro.
Proseguendo nella nostra analisi, troviamo che addirittura il senso stesso della parola apocrifo è stato sottilmente alterato.
Infatti oggi per convenzione, e in special modo nella religione cattolica, con il termine “apocrifo” si tende ad indicare qualcosa la cui autenticità è difettosa o discutibile, pur descrivendo una storia ritenuta generalmente vera.
In realtà la parola apocrifo , che deriva da apocrypha (dal greco ) vuol dire semplicemente nascosto.
Certo è che ufficialmente i cosiddetti testi apocrifi sono considerati tutti quegli scritti religiosi (testi sacri) ritenuti non canonici, ovvero non conformi ai dettami religiosi.
Rimane oscuro l'iter di pensiero che ha portato da nascosto a non autentico o a non conforme.
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Papiro di Rylands (P52)
E' uno dei più vecchi frammenti di papiro del Nuovo Testamento, é in forma di codice (scritto da ambo il lati) e contiene Giovanni 18:31-33 e 37-38. E' stato ritrovato in Egitto ed é stato datato intorno al 125 D.C.
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Forse rimane più chiaro il senso di nascosto se lo consideriamo come quello attribuito ad un testo esoterico o misterioso, nascosto ai non iniziati a causa della sapienza profonda ivi contenuta.
Direi che ci piace di più!
Se ciò è vero, nasce naturale dentro ogni essere umano il desiderio di scoprire perché si sia voluto con tanta enfasi declassare e squalificare testi antichi che non si conformavano (e tutt'ora non si conformano) ai principi di una Chiesa che stava tentando di allargare la propria ingerenza ovunque.
Forse contengono qualche elemento così discordante che è il caso di non far conoscere alle masse?
Forse contengono qualche messaggio che potrebbe far risvegliare le coscienze che è bene tenere addormentate?
Vediamo un po'.
Prendiamone due a caso e proviamo a cercare qualcosa che forse potremmo scoprire essere molto attinente con gli insegnamenti della Tradizione Iniziatica Occidentale.
Leggiamo ad esempio “Il Vangelo di Tommaso”, un apocrifo abbastanza conosciuto, contenente più di cento logia (frasi o detti autentici attribuiti a Gesù).
Nel detto 22 leggiamo: Gesù disse loro, "Quando farete dei due uno, e quando farete l'interno come l'esterno e l'esterno come l'interno, e il sopra come il sotto, e quando farete di uomo e donna una cosa sola, così che l'uomo non sia uomo e la donna non sia donna, quando avrete occhi al posto degli occhi, mani al posto delle mani, piedi al posto dei piedi, e figure al posto delle figure allora entrerete nel Regno."
Sembra di leggere la tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto: “Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere i miracoli della Cosa-Una”.
Inoltre tra le righe si legge il messaggio dell'Androginia, della Via come realizzazione della comunione interiore fra la parte maschile e la parte femminile, valida sia per uomini che per donne!
Ancora leggiamo “Gesù disse: Chi è vicino a me è vicino al fuoco, e chi è lontano da me è lontano dal regno.” (logion 82)
Il Fuoco di Vita, l'Energia Cristica, la Luce interiore. L'alchimia insegna a lavorare con i propri Fuochi interiori, il Fuoco di Philos (sapienza), il Fuoco di Eros (forza) e il Fuoco di Agape (amore). Fuochi da utilizzare per plasmare i propri metalli interiori (vizi) e forgiare così la spada fiammeggiante (il Verbo Creatore).
Ovviamente il testo non può essere esplicito, ma lascia intendere che un segreto (o come si diceva in italiano antico: secreto) esiste. Infatti nel detto 13 Gesù si rivolge proprio a Tommaso e gli rivela le 3 Parole di Sapienza: “Egli lo prese, si tirò indietro e gli disse tre parole. Quando poi Tommaso tornò ai suoi compagni, gli dissero: Che cosa ti ha detto Gesù? Disse loro Tommaso: Se vi dicessi una sola delle parole che ha dette, prendereste sassi e li scagliereste contro di me, dai sassi poi uscirebbe un fuoco e vi ucciderebbe.”
Quali mai potranno essere le tre parole che Gesù ha rivelato a Tommaso? E come mai possono risultare così “forti” da suscitare una reazione tanto violenta? Forse perché si riferiscono ad un qualche tabù che a quei tempi, ma sicuramente ancora oggi, è presente nella nostra cultura. E dunque deve essere tenuto nascosto ai più, e può essere svelato a pochi, ai soli veri amanti della conoscenza, a coloro che non si imbarazzerebbero o scandalizzerebbero di fronte ad una rivelazione così poco conforme alle credenze comuni, a coloro che sono pronti a tutto pur di risvegliarsi ed accedere alla conoscenza reale di sé stessi, senza compromessi.
Il rischio è un po' quello di essere investiti da una vibrazione energetica tale da non essere in grado di sopportarla, pur se benefica.
Se non ci si “allena” prima a gestire carichi energetici man mano più elevati, non si può sperare di poter ricevere una conoscenza superiore, che in quanto tale è portatrice di un'energia molto forte.
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La Fede
Andrea del Sarto (1486-1530)
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Infine per terminare con Il vangelo di Tommaso, vorrei semplicemente sottolineare come nell'ultimo logion (114) Gesù spezzi una lancia a favore delle donne: Simon Pietro disse loro: "Maria se ne vada da noi, ché le donne non meritano la vita! Gesù rispose: Ecco, io la trarrò così da renderla uomo. Così anche lei diverrà spirito vivente, simile a voi uomini. Ogni donna che si fa uomo entrerà nel regno dei cieli". Troviamo ancora una volta il principio dell'unione delle polarità opposte dentro sé stessi, ma soprattutto il senso universale del messaggio iniziatico che è rivolto a tutti, a uomini e a donne indistintamente, dove entrambi sono alla pari e possono anelare al raggiungimento dell'illuminazione.
Passiamo adesso ad un altro testo apocrifo, decisamente poco conosciuto ai più di cui ci rimangono ben poche informazioni e più che altro fonti derivanti dagli scritti dello storico Epifanio. Ci riferiamo alle “Grandi questioni di Maria”, un testo gnostico del II secolo.
Ma lasciamo spazio ad una piccola parte dello scritto prima di qualunque commento.
“ …Egli [Gesù] l'avrebbe presa [Maria] con sé sul monte, e dopo aver pregato, avrebbe prodotto dal suo costato una donna, con la quale avrebbe cominciato ad unirsi. E così, prendendo cioè il suo efflusso, avrebbe mostrato che questo è il modo in cui dobbiamo comportarci per vivere. Maria, spaventata, sarebbe caduta a terra. Egli, allora, l'avrebbe risollevata e le avrebbe detto: Perché sei stata incerta, donna di poca fede? ”
Il testo è evidentemente criptico, ma fino ad un certo punto. Notiamo come l'allegoria di Gesù che “produce una donna dal suo costato” sia esattamente la stessa di quella della creazione di Eva da Adamo. Ma allora questa immagine è sicuramente una simbologia per descrivere un qualche tipo di ritualità o “operazione” particolare che evidentemente ogni essere umano è in grado di compiere. Anzi Gesù stesso ci dice che è proprio il simbolo del “modo in cui dobbiamo comportarci per vivere”, o per risvegliarci, diremmo noi. Per risorgere, rinascere alla vera vita.
Quale che sia questo “modo”, spetta al cercatore scoprirlo.
A quel tempo il Maestro Gesù poteva essere esplicito con i suoi più fedeli discepoli, ma doveva necessariamente essere velato nei suoi insegnamenti alle masse. Solo i primi erano in un certo senso stati “testati” per poter ricevere l'insegnamento segreto. Gesù li conosceva uno per uno ed evidentemente essi formavano quel “cerchio interno” di Maestri che poteva accedere alla Conoscenza.
Le masse invece occorreva che fossero istruite tramite parabole e allegorie comprensibili a tutti, indipendentemente dal grado di istruzione posseduto.
Oggi la religione cristiana ci mostra ancora e solo questo secondo aspetto. Il segreto iniziatico si è perduto, o è stato volontariamente celato. Così è compito del cercatore trovare il significato reale dietro alla simbologia, dietro alle immagini che la Bibbia ci mostra, o dietro a qualunque altra religione professata. Ma purtroppo il problema è che spesso colui che cerca non immagina neppure che si possa celare un qualche segreto dietro la simbologia tradizionale, e di conseguenza non sa né dove né come cercare.
E' tempo di svegliarsi e cominciare a rendersi conto che la realtà non è solamente quella che ci viene presentata da “altri”. La Verità è celata e aspetta che un Heroe lotti per sollevare il velo di Iside e scoprirne la nudità e goderne.
E' solo possedendo un cuore puro, come un agnello, ma anche una intelligenza attiva, come un serpente, che la Luce si farà e illuminerà la vera Via all'adepto.
Proprio come soleva dire il Maestro Gesù. |