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Considerazioni Ermetiche sul Pater Noster
(15/01/2005)

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Padre nostro che sei nei cieli…

Questa invocazione che Gesù insegnò in passato, viene generalmente interpretata male, perché colui che non ha conoscenza immagina un Dio-Padre fuori di sé, realizzandolo nella propria mente e proiettandolo nel cielo da qualche parte fra le nuvole, in qualche stella lontana seduto su di un trono di gloria.

Allora quella preziosa energia psichica creata con la preghiera si disperde negli spazi celesti e colui che prega in questa maniera rimane senza risposta, come prima o peggio di prima.

La preghiera è simile ad una freccia lanciata verso un bersaglio, e non trovandolo si perde per sempre. In questo caso l'energia verrà “mangiata” da entità anonime per scopi imprecisi.

Adesso cercherò di spiegare la maniera giusta e di chiarire come la intende la Tradizione Iniziatica.

La parola Cielo nasce dal latino celato e che significa nascosto, ci indica chiaramente che l'entità o intelligenza che chiamiamo Padre si trova celata o nascosta dentro l'uomo.

Infatti la nostra parte più elevata è la volta cranica simile alla volta celeste, ed è proprio lì nel centro coronario dove ha sede lo Spirito Divino nell'uomo: il Padre, prima persona della Triade Divina.

Ecco allora che il Dio-Padre si trova nel cielo, nella parte più alta e protetta dell'edificio-uomo. Perciò il cristiano quando si segna, la prima cosa che fa è di toccarsi la fronte dicendo: “Nel nome del Padre…”, ed è lì il punto in cui dobbiamo dirigere la nostra attenzione quando si prega, con desiderio di raggiungere il divino che è in noi.

Così, Lui, il Padre, nella sua grande bontà invierò il suo Figlio Gesù (quattro dita sotto l'ombelico) 2 a persona, per consolarci e provvedere alla creazione e alla realizzazione del nostro volere.

Questa energia divina viene fecondata dal Verbo e dalla volontà, ed è in questa maniera che il Padre genera il Figlio, scendendo negli Inferi, ossia nei piani bassi del corpo umano, più precisamente nelle parti riproduttive, come Eros.

Infatti per creare si impiega questa energia, tanto nell'uomo che nella donna, e avviene il più grande miracolo dell'Universo: la Creazione.

Ecco che Dio-Padre riproduce se stesso autogenerandosi, usando l'uomo come mezzo di manifestazione. Così Dio, creatore e creatura, sperimenta il miracolo della vita.

Vedete, non è impossibile intuire il grande mistero di Dio che si trova in ogni sua creatura e in ogni creazione, perché ogni cosa è nata da Lui. Allora, poiché nostro padre è Dio, anche noi siamo Dei e se questa è la nostra condizione possiamo fare tutto quello che vogliamo.

Sia santificato il tuo nome

Dove? Nel mezzo della nostra fronte dove siamo stati segnati con il sigillo dello Iod divino, in quanto Fuoco Creatore e segno indelebile del nostro padre Caino (Figlio del Fuoco e dell'Azione). Così dalla nostra fronte irradierà la luce della verità e della conoscenza del tetragramma sacro, composto dallo Iod-Hé-Vav-Hé, ossia Geova quale nome divino e santo.

Ed è proprio lì, nel bel mezzo della fronte che chiudendo gli occhi si attiva uno spazio simile ad uno schermo illuminato di luce celeste che, come in una lavagna ideale, ognuno potrà esprimere i propri voleri “scrivendoli”, così le idee diventeranno realtà.

Allora con la Sapienza del Padre, la Forza del Figlio e la Bellezza d'Agape nel cuore, tutti potranno creare, fare e realizzare quello che vorranno. Perché applicando il Sigillo Divino con il Verbo che è simile ai francobolli che si incollano in un pacco postale può farlo arrivare al destinatario.


Robert Fludd, Philosophia Sacra, Francoforte, 1626

Lascia che venga il Tuo Regno…

Il Regno della Luce, della Giustizia e della Verità che si concretizza nel Verbo che si esprime nel centro della laringe, manifestandosi come spada fiammeggiante uscente dalla bocca. Questo verbo unisce o separa, ma soprattutto impone la volontà del Supremo che si palesa nell'uomo-Dio.

Che si compia la Tua Volontà in cielo così come in Terra…

La volontà del Padre si concretizza nella forza dell'Eros per fare dell'alto e del basso una cosa Unica. Ossia, unire il Cielo con la Terra , creando un ponte di Luce fra la testa e le Gonadi, e nel centro, nel cuore, irradiare la Luce Divina come Volontà di Dio.

Dacci il nostro pane quotidiano…

La possibilità d'essere sempre attivo per auto-produrre il proprio Pane Transustanziale corrispondente ai principi maschile e femminile, stracolmi di cellule staminali ed ogni ben di Dio, per trasmutare e creare un Corpo di Gloria che ci permetterà di realizzare la propria immortalità e così consentirci il passaggio dal piano orizzontale a quello verticale per avere accesso a dimensioni superiori.

Perdona a noi i nostri debiti come noi li perdoniamo ai nostri debitori…

Nel plesso Splenico, deposito e archivio dei nostri errori e blocchi d'ogni tipo, accumulati durante la vita. E' in questo punto del corpo che l'invidia, la collera e ogni negatività, vengono irradiate attorno creando squilibrio e disarmonie.

Allora la prima cosa da fare è di perdonare sé stesso per poter quindi perdonare tutti coloro che ci hanno offeso. Usare il distacco separando e pulendo con il “sapone” del perdono per essere degno di andare oltre.

Liberaci dal male e non lasciarci cadere in tentazione…

Liberaci dal male, ossia dal dominio della negatività equilibrando con la positività le due polarità per la realizzazione dell'Androgino. Illuminaci nel cammino della Giustizia che nasce nei lombi e aiutaci a percorrere la giusta via non permettendo di essere tentati dai bassi istinti, facendo un buon uso della Tua energia per manifestare il Cristo-Luce.

Ecco che il Pater Noster richiama l'energia di Dio nella testa-cielo e che ognuno con la volontà e con il Verbo farà scendere dentro al proprio tempio-corpo toccando alcuni punti chiave fino a ritrovare la “Pietra nascosta”, il conosciuto V.I.T.R.I.O.L. per rettificarlo. Che altro non è che la Pietra Grezza dei Massoni, che levigandola attraverso la ricerca con svariate operazioni alchemiche la riducono a potabile, ossia la Pietra Potabile degli Alchimisti trasformata in Pane, come recitano i vangeli.

Questo è il grandissimo mistero del Pater Noster, mistero che se compreso può far d'ogni uomo un Dio. Un uomo-Dio per trasformare i deserti in paradiso e invitare le schiere divine a con-vivere insieme, come nel passato biblico quando gli dei e gli uomini camminavano uniti per le strade del Mondo.

Così è di somma importanza avere coscienza di questo percorso energetico, e seguire il Verbo-Cristo visualizzandolo nella Sua discesa agli Inferi, per poi farlo risalire al cuore, da dove emanerà la Luce , la Luce del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 
di Alfredo Di Prinzio

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