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Gli Dei del Cielo
(20/10/2010)

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Credetemi io sono nel Padre
e il Padre è in me
”.
                             Gv  14,11

 

Sono più di duemila anni che i cristiani di tutto il mondo, quotidianamente, invitano gli Dei, compreso il Padre Celeste e tutto il suo regno, a discendere dal Cielo per convivere negli inferi insieme all’uomo, la loro creatura: “Padre nostro che sei nei cieli...venga il tuo regno...”.

Secondo il grande medico e alchimista Paracelso: “l’interno dell’uomo contiene il Cielo e la Terra e tutte le stelle, i Quattro Elementi, Fuoco, Acqua, Aria e Terra e i tre Principi, Sale, Zolfo e Mercurio, cioè corpo, anima e spirito...”.

L'Uomo Microcosmo all'interno del Macrocosmo

Tutto ciò significa che la creatura uomo contiene in sé tutto il Microcosmo completo, esattamente come l’immenso Macrocosmo che si trova fuori.

Riassumendo, allora, abbiamo un micro universo dentro e un macro universo fuori, ossia l’Uno e il Tutto, l’Alfa e l’Omega, speculari l’uno con l’altro e tutte e due sono la medesima cosa: l’uomo si rispecchia nell’Universo e l’Universo si rispecchia nell’uomo e, come tutto è Dio, sta a significare che Dio e il suo regno si incontrano dentro ciascuno di noi.

E’ chiaro che non sono io ad affermare questo fatto, ma una ben più alta autorità divina; infatti uno in particolare, fu il maestro Gesù.

Allora domando ai buoni cristiani: se l’intero Universo, compreso il Regno Divino, si trova in ciascun uomo, perché continuate a cercarlo fuori?

Perché per comunicare con Dio avete necessità d’intermediari o di recarvi in un luogo di culto, per stabilire un contatto?

Statuina votiva

Perché vi rivolgete a statue inanimate per inviare un messaggio al Dio vivente che è in voi?

Non pensate che sia ridicolo servirsi di  qualcosa che è morto per avere l’attenzione di qualcosa che è vivo?

Mi domando, non sarebbe più semplice e più diretto pregare Dio guardandovi allo specchio?

Forse in questo modo sareste immediatamente esauditi!

Infatti, c’è un rito dei Rosa + Croce, dove il candidato usa uno “specchio oscuro” ai cui lati c’è  una candela accesa, per dialogare con il proprio Dio interiore e celebrare i suoi riti quotidiani.

Sigilli Energetici
Secondo la “tradizione ermetica” i sigilli o vortici energetici che si trovano nell’uomo, sono sette, perché è probabile che anticamente si basavano sul settenario planetario, cosicché il numero sette in tutte le tradizioni sacre, ha un’importanza preponderante.

Invece, attualmente, si sa che i “pianeti” del nostro sistema solare sono dodici: Sole, Mercurio, Venere, Terra, Luna, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone e Nibiru.

Quest’ultimo corrisponderebbe alla dimora degli Dei Annunaki e per analogia questi vortici o chakras, come vengono chiamati dagli induisti, nel corpo umano, non sono sette, ma dodici.

E, sempre per analogia, allora il dodicesimo vortice dentro l’uomo, è la dimora degli Dei.

Ecco che abbiamo la dimora degli Dei dentro e fuori dell’uomo, nel Microcosmo e nel Macrocosmo e che corrispondono alle due Gerusalemme, una terrena e l’altra celeste ed è probabile  che si stiano per avverare le profezie della discesa di queste Gerusalemme o dimora degli Dei o Regno di Dio, dentro e fuori dell’uomo; per lo meno è quello che ci si aspetta.

Il Mondo nuovo – La Gerusalemme Celeste
E vidi un cielo nuovo e una terra nuova. Infatti, il primo cielo e la prima terra passarono e il mare non è più. E vidi la città santa, Gerusalemme nuova, che scende dal cielo, da presso Dio, preparata come sposa che è stata ornata per il marito.  E udii una voce grande proveniente dal trono, che diceva:  “Ecco la dimora di Dio con gli uomini; e dimorerà con essi ed essi saranno i suoi popoli, e Dio stesso sarà con essi e tergerà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né lutto né grido, né dolore saranno più; ché le cose di prima passarono.”

(Apocalisse 21)

La Visione della Nuova Gerusalemme

Ecco che il messaggio Apocalittico di Giovanni è chiaro e combacerà con questo tempo così travagliato e bello.

Le stringhe di DNA
La scrittrice Barbara Marciniak, incarnando il volere pleiadiano, ci parla delle dodici stringhe di DNA che fecero dell’uomo eretto, un uomo sapiens sapiens.

Però al momento di lasciarci, questi Dei “tagliarono” dieci di quelle preziose stringhe, lasciandocene soltanto due, più che sufficienti per “iniziare” la nostra avventura umana di crescita evolutiva.

In effetti, la grande maggioranza dell'umanità usa soltanto una piccolissima parte di queste due stringhe; però, piano, piano, nei secoli è aumentata la conoscenza e per alcuni quelle due stringhe non bastano più.

In questo tempo, con la discesa degli Dei o della Gerusalemme Celeste, è possibile che dentro l’uomo si riattivino quelle “tagliate” e costui riconquisti il suo stato divino che per diritto di nascita, gli compete.

Basterebbe sradicare il timore, le paure e il senso di colpa;  perché questi stati negativi e distruttivi, che sono una sorta di interruttori, spengono e cancellano quegli stati “Armoniosi” che intensificano quell’Amore che tutto può.

Semplicemente, si ottiene tutto ciò, cambiando il punto di vista che aumenta le frequenze e simultaneamente, i codici genetici cambieranno e nessuno vi potrà toccare, né influenzare.

Aver attivato le Dodici Stringhe, significherebbe avere accesso alle Dodici Dimensioni le cui “porte” sono quei vortici energetici e planetari a cui accennavo prima.

Le eliche del Dna rappresentate dai due serpenti incrociati, simbolo di Ningishzidda, Signore del manufatto della Vita di cui detiene il fuoco, figlio del dio Anunnaki Enki.

Infatti, si parte dagli “Inferi”, il primo chackra e si sale fino al “Cielo”, l’ultimo, il dodicesimo, dove è la casa del Padre e una volta che tutti i dodici sigilli saranno aperti, gli Dei con i suoi Angeli di Luce e Potere, scenderanno per dimorare insieme a noi in questa Nuova Terra, come accennava Giovanni nella sua Rivelazione Apocalittica.

Però... una gran parte dell’umanità vive tuttora ancorata alla vecchia dimensione, così le loro azioni si ripercuotono nel proprio ambito di terra senza andare oltre e a quei livelli più elevati non arriva nulla, in quanto tutto l’insegnamento fu nascosto con la scusa che la massa deve rimanere nell’ignoranza, perché  simile a “pecore” che si spostano soltanto guidate da un “pastore”.

E, pure se i tempi sono maturi, ci sono ancora coloro che tremano di paura davanti agli spauracchi dei “cattivi”che ci spaventavano da quando l’umanità era bambina.

Però...in questi tempi e dopo aver superato la fanciullezza, per la quale tutte le razze umane devono transitare, molti liberi ricercatori sono responsabili di sé stessi e pronti a prendere il luogo che gli compete nella Gerarchia Universale e per  tutti coloro che non sono pronti, sarà per un’altra occasione;

perciò è raccomandabile darsi da fare  se non vogliamo perdere questa occasione dorata che si presenta ogni migliaia d’anni.

La Nuova Energia
Questa nuova energia che nasce nel centro della nostra galassia, influenzando tutto il nostro sistema solare, chiamata Ono Zone, è composta da correnti magnetiche ed elastiche che si dividono in diverse caratteristiche ed ognuna porta un nuovo attributo per il cambiamento in atto.

Anche se all’inizio queste emanazioni non sono qualificabili per una mente ordinaria, potremmo sintonizzarci con esse, con la volontà, avendo un atteggiamento positivo e aspirante.

Allora attrarremmo al nostro sistema interno, quella frequenza d’onda che modificherà la coscienza, entrando in armonia con il tutto.

Armonizzazione delle frequenze d'onda

Quando impareremo ad armonizzarci con queste nuove correnti, otterremo nuove informazioni.

Perciò è importante rendersi liberi da tutto quello che le forze negative ci terranno assoggettati e prigionieri, per poter ricevere liberamente questa “manna” che ci farà partecipi del Nuovo Mondo, come accennava Giovanni.

Perché questa Aurora di Gioventù, ha con sé il potere di liberare l’umanità oppressa e tocca a noi armonizzarci ad essa; così il nostro corpo sarà come una cassa di risonanza, ricevendo energia androgina, paterna e materna, che unendosi, produrrà in ognuno la cosiddetta discesa dello Spirito Santo.

Ecco a voi l’uomo nuovo...!   

Adesso concludendo, vi regalo la “Chiave di maestria” della tradizione Zoroastriana, che è un invito a preparare la terra, perché gli Dei scendano e dimorino insieme a noi.

 

“CHIAVE DI MAESTRIA”
      

        IO SONO SU QUESTA TERRA PER RECLAMARNE Il POSSESSO

PER FAR DIVENTARE PARADISO I DESERTI

       UN PARADISO A MISURA DI DIO E DELLE SUE SCHIERE

PERCHE’ VI POSSANO SOGGIORNARE

        YAT – HA- AHU – VAIRIO

LA VOLONTA’ DEL SIGNORE E’

LA LEGGE DELLA RETTA ATTITUDINE

MAESTRIA TU DEVI !

 

 

 

 

 
di Alfredo Di Prinzio
 

Avviso ai Lettori  

Alfredo Di Prinzio (Maestro Kuthuma di Erks) risponde sul tema Ermetismo e Tradizione iniziatica, offrendo consulenze.

Per informazioni numero: 340/3393547

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